Cronaca
Bloccati con oltre 8 quintali di droga: manette per tre
Valore di mercato degli stupefacenti superiore ai quattro milioni di euro
Bisceglie - mercoledì 17 gennaio 2018
11.33
Finanzieri della Compagnia di Trani, in sinergia con il Nucleo di Polizia economico-finanziaria (denominazione assunta a decorrere dal 1 gennaio in luogo della precedente Nucleo di Polizia Tributaria) del Comando provinciale della Guardia di Finanza di Bari, in sinergia con la componente specialistica del Reparto Operativo Aeronavale del Corpo, hanno sequestrato circa 800 chilogrammi di hashish e 27 chilogrammi di marijuana per un valore di mercato superiore ai 4 milioni di euro.
Nel contesto di un servizio di controllo del territorio, ulteriormente intensificato a seguito del recente fatto di sangue avvenuto a Bitonto, coordinato dal Comando Provinciale mediante l'impiego congiunto di pattuglie del servizio di pubblica utilità "117" ed equipaggi "civetta", le Fiamme Gialle baresi hanno intercettato un furgone fermo nei pressi dello svincolo "Lama di Macina" di Bisceglie della strada statale 16 bis, al quale si è avvicinata una Renault Clio, condotta da un cittadino italiano, residente a Bari, con precedenti penali specifici nel settore degli stupefacenti.
In particolare, alla vista della Fiat Bravo della Compagnia di Trani, per prima intervenuta sul posto, gli automezzi hanno tentato di riprendere rapidamente la marcia, in direzioni opposte, ma sono stati immediatamente fermati da altre due pattuglie nel frattempo inviate dalla sala operativa.
La conseguente ricognizione degli automezzi consentiva di rinvenire, all'interno del furgone, due "cubotti" di iuta e plastica unitamente ad involucri di cellophane di forma irregolare, contenenti complessivamente 60 kg di hashish e 27 chili di marijuana, mentre il barese alla guida della Renault veniva trovato in possesso di 32000 euro in contanti, somma per la quale non forniva alcuna giustificazione e che, da indagini di polizia economico-finanziaria, risultava del tutto ingiustificata.
Il conducente del furgone è stato trovato in possesso di due mazzi di chiavi, per uno dei quali non ha fornito indicazioni; i successivi ed immediati approfondimenti, corroborati da riscontri e pedinamenti effettuati nei giorni precedenti, hanno condotto gli investigatori del Gico all'interno di un garage ubicato nel centro cittadino di Bisceglie, dove sono stati rinvenuti ulteriori 7,3 quintali di hashish, verosimilmente importati dalla penisola iberica.
Le operazioni di perquisizione locale domiciliare, effettuate per tutta la notte con il concorso di numerose pattuglie automontate dei reparti del Gruppo di Barletta e del Gruppo Pronto Impiego di Bari, sono state estese anche ad una villetta nella disponibilità di uno dei due giovani albanesi, ubicata in una zona residenziale sulla vecchia strada per Corato, all'interno della quale è stata rinvenuta, sotto il cuscino del letto, una pistola semiautomatica del tipo Glock calibro 9x21, munita di caricatore con 14 colpi, pronta all'uso (colpo in canna) di provenienza illecita.
Lo stupefacente, l'arma ed il denaro sono stati sequestrati e i tre soggetti (il barese Benito Botta, 39 anni; gli albanesi Erman Dervishi, 27 anni e Gioni Moularai, 21enne) arrestati ed associati presso la Casa circondariale di Trani, a disposizione dell'autorità giudiziaria che, d'intesa con la D.D.A. di Bari, coordina le indagini affidate alla componente specialistica della sezione Grandi Operazioni Antidroga del GICO, per ricostruire i canali e le dinamiche di approvvigionamento della droga.
Nel contesto di un servizio di controllo del territorio, ulteriormente intensificato a seguito del recente fatto di sangue avvenuto a Bitonto, coordinato dal Comando Provinciale mediante l'impiego congiunto di pattuglie del servizio di pubblica utilità "117" ed equipaggi "civetta", le Fiamme Gialle baresi hanno intercettato un furgone fermo nei pressi dello svincolo "Lama di Macina" di Bisceglie della strada statale 16 bis, al quale si è avvicinata una Renault Clio, condotta da un cittadino italiano, residente a Bari, con precedenti penali specifici nel settore degli stupefacenti.
In particolare, alla vista della Fiat Bravo della Compagnia di Trani, per prima intervenuta sul posto, gli automezzi hanno tentato di riprendere rapidamente la marcia, in direzioni opposte, ma sono stati immediatamente fermati da altre due pattuglie nel frattempo inviate dalla sala operativa.
La conseguente ricognizione degli automezzi consentiva di rinvenire, all'interno del furgone, due "cubotti" di iuta e plastica unitamente ad involucri di cellophane di forma irregolare, contenenti complessivamente 60 kg di hashish e 27 chili di marijuana, mentre il barese alla guida della Renault veniva trovato in possesso di 32000 euro in contanti, somma per la quale non forniva alcuna giustificazione e che, da indagini di polizia economico-finanziaria, risultava del tutto ingiustificata.
Il conducente del furgone è stato trovato in possesso di due mazzi di chiavi, per uno dei quali non ha fornito indicazioni; i successivi ed immediati approfondimenti, corroborati da riscontri e pedinamenti effettuati nei giorni precedenti, hanno condotto gli investigatori del Gico all'interno di un garage ubicato nel centro cittadino di Bisceglie, dove sono stati rinvenuti ulteriori 7,3 quintali di hashish, verosimilmente importati dalla penisola iberica.
Le operazioni di perquisizione locale domiciliare, effettuate per tutta la notte con il concorso di numerose pattuglie automontate dei reparti del Gruppo di Barletta e del Gruppo Pronto Impiego di Bari, sono state estese anche ad una villetta nella disponibilità di uno dei due giovani albanesi, ubicata in una zona residenziale sulla vecchia strada per Corato, all'interno della quale è stata rinvenuta, sotto il cuscino del letto, una pistola semiautomatica del tipo Glock calibro 9x21, munita di caricatore con 14 colpi, pronta all'uso (colpo in canna) di provenienza illecita.
Lo stupefacente, l'arma ed il denaro sono stati sequestrati e i tre soggetti (il barese Benito Botta, 39 anni; gli albanesi Erman Dervishi, 27 anni e Gioni Moularai, 21enne) arrestati ed associati presso la Casa circondariale di Trani, a disposizione dell'autorità giudiziaria che, d'intesa con la D.D.A. di Bari, coordina le indagini affidate alla componente specialistica della sezione Grandi Operazioni Antidroga del GICO, per ricostruire i canali e le dinamiche di approvvigionamento della droga.