
Attualità
Bisceglie nel Parco dell'Alta Murgia, le puntualizzazioni del circolo Legambiente
Di Gregorio a De Toma: «Fa piacere riscontrare l'interesse verso la zona, ma qual è la sua posizione sulla maglia 165?»
Bisceglie - domenica 21 febbraio 2021
La proposta, formulata attraverso una petizione, di inserire alcune zone del territorio biscegliese nelle aree di interesse del Parco nazionale dell'Alta Murgia ha suscitato vivo interesse fra i volontari di Legambiente Bisceglie. Il presidente del circolo Alessandro Di Gregorio è intervenuto sulla questione: «La disamina che giustificherebbe geomorfologicamente una sorta di continuità e di collegamento al Parco non fa una grinza così come la realizzazione dell'Area Marina Protetta sarebbe gran cosa e non farebbe che dare maggior importanza a un'area già prestigiosa e tutelata tutelata quale la Murgia» ha commentato.
Legambiente ha posto l'accento su alcuni aspetti: «Del Posidonieto San Vito, secondo l'Ispra, intervenuto all'epoca dell'accertamento per la realizzazione dell'Area Marina Protetta, purtroppo resterebbe ben poco o nulla: anni di sversamenti inquinanti e di pesca senza regole e rispetto avrebbero estinto la preziosa alga. La sua esistenza è requisito fondamentale per la realizzazione della zona protetta e la realizzazione della famosa condotta a mare per lo sversamento delle acque depurate lontano dalla costa, requisito fondamentale richiesto dall'Ispra, sembra lontanissima dalla realizzazione nonostante ci risulta insista già un progetto finanziato e in attesa (lunghissima) di realizzazione insieme all'utilizzo delle acque reflue in agricoltura».
Quanto all'integrazione di settori del territorio biscegliese nel Parco: «È un percorso difficile e tortuoso, che deve tener conto della volontà delle amministrazioni dei Comuni che insistono nel Parco, ancor prima di quella della città che vorrebbe entrarci. Reticenze e perplessità si possono intuire facilmente. Confidiamo che la recente nomina alla guida del Parco dell'Alta Murgia di Francesco Tarantini, presidente di Legambiente Puglia, possa accelerare l'iter».
Di Gregorio ha rimarcato: «Da vent'anni, fra mille difficoltà e ostacoli, cerchiamo di tutelare quel grande patrimonio che è Pantano-Ripalta, lavorando affinchè quella zona fosse tutelata». Quindi, la puntualizzazione: «Salutiamo con piacere l'iniziativa di De Toma che forse andrebbe preceduta proprio dalle associazioni ancor prima che dalla politica, da un incontro proprio coi vertici del Parco per saggiarne la disponibilità ancor prima di interessare (e responsabilizzare) l'amministrazione comunale che, a onor del vero, poco potrebbe anche con un'ingente raccolta di firme».
Il presidente di Legambiente ha aggiunto: «Registriamo comunque l'attenzione di De Toma ai problemi di quella zona e, a tal proposito, chiediamo: qual è la sua posizione rispetto alla lottizzazione della maglia 165 che insiste immediatamente a ridosso di quell'area?
Non sarebbe opportuno, importante e necessario, raccogliere con la stessa iniziativa, anche le firme per sensibilizzare e condizionare l'amministrazione comunale su questo autentico scempio? Sono certo che, se portassimo avanti insieme queste raccolte, riusciremmo a riaccendere quei famosi riflettori che a volte, vanno puntati nelle giuste direzioni» ha concluso, serafico, Di Gregorio.
Legambiente ha posto l'accento su alcuni aspetti: «Del Posidonieto San Vito, secondo l'Ispra, intervenuto all'epoca dell'accertamento per la realizzazione dell'Area Marina Protetta, purtroppo resterebbe ben poco o nulla: anni di sversamenti inquinanti e di pesca senza regole e rispetto avrebbero estinto la preziosa alga. La sua esistenza è requisito fondamentale per la realizzazione della zona protetta e la realizzazione della famosa condotta a mare per lo sversamento delle acque depurate lontano dalla costa, requisito fondamentale richiesto dall'Ispra, sembra lontanissima dalla realizzazione nonostante ci risulta insista già un progetto finanziato e in attesa (lunghissima) di realizzazione insieme all'utilizzo delle acque reflue in agricoltura».
Quanto all'integrazione di settori del territorio biscegliese nel Parco: «È un percorso difficile e tortuoso, che deve tener conto della volontà delle amministrazioni dei Comuni che insistono nel Parco, ancor prima di quella della città che vorrebbe entrarci. Reticenze e perplessità si possono intuire facilmente. Confidiamo che la recente nomina alla guida del Parco dell'Alta Murgia di Francesco Tarantini, presidente di Legambiente Puglia, possa accelerare l'iter».
Di Gregorio ha rimarcato: «Da vent'anni, fra mille difficoltà e ostacoli, cerchiamo di tutelare quel grande patrimonio che è Pantano-Ripalta, lavorando affinchè quella zona fosse tutelata». Quindi, la puntualizzazione: «Salutiamo con piacere l'iniziativa di De Toma che forse andrebbe preceduta proprio dalle associazioni ancor prima che dalla politica, da un incontro proprio coi vertici del Parco per saggiarne la disponibilità ancor prima di interessare (e responsabilizzare) l'amministrazione comunale che, a onor del vero, poco potrebbe anche con un'ingente raccolta di firme».
Il presidente di Legambiente ha aggiunto: «Registriamo comunque l'attenzione di De Toma ai problemi di quella zona e, a tal proposito, chiediamo: qual è la sua posizione rispetto alla lottizzazione della maglia 165 che insiste immediatamente a ridosso di quell'area?
Non sarebbe opportuno, importante e necessario, raccogliere con la stessa iniziativa, anche le firme per sensibilizzare e condizionare l'amministrazione comunale su questo autentico scempio? Sono certo che, se portassimo avanti insieme queste raccolte, riusciremmo a riaccendere quei famosi riflettori che a volte, vanno puntati nelle giuste direzioni» ha concluso, serafico, Di Gregorio.