Attualità
"Caduceo d'oro" a Pasquale Musci per i 50 anni di attività
Il riconoscimento sarà consegnato nel corso di una cerimonia in programma a Bari
Bisceglie - giovedì 3 novembre 2022
Il riconoscimento sarà consegnato sabato 5 novembre a Bari nel corso di una cerimonia organizzata dall'Ordine dei farmacisti di Bari e della Bat negli spazi del teatro Kursaal Santalucia. Fra i premiati con il "Caduceo d'oro" per il 50esimo anniversario di attività figura anche il dottor Pasquale Musci.
Nato a San Daniele del Friuli nel 1938 e in seguito trasferitosi a Bisceglie, Musci è titolare di farmacia dal 1973. Il suo curriculum è sterminato: protagonista della vita politica e sociale della comunità biscegliese del territorio, il dottor Musci è stato fra l'altro vicepresidente della Lega di Serie C oltre che alla guida del Bisceglie calcio.
La manifestazione si aprirà alle 16 con i saluti delle autorità e l'introduzione di Luigi D'Ambrosio Lettieri, presidente dell'Ordine dei farmacisti delle province di Bari e della Bat. Seguirà il convegno dal titolo "La riforma della sanità territoriale e il valore della prossimità. Le sfide per il futuro del servizio sanitario nazionale", moderato dal giornalista Francesco Giorgino, docente Luiss, al quale interverranno oltre al sottosegretario Gemmato, Roberto Speranza, già ministro della Salute, Andrea Mandelli, presidente della Federazione Ordini Farmacisti Italiani, Silvio Brusaferro, presidente dell'Istituto Superiore di Sanità, Francesco Paolo Figliuolo, comandante del Comando operativo di Vertice Interforze dello Stato Maggiore della Difesa e già Commissario straordinario per l'emergenza Covid-19, Marco Cossolo, presidente di Federfarma nazionale e Rocco Palese, assessore alla Sanità Regione Puglia.
«Dopo due anni di stop a causa della pandemia riproponiamo, con la consegna del Caduceo d'oro 2022, un tema che quest'anno è centrale nell'ambito degli interessi della sanità italiana: ci occuperemo della riforma della sanità territoriale, evidenziando, in particolare, il valore della prossimità» ha affermato D'Ambrosio Lettieri. «Sappiamo tutti quanto sia importante, per la sanità territoriale, il ruolo svolto dai farmacisti in sinergia con gli altri operatori sanitari: medici di medicina generale, pediatri di libera scelta e infermieri. Solo con un'azione coordinata e sinergica si può dare una risposta importante, efficace e tempestiva ai bisogni di salute dei cittadini e si riduce il ricorso alle strutture ospedaliere» ha aggiunto.
«La riorganizzazione delle cure primarie rappresenta un presupposto indispensabile per una più efficace e tempestiva risposta ai bisogni di salute della comunità, per sostenere il necessario processo di de-ospedalizzazione e per il contrasto ai ricoveri impropri e ai "codici bianchi" che bussano alla porta dei pronto soccorso, per l'assenza di risposte adeguate dei servizi assistenziali del territorio» ha evidenziato. «Grazie alla competenza scientifica del farmacista e al solido rapporto fiduciario con le persone, la farmacia italiana con la sua capillare distribuzione territoriale ha dato e dà prova di elevati livelli di efficienza, continuità operativa, affidabilità e piena integrazione con la mission del Sistema sanitario nazionale. L'emergenza pandemica ha messo a dura prova il sistema sanitario, confermando il ruolo della farmacia italiana quale "porta d'ingresso del servizio sanitario", capace di erogare prestazioni di elevata valenza socio-sanitaria, che integrano le tradizionali attività professionali relative alla dispensazione dei medicinali».
Nato a San Daniele del Friuli nel 1938 e in seguito trasferitosi a Bisceglie, Musci è titolare di farmacia dal 1973. Il suo curriculum è sterminato: protagonista della vita politica e sociale della comunità biscegliese del territorio, il dottor Musci è stato fra l'altro vicepresidente della Lega di Serie C oltre che alla guida del Bisceglie calcio.
La manifestazione si aprirà alle 16 con i saluti delle autorità e l'introduzione di Luigi D'Ambrosio Lettieri, presidente dell'Ordine dei farmacisti delle province di Bari e della Bat. Seguirà il convegno dal titolo "La riforma della sanità territoriale e il valore della prossimità. Le sfide per il futuro del servizio sanitario nazionale", moderato dal giornalista Francesco Giorgino, docente Luiss, al quale interverranno oltre al sottosegretario Gemmato, Roberto Speranza, già ministro della Salute, Andrea Mandelli, presidente della Federazione Ordini Farmacisti Italiani, Silvio Brusaferro, presidente dell'Istituto Superiore di Sanità, Francesco Paolo Figliuolo, comandante del Comando operativo di Vertice Interforze dello Stato Maggiore della Difesa e già Commissario straordinario per l'emergenza Covid-19, Marco Cossolo, presidente di Federfarma nazionale e Rocco Palese, assessore alla Sanità Regione Puglia.
«Dopo due anni di stop a causa della pandemia riproponiamo, con la consegna del Caduceo d'oro 2022, un tema che quest'anno è centrale nell'ambito degli interessi della sanità italiana: ci occuperemo della riforma della sanità territoriale, evidenziando, in particolare, il valore della prossimità» ha affermato D'Ambrosio Lettieri. «Sappiamo tutti quanto sia importante, per la sanità territoriale, il ruolo svolto dai farmacisti in sinergia con gli altri operatori sanitari: medici di medicina generale, pediatri di libera scelta e infermieri. Solo con un'azione coordinata e sinergica si può dare una risposta importante, efficace e tempestiva ai bisogni di salute dei cittadini e si riduce il ricorso alle strutture ospedaliere» ha aggiunto.
«La riorganizzazione delle cure primarie rappresenta un presupposto indispensabile per una più efficace e tempestiva risposta ai bisogni di salute della comunità, per sostenere il necessario processo di de-ospedalizzazione e per il contrasto ai ricoveri impropri e ai "codici bianchi" che bussano alla porta dei pronto soccorso, per l'assenza di risposte adeguate dei servizi assistenziali del territorio» ha evidenziato. «Grazie alla competenza scientifica del farmacista e al solido rapporto fiduciario con le persone, la farmacia italiana con la sua capillare distribuzione territoriale ha dato e dà prova di elevati livelli di efficienza, continuità operativa, affidabilità e piena integrazione con la mission del Sistema sanitario nazionale. L'emergenza pandemica ha messo a dura prova il sistema sanitario, confermando il ruolo della farmacia italiana quale "porta d'ingresso del servizio sanitario", capace di erogare prestazioni di elevata valenza socio-sanitaria, che integrano le tradizionali attività professionali relative alla dispensazione dei medicinali».