Politica
«Che fine ha fatto il nuovo parco? Rischio amianto? Chiediamo risposte!»
La nota dell'ex consigliere comunale Marco Di Leo
Bisceglie - domenica 28 aprile 2024
Comunicato Stampa
A volte sembra ci siano zone della città di Serie A e zone di Serie B. Zone in cui si presta attenzione al rifacimento del manto stradale e altre in cui si preferisce mantenerne l'aspetto a groviera (si veda Carrara San Francesco ad esempio e via Giuliani, strade percorse dai nostri studenti delle superiori in bici e motorini). Zone in cui si realizzano progettano aree ricreative e zone in cui si promettono parchi che forse non vedranno mai la luce» comincia così la nota dell'ex Consigliere Comunale Marco Di Leo.
«È quest'ultimo il caso del parco in zona ex depuratore, progetto denominato: "Infrastrutture Verdi e rinaturalizzazione dell'ex impianto di depurazione in via Aldo Capitini". Molti concittadini hanno evidenziato come, dopo le promesse da campagna elettorale, dopo i video sui social le aspettative siano state disattese. Ad oggi del parco non c'è traccia e quindi ho provato a cercare di ricostruire la vicenda per capire meglio» ha spiegato.
«Con Determinazione del Dirigente regionale della Sezione Tutela e Valorizzazione del Paesaggio n. 25 del 31/01/2018, pubblicata sul BURP n. 21 del 08/02/2018, è stato approvato l'avviso pubblico per realizzazione di progetti di Infrastrutture Verdi in attuazione della Sub-Azione 6.6.a "Interventi per la tutela e valorizzazione di aree di attrazione naturale" del POR Puglia 2014-2020; il Comune in data 06/2018 ha candidato una proposta progettuale denominata "Infrastrutture verdi e rinaturalizzazione dell'ex impianto di depurazione in via Aldo Capitini" dell'importo complessivo di € 1.300.000,00; con Determinazione Dirigente regionale della Sezione Tutela e Valorizzazione del Paesaggio n. 39 del 28/02/2019 il progetto delle "Infrastrutture verdi e rinaturalizzazione dell'ex impianto di depurazione in via Aldo Capitini" è stato ammesso al finanziamento di € 1.300.000,00; con Determinazione Ripartizione Pianificazione Programmi ed Infrastrutture n. 452 del 26/04/2023 è stato approvato il progetto esecutivo dell'intervento; con Determinazione Ripartizione Ambiente, SUAP, SUA, Trasporti e Mobilità n. 669 del 21/06/2023 i lavori sono stati aggiudicati all'operatore economico La Pietra Giardini srl; in data 27/06/2023 si è proceduto, nelle more della stipula del contratto d'appalto, alla consegna dei lavori in via d'urgenza, al fine di rispettare il termine del 31/12/2023 di ultimazione dei lavori stabilito dal POR PUGLIA 2014-2020» ha aggiunto.
«Infatti, dal cartello si evince come la data della consegna dei lavori sia il 27/06/2023 e come la fine degli stessi sia prevista per il 23/12/2023. Manca poco a maggio 2024 e, ad oggi, non vi sono novità. Ma come mai? Da un ulteriore approfondimento si apprende che: "A seguito di denuncia è stata aperta dalla Procura della Repubblica di Trani attività di indagine sul sito oggetto dei lavori al fine di rilevare l'eventuale presenza di amianto". A questo punto le domande diventano altre: come mai c'era ancora il rischio della presenza di amianto in quella zona? Quale è stato il rischio per le persone che abitano in quelle zone? Ci auguriamo che le verifiche in corso diano esito negativo e non ci sia amianto residuo. Ricordiamo che l'amianto è nocivo per la salute dell'uomo per la sua proprietà di rilasciare fibre che, se inalate, possono provocare patologie gravi ed irreversibili a carico dell'apparato respiratorio. Ultima domanda è, che ne sarà del progetto di riqualificazione dell'area ora che il termine del 31/12/2023 per l'ultimazione dei lavori stabilito dal POR PUGLIA 2014-2020 è stato ampiamente superato? Pensando a questo e ad altri scenari, è facile comprendere l'origine della delusione della gente, sconfortata e non più intenzionata ad esprimere la propria preferenza nei seggi elettorali».
