Politica
Boccia: «I nostri figli sono nati europei e detestano i fili spinati»
Il ministro si rivolge alla comunità italoamericana: «Lavori per tenere insieme Usa e Ue»
Mondo - lunedì 4 novembre 2019
8.00
Il ministro per gli affari regionali e le autonomie Francesco Boccia ha partecipato alla 44ª edizione dell'Anniversary gala della Niaf (national italian american foundation) a Washington, intervenendo dal palco.
«La mia generazione, quella dei nostri genitori, è nata in un mondo che iniziava e finiva a ovest, è nata italiana e col tempo è diventata europea. I nostri figli come i vostri figli, invece, sono nativi digitali, non sono immigrati digitali come tutti noi. Loro sono nati italiani ed europei insieme. Vivono in un mondo globale, detestano i muri e i fili spinati» ha affermato il biscegliese, rivolgendosi ai componenti della comunità italo-americana.
«A maggior ragione nella società di oggi, aperta e senza confini, c'è ancora più bisogno di un legame forte tra la comunità italo-americana e il nostro paese che sarà sempre anche il vostro paese d'origine. Mantenere saldi e solidi i rapporti di amicizia tra Europa e Usa è un nostro comune dovere, evitare che ci si divida sull'Europa è un imperativo» ha concluso Francesco Boccia.
«La mia generazione, quella dei nostri genitori, è nata in un mondo che iniziava e finiva a ovest, è nata italiana e col tempo è diventata europea. I nostri figli come i vostri figli, invece, sono nativi digitali, non sono immigrati digitali come tutti noi. Loro sono nati italiani ed europei insieme. Vivono in un mondo globale, detestano i muri e i fili spinati» ha affermato il biscegliese, rivolgendosi ai componenti della comunità italo-americana.
«A maggior ragione nella società di oggi, aperta e senza confini, c'è ancora più bisogno di un legame forte tra la comunità italo-americana e il nostro paese che sarà sempre anche il vostro paese d'origine. Mantenere saldi e solidi i rapporti di amicizia tra Europa e Usa è un nostro comune dovere, evitare che ci si divida sull'Europa è un imperativo» ha concluso Francesco Boccia.