Cultura
Buttafuoco conquista Bisceglie con le sue "Cose che passano"
Lo scrittore, ospite delle Vecchie Segherie Mastrototaro, ha raccontato uno spaccato della Sicilia degli anni '50
Bisceglie - lunedì 31 gennaio 2022
15.15
Pietrangelo Buttafuoco racconta la Sicilia con un'appassionante e coinvolgente naturalezza. "Sono cose che passano", il suo ultimo lavoro letterario, lo ha confermato: una storia ambientata negli anni '50 a Leonforte, nella periferia dell'isola che sa sentirsi comunque al centro del mondo. «Ho voluto seguire il metodo di Pietro Germi, secondo il quale la Sicilia è l'Italia due volte» ha spiegato l'autore alla numerosa platea presente negli spazi delle Vecchie Segherie Mastrototaro di Bisceglie domenica 30 gennaio.
"Sono cose che passano", edito da La nave di Teseo, è un crocevia di personaggi nei quali non si faticano a riconoscere vizi (tanti), virtù (meno) e soprattutto tic di un microcosmo che potrebbe essere riprodotto in gran parte delle cittadine dell'Italia meridionale di quel tempo.
«È stato emozionante ascoltare le parole e le tante storie di Pietrangelo Buttafuoco nella libreria più bella d'Italia, quella delle Vecchie Segherie Mastrototaro», ha commentato Sergio Silvestris, presidente dell'associazione Borgo Antico che ha accolto ancora una volta l'autore. «Ci sentiamo di fare nostro l'appello con cui lo scrittore ha salutato i numerosi spettatori che domenica hanno partecipato all'incontro. Un invito a custodire e proteggere i teatri, i cinema, le librerie della nostra città. Quelli che sono, come ricordato da Buttafuoco, presidi fondamentali, luoghi in cui la comunità, la socialità, costruisce l'avvenire attraverso la pluralità delle idee».
"Sono cose che passano", edito da La nave di Teseo, è un crocevia di personaggi nei quali non si faticano a riconoscere vizi (tanti), virtù (meno) e soprattutto tic di un microcosmo che potrebbe essere riprodotto in gran parte delle cittadine dell'Italia meridionale di quel tempo.
«È stato emozionante ascoltare le parole e le tante storie di Pietrangelo Buttafuoco nella libreria più bella d'Italia, quella delle Vecchie Segherie Mastrototaro», ha commentato Sergio Silvestris, presidente dell'associazione Borgo Antico che ha accolto ancora una volta l'autore. «Ci sentiamo di fare nostro l'appello con cui lo scrittore ha salutato i numerosi spettatori che domenica hanno partecipato all'incontro. Un invito a custodire e proteggere i teatri, i cinema, le librerie della nostra città. Quelli che sono, come ricordato da Buttafuoco, presidi fondamentali, luoghi in cui la comunità, la socialità, costruisce l'avvenire attraverso la pluralità delle idee».