Politica
Centro per l'impiego di Bisceglie, Galantino chiede conto al Governo
Intervento del deputato di Fratelli d'Italia a seguito della segnalazione pubblicata da BisceglieViva
Italia - venerdì 12 giugno 2020
12.17
La notizia della mancata riapertura del Centro per l'impiego di Pendio Cappuccini, battuta nella mattinata di venerdì 12 giugno da BisceglieViva (link all'articolo) ha indotto il parlamentare biscegliese di Fratelli d'Italia Davide Galantino a intervenire per rivolgere alcuni interrogativi al ministro del lavoro.
«Quanti sono i centri per l'impiego chiusi in Italia, quanti posti di lavoro sono stati trovati grazie ai navigator e come si intende valorizzare la risorsa dei centri presenti in Italia, se i dati raccontano che è stato un totale spreco di denaro pubblico?» si è chiesto Galantino.
«Già a gennaio dello scorso anno, recandomi per un sopralluogo nel sopra menzionato centro per l'impiego di Bisceglie avevo constatato gli impedimenti strutturali degli uffici: strumenti obsoleti, sistemi informatici non idonei a garantire i servizi necessari e totale assenza di privacy» ha aggiunto. «Oggi addirittura il centro è chiuso, violando la ratio di un provvedimento che io stesso ho votato e per cui, proprio per questo, sono costretto a chiedere l'intervento del governo. Era stato promesso, infatti, che il potenziamento dei centri per l'impiego nonché il reddito di cittadinanza avrebbero impegnato e dato lavoro ai tanti precari italiani; sono invece costretto a dover affermare che, stando così i fatti, non lavorano né i precari né coloro che dovrebbero aiutarli a trovare un lavoro» ha concluso l'esponente di Fratelli d'Italia.
«Quanti sono i centri per l'impiego chiusi in Italia, quanti posti di lavoro sono stati trovati grazie ai navigator e come si intende valorizzare la risorsa dei centri presenti in Italia, se i dati raccontano che è stato un totale spreco di denaro pubblico?» si è chiesto Galantino.
«Già a gennaio dello scorso anno, recandomi per un sopralluogo nel sopra menzionato centro per l'impiego di Bisceglie avevo constatato gli impedimenti strutturali degli uffici: strumenti obsoleti, sistemi informatici non idonei a garantire i servizi necessari e totale assenza di privacy» ha aggiunto. «Oggi addirittura il centro è chiuso, violando la ratio di un provvedimento che io stesso ho votato e per cui, proprio per questo, sono costretto a chiedere l'intervento del governo. Era stato promesso, infatti, che il potenziamento dei centri per l'impiego nonché il reddito di cittadinanza avrebbero impegnato e dato lavoro ai tanti precari italiani; sono invece costretto a dover affermare che, stando così i fatti, non lavorano né i precari né coloro che dovrebbero aiutarli a trovare un lavoro» ha concluso l'esponente di Fratelli d'Italia.