Scuola
Caso liceo, l'amministrazione comunale conferma la disponibilità di aule a Salnitro
Proposta del Sindaco Angarano nel caso in cui non si ritenesse di utilizzare la didattica digitale integrata
Bisceglie - lunedì 14 settembre 2020
14.50
L'ipotesi emersa nel corso dell'assemblea che si è svolta sabato pomeriggio nella sala Epass ha trovato concretizzazione: il caso delle 16 aule indispensabili allo scopo di scongiurare la possibilità di doppi turni al liceo scientifico-linguistico-coreutico "Leonardo da Vinci" di Bisceglie potrebbe essere risolto.
Una nota da Palazzo San Domenico ha chiarito che il Comune di Bisceglie, alla luce della situazione emergenziale relativa al Covid-19, aveva già messo a disposizione della Provincia Bat la possibilità di utilizzare, per il periodo strettamente connesso al bisogno, gli ambienti attualmente inutilizzati della scuola "Don Pasquale Uva" del quartiere Salnitro in favore del liceo scientifico "Leonardo da Vinci".
«Ringraziamo il Presidente Bernardo Lodispoto che, a fronte della nostra comunicazione, ha subito dichiarato la disponibilità al rilascio dell'autorizzazione previa verifica della copertura di spesa a seguito di preliminare quantificazione della spesa prevista per i lavori che dovessero essere necessari» ha dichiarato Angelantonio Angarano, Sindaco di Bisceglie, evidenziando «l'impegno efficace e sinergico del vicepresidente Pierpaolo Pedone nell'affrontare questa delicata vicenda. Sarebbe adesso necessario procedere nel più breve tempo possibile, nel caso il dirigente confermi la scelta di non utilizzare la didattica digitale integrata e ciò fosse condiviso dalla comunità scolastica del liceo» ha specificato il primo cittadino.
«Il ministero dell'istruzione ha pubblicato le linee guida per la didattica digitale integrata nelle scuole secondarie di secondo grado, al fine di consentire la didattica digitale in modalità integrata con quella in presenza» ha sottolineato l'assessore all'istruzione Loredana Acquaviva. «Nel caso in cui ciò non fosse possibile, benché auspicabile, come richiesto anche da studenti, genitori e docenti, abbiamo fornito un'ulteriore opzione, a fini collaborativi, per contemperare le posizioni del dirigente Modugno e della comunità scolastica, consentendo la didattica in presenza al mattino e dando modo agli studenti di poter effettuare al pomeriggio altre attività formative extrascolastiche».
Una nota da Palazzo San Domenico ha chiarito che il Comune di Bisceglie, alla luce della situazione emergenziale relativa al Covid-19, aveva già messo a disposizione della Provincia Bat la possibilità di utilizzare, per il periodo strettamente connesso al bisogno, gli ambienti attualmente inutilizzati della scuola "Don Pasquale Uva" del quartiere Salnitro in favore del liceo scientifico "Leonardo da Vinci".
«Ringraziamo il Presidente Bernardo Lodispoto che, a fronte della nostra comunicazione, ha subito dichiarato la disponibilità al rilascio dell'autorizzazione previa verifica della copertura di spesa a seguito di preliminare quantificazione della spesa prevista per i lavori che dovessero essere necessari» ha dichiarato Angelantonio Angarano, Sindaco di Bisceglie, evidenziando «l'impegno efficace e sinergico del vicepresidente Pierpaolo Pedone nell'affrontare questa delicata vicenda. Sarebbe adesso necessario procedere nel più breve tempo possibile, nel caso il dirigente confermi la scelta di non utilizzare la didattica digitale integrata e ciò fosse condiviso dalla comunità scolastica del liceo» ha specificato il primo cittadino.
«Il ministero dell'istruzione ha pubblicato le linee guida per la didattica digitale integrata nelle scuole secondarie di secondo grado, al fine di consentire la didattica digitale in modalità integrata con quella in presenza» ha sottolineato l'assessore all'istruzione Loredana Acquaviva. «Nel caso in cui ciò non fosse possibile, benché auspicabile, come richiesto anche da studenti, genitori e docenti, abbiamo fornito un'ulteriore opzione, a fini collaborativi, per contemperare le posizioni del dirigente Modugno e della comunità scolastica, consentendo la didattica in presenza al mattino e dando modo agli studenti di poter effettuare al pomeriggio altre attività formative extrascolastiche».