Economia e lavoro
Carriera: «Il black friday soffoca il commercio locale, costretto ad adeguarsi»
Le opinioni di Nicola Papagni (comitato BisceglieViva) e Francesco Capurso (direttivo Confcommercio Bisceglie)
Bisceglie - venerdì 25 novembre 2022
8.03
«Per noi è un concetto che vale sempre ma che ha ancora maggiore rilevanza in periodi delicati e difficili come quello che stiamo attraversando: è assolutamente lecito che si possano fare acquisti anche attraverso le varie piattaforme di marketplace globale ma il black friday, iniziativa che viene da lontano, da chi ha forti interessi dalla vendita on line e non di certo dal commercio di prossimità, soffoca l'economia locale che dà linfa e respiro ai nostri commercianti». Queste le parole del presidente di Confcommercio Bisceglie, Leo Carriera, riguardo la partenza delle vendite promozionali su app di acquisto on line e nelle grosse catene di vendita.
«Non è pensabile che, mentre i nostri commercianti sono tenuti a rispettare in maniera ligia e scrupolosa le normative regionali e statali, vi siano colossi globali della vendita on line, del delivery, che possano spadroneggiare attraverso un espediente a stelle e strisce che stringe a poco a poco una corda attorno all'economia locale, al commercio di prossimità» ha sottolineato Carriera.
«Capisco, seppur con moderazione e con vari distinguo, le scelte di quei commercianti che, pur di reggere all'ondata di promozioni di questi giganti, si trovano a ideare simili iniziative promozionali, del tutto autonome» ha aggiunto. «Resta il fatto che nessun black friday on line potrà sostituire il consiglio amichevole di un esercizio commerciale sotto casa, potrà eguagliare la disponibilità e la professionalità degli operatori commerciali del nostro quartiere, delle periferie e del centro cittadino. Cliccare su "Procedi all'acquisto" non ha lo stesso valore di un clima di vicinanza, di sincerità, di umanità che invece si respira all'interno di un negozio».
Nicola Papagni, presidente del comitato commercianti BisceglieViva - aderente a Confcommercio -, ha evidenziato: «Si tratta evidentemente di un anticipo, rispetto ai saldi ufficiali, pensato per le spese in vista dei consumi natalizi. Un espediente importato e reso noto dai colossi e dalle grosse catene commerciali. Lo ritengo un'opportunità di incontro con il consumatore che può usufruire di piccoli sconti sull'acquisto di prodotti di diversa natura, purché si tratti di offerte eque e corrette. Non esiste una regolamentazione in tal senso, esiste solo il buon senso dei singoli. Il commercio di vicinato si è evoluto e dunque deve adeguarsi per rimanere competitivo».
Francesco Capurso, componente del consiglio direttivo di Confcommercio Bisceglie, ha affermato: «Siamo vittime dei colossi. Occorre necessariamente stare sul pezzo. È vero che nessun acquisto on line può sostituire il rapporto uno a uno all'interno di una nostra attività, grazie all'assistenza immediata e post vendita, alla bellezza del suggerimento, del consiglio, della libertà da parte dell'acquirente di esternare nei nostri confronti il personale malumore o la completa soddisfazione ma trovo che il black friday non sia un'iniziativa da demonizzare: i tempi del commercio sono cambiati ed effettuare una scontistica mediamente del 20% a novembre è favorevole sia per il cliente sia per noi commercianti. Trovo quasi più deleterio far partire i saldi a gennaio e a luglio che proporre il black friday a novembre. Non è nemmeno illegittimo: non si possono effettuare saldi fino a un mese prima della loro partenza ufficiale. Questo significa che fino al 6 dicembre una scontistica, seppur oculata e moderata, può essere proposta».
«Non è pensabile che, mentre i nostri commercianti sono tenuti a rispettare in maniera ligia e scrupolosa le normative regionali e statali, vi siano colossi globali della vendita on line, del delivery, che possano spadroneggiare attraverso un espediente a stelle e strisce che stringe a poco a poco una corda attorno all'economia locale, al commercio di prossimità» ha sottolineato Carriera.
«Capisco, seppur con moderazione e con vari distinguo, le scelte di quei commercianti che, pur di reggere all'ondata di promozioni di questi giganti, si trovano a ideare simili iniziative promozionali, del tutto autonome» ha aggiunto. «Resta il fatto che nessun black friday on line potrà sostituire il consiglio amichevole di un esercizio commerciale sotto casa, potrà eguagliare la disponibilità e la professionalità degli operatori commerciali del nostro quartiere, delle periferie e del centro cittadino. Cliccare su "Procedi all'acquisto" non ha lo stesso valore di un clima di vicinanza, di sincerità, di umanità che invece si respira all'interno di un negozio».
Nicola Papagni, presidente del comitato commercianti BisceglieViva - aderente a Confcommercio -, ha evidenziato: «Si tratta evidentemente di un anticipo, rispetto ai saldi ufficiali, pensato per le spese in vista dei consumi natalizi. Un espediente importato e reso noto dai colossi e dalle grosse catene commerciali. Lo ritengo un'opportunità di incontro con il consumatore che può usufruire di piccoli sconti sull'acquisto di prodotti di diversa natura, purché si tratti di offerte eque e corrette. Non esiste una regolamentazione in tal senso, esiste solo il buon senso dei singoli. Il commercio di vicinato si è evoluto e dunque deve adeguarsi per rimanere competitivo».
Francesco Capurso, componente del consiglio direttivo di Confcommercio Bisceglie, ha affermato: «Siamo vittime dei colossi. Occorre necessariamente stare sul pezzo. È vero che nessun acquisto on line può sostituire il rapporto uno a uno all'interno di una nostra attività, grazie all'assistenza immediata e post vendita, alla bellezza del suggerimento, del consiglio, della libertà da parte dell'acquirente di esternare nei nostri confronti il personale malumore o la completa soddisfazione ma trovo che il black friday non sia un'iniziativa da demonizzare: i tempi del commercio sono cambiati ed effettuare una scontistica mediamente del 20% a novembre è favorevole sia per il cliente sia per noi commercianti. Trovo quasi più deleterio far partire i saldi a gennaio e a luglio che proporre il black friday a novembre. Non è nemmeno illegittimo: non si possono effettuare saldi fino a un mese prima della loro partenza ufficiale. Questo significa che fino al 6 dicembre una scontistica, seppur oculata e moderata, può essere proposta».