Politica
Boccia, affondo contro Angarano: «Meglio perdere che fare compromessi sui principi»
Il parlamentare dem mostra di non aver gradito gli endorsement di sindaco e amministrazione nei confronti di Silvestris
Bisceglie - domenica 14 aprile 2019
Macigni, più che parole. Francesco Boccia ha partecipato, venerdì 12 aprile, alla manifestazione nel corso della quale è stata sancita la ricostituzione della sezione di Bisceglie dell'Anpi (associazione nazionale partigiani d'Italia), intitolata alla memoria di Michele D'Addato.
Il parlamentare del Partito Democratico ha colto l'opportunità concessagli dagli organizzatori dell'evento per lanciare un attacco pesantissimo al sindaco Angelantonio Angarano, seduto in prima fila: «Meglio perdere, a volte, che fare compromessi sui principi» ha affermato Boccia, facendo un chiaro riferimento all'appoggio, ritenuto esplicito nella forma e nella sostanza, del primo cittadino e di quasi tutti i componenti della giunta e della maggioranza consiliare alla candidatura di Sergio Silvestris alle elezioni europee del prossimo 26 maggio.
«Si possono anche avere due tessere della stessa associazione in due città diverse: non succede nulla, anzi si sostiene simbolicamente con più forza la stessa causa» ha aggiunto, rimarcando di essere già iscritto a una sezione Anpi di Roma. «Il problema è quando si hanno due tessere di due partiti diversi, con principi e valori profondamente diversi. Non si può stare nello stesso momento con chi è antifascista e con chi non dice mai di esserlo, perché sui principi non si possono fare mediazioni. È meglio perdere, a volte, che rinnegare principi e valori per una poltrona» ha evidenziato Boccia, marcando una netta distanza rispetto a quello che - a quanto pare - considera a tutti gli effetti un sindaco alla guida di un'amministrazione di centrodestra.
«L'indignazione, la capacità e la volontà di non piegare mai la testa di fronte al più forte anche quando venivano calpestati i principi di libertà e di democrazia hanno costituito il carburante per le idee della Resistenza. Anche in una società completamente cambiata e stravolta dal digitale, che appare più veloce e moderna, ma che ha gli stessi limiti del passato quando il capitalismo sfrenato massimizza i profitti per pochi e fa vincere sempre i più forti, i principi di base restano sempre attuali e il tempo premia sempre le persone coerenti. Diritti, equità, solidarietà verso i più deboli, integrazione, redistribuzione e rispetto per gli altri sono principi non negoziabili.
La Resistenza non va solo ricordata ma praticata ogni giorno nelle scelte e nei principi. Questo è il modo migliore che abbiamo per onorare i nostri nonni e i nostri bisnonni che per le nostre libertà hanno dato la loro vita ed è soprattutto il modo più moderno per indicare la strada maestra di valori solidi e sempre attuali ai nostri figli nati al tempo della società digitale e aperta. L'antifascismo non riguarda solo il passato ma il presente e il futuro» ha concluso Francesco Boccia.
© riproduzione riservata
Il parlamentare del Partito Democratico ha colto l'opportunità concessagli dagli organizzatori dell'evento per lanciare un attacco pesantissimo al sindaco Angelantonio Angarano, seduto in prima fila: «Meglio perdere, a volte, che fare compromessi sui principi» ha affermato Boccia, facendo un chiaro riferimento all'appoggio, ritenuto esplicito nella forma e nella sostanza, del primo cittadino e di quasi tutti i componenti della giunta e della maggioranza consiliare alla candidatura di Sergio Silvestris alle elezioni europee del prossimo 26 maggio.
«Si possono anche avere due tessere della stessa associazione in due città diverse: non succede nulla, anzi si sostiene simbolicamente con più forza la stessa causa» ha aggiunto, rimarcando di essere già iscritto a una sezione Anpi di Roma. «Il problema è quando si hanno due tessere di due partiti diversi, con principi e valori profondamente diversi. Non si può stare nello stesso momento con chi è antifascista e con chi non dice mai di esserlo, perché sui principi non si possono fare mediazioni. È meglio perdere, a volte, che rinnegare principi e valori per una poltrona» ha evidenziato Boccia, marcando una netta distanza rispetto a quello che - a quanto pare - considera a tutti gli effetti un sindaco alla guida di un'amministrazione di centrodestra.
«L'indignazione, la capacità e la volontà di non piegare mai la testa di fronte al più forte anche quando venivano calpestati i principi di libertà e di democrazia hanno costituito il carburante per le idee della Resistenza. Anche in una società completamente cambiata e stravolta dal digitale, che appare più veloce e moderna, ma che ha gli stessi limiti del passato quando il capitalismo sfrenato massimizza i profitti per pochi e fa vincere sempre i più forti, i principi di base restano sempre attuali e il tempo premia sempre le persone coerenti. Diritti, equità, solidarietà verso i più deboli, integrazione, redistribuzione e rispetto per gli altri sono principi non negoziabili.
La Resistenza non va solo ricordata ma praticata ogni giorno nelle scelte e nei principi. Questo è il modo migliore che abbiamo per onorare i nostri nonni e i nostri bisnonni che per le nostre libertà hanno dato la loro vita ed è soprattutto il modo più moderno per indicare la strada maestra di valori solidi e sempre attuali ai nostri figli nati al tempo della società digitale e aperta. L'antifascismo non riguarda solo il passato ma il presente e il futuro» ha concluso Francesco Boccia.
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