Politica
Caso Sangalli, la replica di Francesco Spina
Affondo dell'ex primo cittadino di Bisceglie alla sentenza TAR
Bisceglie - martedì 6 agosto 2019
18.40
Malumori da parte dell'ex sindaco di Bisceglie, l'avvocato Francesco Carlo Spina, in merito alla sentenza del TAR sul caso Sangalli, riguardante la legittimità della gestione di rifiuti e igiene urbana.
L'attuale consigliere d'opposizione ha affidato al social network Facebook la propria opinione: «La sentenza del TAR grava, invece, come un macigno sulle responsabilità dell'amministrazione Angarano. Perché a giugno 2018, dopo la sua elezione, Angarano non ha deciso di acquisire subito il parere dell'avvocato Di Lorenzo dell'Avvocatura comunale e non ha acquisito la determinazione di non aggiudicazione del dirigente dottor Dell'Olio? Perché ha atteso il 31 gennaio 2019 per adottare la determinazione di aggiudicazione che si è dimostrata perfettamente legittima? Perché ha perso tanto tempo con inutili viaggi a Roma e con inutili richieste di pareri all'ANAC per poi disinteressarsi delle decisioni di questa autorità adottando una determinazione con pareri e risorse umane che ha sempre avuto all'interno dell'organizzazione comunale? Perché ha adottato un'ordinanza sindacale con l'ennesima proroga di sei mesi con affidamento diretto per circa 5 milioni di euro all'attuale gestore escluso dal Consiglio di Stato nel gennaio 2018? E perché la gara ponte è partita in ritardo, tanto da mettere seriamente in previsione un'ulteriore proroga a trattativa privata dal 1 settembre 2019? Ai posteri o a chi vorrà occuparsi di questa inquietante sequela di proroghe multimilionarie di appalti di immondizia la (non tanto) ardua sentenza» ha dichiarato Spina.
L'attuale consigliere d'opposizione ha affidato al social network Facebook la propria opinione: «La sentenza del TAR grava, invece, come un macigno sulle responsabilità dell'amministrazione Angarano. Perché a giugno 2018, dopo la sua elezione, Angarano non ha deciso di acquisire subito il parere dell'avvocato Di Lorenzo dell'Avvocatura comunale e non ha acquisito la determinazione di non aggiudicazione del dirigente dottor Dell'Olio? Perché ha atteso il 31 gennaio 2019 per adottare la determinazione di aggiudicazione che si è dimostrata perfettamente legittima? Perché ha perso tanto tempo con inutili viaggi a Roma e con inutili richieste di pareri all'ANAC per poi disinteressarsi delle decisioni di questa autorità adottando una determinazione con pareri e risorse umane che ha sempre avuto all'interno dell'organizzazione comunale? Perché ha adottato un'ordinanza sindacale con l'ennesima proroga di sei mesi con affidamento diretto per circa 5 milioni di euro all'attuale gestore escluso dal Consiglio di Stato nel gennaio 2018? E perché la gara ponte è partita in ritardo, tanto da mettere seriamente in previsione un'ulteriore proroga a trattativa privata dal 1 settembre 2019? Ai posteri o a chi vorrà occuparsi di questa inquietante sequela di proroghe multimilionarie di appalti di immondizia la (non tanto) ardua sentenza» ha dichiarato Spina.