Attualità
Boccia: «Si potrà riaprire il 18 maggio, se il contagio continuerà a calare»
Resta aperto uno spiraglio per bar e ristoranti: «Al lavoro per definire le linee di sicurezza»
Italia - sabato 9 maggio 2020
12.04
«Siamo al lavoro per definire le linee nazionali di sicurezza, che riguardano i lavoratori e i clienti. Se i dati sui contagi da Coronavirus continueranno a calare, il Governo confermerà alle Regioni che dal 18 maggio potranno riaprire le attività economiche sulla base della situazione dei loro territori». Queste le parole del ministro biscegliese Francesco Boccia che, in una intervista rilasciata al Corriere della Sera, h lasciato aperto uno spiraglio per la riapertura non soltanto dei parrucchieri e dei centri estetici, ma anche di bar e ristoranti.
Un'intervista che, nei fatti, fa luce anche sulle precisazioni diffuse nella giornata di venerdì dal governatore Michele Emiliano, in merito alla riapertura delle attività "in linea con le disposizioni del governo". «L'ordinanza della Regione Puglia, come per chiarezza ho comunicato al ministro Boccia, dispiegherà i suoi effetti dal 18 maggio in coerenza con i provvedimenti nazionali che saranno adottati nei prossimi giorni e, soprattutto, nel pieno rispetto dei protocolli per la sicurezza dei lavoratori che saranno indicati dalle linee guida disposte dal comitato tecnico scientifico e dall'Inail per ciascun comparto di attività. In attesa di queste, diversamente da quanto fatto dalla Calabria, la Puglia non consentirà aperture in contrasto con le disposizioni nazionali in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro» aveva chiarito.
Dichiarazioni che avano gettato nuovamente gli operatori nell'incertezza e interpretate da più parti come un passo indietro rispetto all'ordinanza emanata. Ne è seguito un vero e proprio scontro politico, con accuse rivolte al governatore da gruppi politici di centrodestra e del Movimento 5 Stelle.
Boccia sgombra però il campo da possibili retromarce, anzi non cela un cauto ottimismo per una riapertura graduale delle attività a seconda delle condizioni sanitarie dei territori regionali. La riapertura potrebbe non dover aspettare molto. Sta al buon senso dei cittadini evitare che si rinvii ulteriormente.
Un'intervista che, nei fatti, fa luce anche sulle precisazioni diffuse nella giornata di venerdì dal governatore Michele Emiliano, in merito alla riapertura delle attività "in linea con le disposizioni del governo". «L'ordinanza della Regione Puglia, come per chiarezza ho comunicato al ministro Boccia, dispiegherà i suoi effetti dal 18 maggio in coerenza con i provvedimenti nazionali che saranno adottati nei prossimi giorni e, soprattutto, nel pieno rispetto dei protocolli per la sicurezza dei lavoratori che saranno indicati dalle linee guida disposte dal comitato tecnico scientifico e dall'Inail per ciascun comparto di attività. In attesa di queste, diversamente da quanto fatto dalla Calabria, la Puglia non consentirà aperture in contrasto con le disposizioni nazionali in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro» aveva chiarito.
Dichiarazioni che avano gettato nuovamente gli operatori nell'incertezza e interpretate da più parti come un passo indietro rispetto all'ordinanza emanata. Ne è seguito un vero e proprio scontro politico, con accuse rivolte al governatore da gruppi politici di centrodestra e del Movimento 5 Stelle.
Boccia sgombra però il campo da possibili retromarce, anzi non cela un cauto ottimismo per una riapertura graduale delle attività a seconda delle condizioni sanitarie dei territori regionali. La riapertura potrebbe non dover aspettare molto. Sta al buon senso dei cittadini evitare che si rinvii ulteriormente.