«Che cosa cambierà dopo il Coronavirus?»
Riflessione del presidente dell'Azione Cattolica Diocesana Franco Mastrogiacomo
Franco Mastrogiacomo, biscegliese, presidente dell'Azione Cattolica Diocesana, ha inteso rivolgersi alla comunità del territorio con una lettera aperta. Una riflessione nel tempo di Quaresima puntata inevitabilmente sull'attualità di questi giorni e rivolta non solo all'aspetto spirituale, ma anche e soprattutto alla necessità di ricostruzione di un sistema valoriale, di rapporti e relazioni interpersonali, una volta che l'emergenza sarà lasciata alle spalle. Parole che meritano approfondimento e dovrebbero stimolare il dialogo.
Carissimi amici, compagni nel cammino,
in questa Quaresima stiamo vivendo e sperimentando cosa significa prenderci cura, di noi stessi, di chi è prossimo, dei più deboli. Lo stiamo facendo perché è consigliato e sanzionato, ma lo facciamo anche perché coscienti, aderiamo ad un esercizio comune, di lotta al virus, perché abbiamo compreso, in piena libertà, che l'essere isolati, resilienti, aiuta noi, la nostra gente, l'Italia ed il mondo nel bloccare questa pandemia dovuta al Coronavirus.
Proprio questo è il nodo di svolta, la nostra libertà si coniuga alla responsabilità, si fa motivo di attenzione e di impegno, sacrificio e condivisione del peso, delle ristrettezze. Che bello, chi avrebbe detto che tutti avremmo fatto un posso indietro nel consumismo, nel preoccuparci di cose futili, nel contrapporci a priori e comunque, pur di essere sulla cresta dell'onda. Tutti stiamo facendo una "scelta altra", questo è il nodo della svolta. Questo è quanto rimarrà nel tessuto esperienziale del nostro popolo e di ognuno di noi.
Questa vita in solitudine è per noi credenti, che siamo ottimisti per costituzione, motivo di un tempo buono, donato per vivere la Quaresima con il cuore e le nostre menti aperti alla luce della Grazia, fortificati dalla preghiera, dagli affetti familiari, dal sentirci comunità, pur stando soli, perché uniti dalla fede che ci fa liberi e fratelli in Gesù Cristo, uniti dallo stesso compito, il gioco lieve di chi porta il peso dell'Amore condiviso.
È il tempo propizio per vivere l'esercizio spirituale che ci aiuta nel ritrovarci. Ci regala il "silenzio loquace" dello Spirito che chiamò Maria al grande compito di generare l'amore. Vi chiedo di impegnarci nel dedicare giornalmente del tempo all'ascolto della Parola, facendo silenzio in noi e tra di noi. Quale sarà il nostro digiuno quaresimale? Troviamo il tempo per riconoscere ed ammettere il nostro limite, colmato dalla ricchezza della Sua grazia. Affidiamoci al cuore di Gesù, preghiamo il cuore di Maria, con la liturgia delle ore, il rosario, l'angelus. Riconciliamoci con la nostra umanità, avremo così modo di ritrovarci riconciliati, nella comunità in Dio padre misericordioso.
L'Azione Cattolica non ci lascia soli. L'ottima e fantastica Acr si è immediatamente attrezzata con #ACcoRciamoledistanze #ACRNOSTOP con le attività e la riflessione per le domeniche di Quaresima, da scaricare (link) seguendo le istruzioni. Il Settore Giovani, sempre bravi, come equipe diocesana ha proposto un'iniziativa, tramite la pagina instagram, per essere più vicino ai giovani e giovanissimi, dove ogni giorno sarà pubblicata una frase o una canzone o una richiesta (tipo fai una storia con questo #), da condividere giornalmente un pensiero positivo e poterlo ri-postare nella propria storia instagram. Il Settore Adulti è riuscito nell'impensabile, svolgere un ritiro di quaresima social, molto partecipato e del quale il nostro assistente unitario don Gaetano Corvasce ha avuto modo di parlarne in trasmissione su Tv 2000.
Anche le parrocchie e i nostri gruppi parrocchiali, hanno avviato diverse iniziative di partecipazione a momenti di preghiera, riflessioni, di carità, di propria iniziativa o spronati dal proprio educatore e parroco. Come presidenza ci incontreremo via skype per vagliare idee e iniziative possibili da avviare a supporto dei gruppi e delle parrocchie.
Invito i gruppi ad avviare una riflessione, mediante i potenti mezzi tecnologici, sul dopo questa grande prova. Che cosa cambierà? Che cosa lasceremo nel passato, cosa di positivo ci sta insegnando e ci porteremo nel futuro, in termini di risorse umane, di esperienza. Attrezziamoci. Ci sarà bisogno di noi, di presenza positiva per ripartire economicamente e socialmente. La polis, "la citta dell'uomo", sarà il nostro campo in cui cercare la perla perduta della buona politica che in questo momento, da più parti, sta emergendo.
Nel salutarvi uno ad uno, vi invito a scrivermi e a farlo coinvolgendo i vari responsabili associativi, delle vostre problematiche e condividendo, non futilità, ma cose belle che questo tempo ci dona. Noi siamo Azione Cattolica H24.