«Ci lascia in eredità la fiaccola dell'onestà intellettuale»
Anpi Bisceglie ricorda Giovanni Bruni
Ci ha lasciati l'Onorevole professor Giovanni Bruni, uomo probo e nobile figura di intellettuale, che nell'impegno civile e nella passione politica ha trovato la sua ragione di vita.
Uomo di scuola e di studi, lettore appassionato di classici e di saggi, aperto alla discussione anche accesa su grandi temi, oratore dall'eloquio impreziosito da rarità lessicali e spesso intercalato da fulminee e ardite incursioni nel vernacolo biscegliese, lascia, oltre alle numerose pubblicazioni, una "eredità di affetti" nei tanti giovani, oggi ormai uomini e donne, che lo ebbero professore di Lettere prima alla scuola media "Cesare Battisti" e dal 1974 al liceo scientifico "da Vinci" di Bisceglie.
È stato vivace animatore della vita politica e culturale di Bisceglie con gli articoli de Il Palazzuolo, primo giornale della città fondato alla fine degli anni '50, e dal 1956 per 31 anni è stato consigliere comunale contribuendo alla stesura del piano regolatore della città, finché nel giugno del 1987 ha coronato la sua carriera politica con l'elezione alla Camera dei deputati.
Antifascista convinto e pugnace, è stato promotore dell'apertura a Bisceglie di una sezione dell'Associazione mazziniana italiana, che affonda le sue radici culturali nelle esperienze storiche del Risorgimento e della Resistenza quali momenti fondanti dell'idea di libertà nella storia d'Italia.
A tutti noi lascia in eredità la fiaccola dell'onestà intellettuale che liberamente si dispiega nella ricerca di posizioni vichianamente "vere" come avrebbe detto lui , così da essere cittadini responsabili capaci di operare scelte per il bene comune trascurando il proprio "particulare"».