Attualità
Boccia-Università del Molise: "Il fatto quotidiano" scrive di un plagio ma sembra davvero troppo rumore per nulla
Secondo quanto ricostruito una lettura consigliata sarebbe finita per errore tra le pubblicazioni del parlamentare biscegliese nei documenti del concorso per professore associato
Bisceglie - sabato 25 marzo 2017
11.46
Un articolo pubblicato a pagina 8 dell'edizione di venerdì de "Il fatto quotidiano" a firma di Elena Ciccarello descrive una vicenda riguardante Francesco Boccia. Il parlamentare biscegliese del Partito Democratico, presidente della Commissione bilancio della Camera dei deputati, recentemente ha partecipato a un concorso per il ruolo di professore associato presso il Dipartimento giuridico dell'Università degli studi del Molise, aggiudicandoselo. Secondo quanto riferito dall'articolista, fra le dodici pubblicazioni incluse nell'elenco presentato per il bando dall'esponente dem figurerebbe anche un testo che in realtà sarebbe la sintesi di due lavori differenti degli economisti statunitensi Lori Healey e John McCormik.
Boccia, cui è stato contestualmente concesso diritto di replica dalla stessa giornalista, ha spiegato: «Quel testo non è mio, l'ho presentato nel corso di un seminario. È una "lettura consigliata". Penso che, molto semplicemente, siano state prese in fretta e furia le ultime cose del mio sito, tutto qui. Fosse anche finito tra le cose trasmesse a Campobasso» ha rimarcato il deputato, già professore associato a Castellanza (Varese), «non avrebbe avuto alcun valore perché i testi di "collana dipartimentale" non sono considerati ai fini del concorso. Ritengo piuttosto che siano state valutate le mie monografie». Insomma, troppo rumore per nulla.
Boccia, cui è stato contestualmente concesso diritto di replica dalla stessa giornalista, ha spiegato: «Quel testo non è mio, l'ho presentato nel corso di un seminario. È una "lettura consigliata". Penso che, molto semplicemente, siano state prese in fretta e furia le ultime cose del mio sito, tutto qui. Fosse anche finito tra le cose trasmesse a Campobasso» ha rimarcato il deputato, già professore associato a Castellanza (Varese), «non avrebbe avuto alcun valore perché i testi di "collana dipartimentale" non sono considerati ai fini del concorso. Ritengo piuttosto che siano state valutate le mie monografie». Insomma, troppo rumore per nulla.