«Mi auguro che il sindaco e i membri di competenza dell'amministrazione abbiano modo di risolvere positivamente la questione sollevata dal sottoscritto e da parte della cittadinanza biscegliese, riferendo una data certa per l'apertura di questo nuovo parco, i cui lavori, si spera, possano essere conclusi. La Bella Stagione è ormai alle porte e approfitto per rimarcare, ancora una volta, l'assenza di un programma di eventi per l'estate: che non si privino, quantomeno, i nostri piccoli concittadini di parchi e spazi adeguati dove poter giocare liberamente» conclude Di Leo.
«È quest'ultimo il caso del parco in zona ex depuratore, progetto denominato: "Infrastrutture Verdi e rinaturalizzazione dell'ex impianto di depurazione in via Aldo Capitini". Molti concittadini hanno evidenziato come, dopo le promesse da campagna elettorale, dopo i video sui social le aspettative siano state disattese. Ad oggi del parco non c'è traccia e quindi ho provato a cercare di ricostruire la vicenda per capire meglio» ha spiegato.
«Con Determinazione del Dirigente regionale della Sezione Tutela e Valorizzazione del Paesaggio n. 25 del 31/01/2018, pubblicata sul BURP n. 21 del 08/02/2018, è stato approvato l'avviso pubblico per realizzazione di progetti di Infrastrutture Verdi in attuazione della Sub-Azione 6.6.a "Interventi per la tutela e valorizzazione di aree di attrazione naturale" del POR Puglia 2014-2020; il Comune in data 06/2018 ha candidato una proposta progettuale denominata "Infrastrutture verdi e rinaturalizzazione dell'ex impianto di depurazione in via Aldo Capitini" dell'importo complessivo di € 1.300.000,00; con Determinazione Dirigente regionale della Sezione Tutela e Valorizzazione del Paesaggio n. 39 del 28/02/2019 il progetto delle "Infrastrutture verdi e rinaturalizzazione dell'ex impianto di depurazione in via Aldo Capitini" è stato ammesso al finanziamento di € 1.300.000,00; con Determinazione Ripartizione Pianificazione Programmi ed Infrastrutture n. 452 del 26/04/2023 è stato approvato il progetto esecutivo dell'intervento; con Determinazione Ripartizione Ambiente, SUAP, SUA, Trasporti e Mobilità n. 669 del 21/06/2023 i lavori sono stati aggiudicati all'operatore economico La Pietra Giardini srl; in data 27/06/2023 si è proceduto, nelle more della stipula del contratto d'appalto, alla consegna dei lavori in via d'urgenza, al fine di rispettare il termine del 31/12/2023 di ultimazione dei lavori stabilito dal POR PUGLIA 2014-2020» ha aggiunto.
«Infatti, dal cartello si evince come la data della consegna dei lavori sia il 27/06/2023 e come la fine degli stessi sia prevista per il 23/12/2023. Manca poco a maggio 2024 e, ad oggi, non vi sono novità. Ma come mai? Da un ulteriore approfondimento si apprende che: "A seguito di denuncia è stata aperta dalla Procura della Repubblica di Trani attività di indagine sul sito oggetto dei lavori al fine di rilevare l'eventuale presenza di amianto". A questo punto le domande diventano altre: come mai c'era ancora il rischio della presenza di amianto in quella zona? Quale è stato il rischio per le persone che abitano in quelle zone? Ci auguriamo che le verifiche in corso diano esito negativo e non ci sia amianto residuo. Ricordiamo che l'amianto è nocivo per la salute dell'uomo per la sua proprietà di rilasciare fibre che, se inalate, possono provocare patologie gravi ed irreversibili a carico dell'apparato respiratorio. Ultima domanda è, che ne sarà del progetto di riqualificazione dell'area ora che il termine del 31/12/2023 per l'ultimazione dei lavori stabilito dal POR PUGLIA 2014-2020 è stato ampiamente superato? Pensando a questo e ad altri scenari, è facile comprendere l'origine della delusione della gente, sconfortata e non più intenzionata ad esprimere la propria preferenza nei seggi elettorali».
«Mi auguro che il sindaco e i membri di competenza dell'amministrazione abbiano modo di risolvere positivamente la questione sollevata dal sottoscritto e da parte della cittadinanza biscegliese, riferendo una data certa per l'apertura di questo nuovo parco, i cui lavori, si spera, possano essere conclusi. La Bella Stagione è ormai alle porte e approfitto per rimarcare, ancora una volta, l'assenza di un programma di eventi per l'estate: che non si privino, quantomeno, i nostri piccoli concittadini di parchi e spazi adeguati dove poter giocare liberamente» conclude Di Leo.