Politica
Cimitero, Peppo Ruggieri: «Inascoltato da un'amministrazione indifferente e superficiale»
«Irritante e beffardo quell'annuncio "trionfale" sulla creazione di un viale commemorativo»
Bisceglie - domenica 5 febbraio 2023
«È stata discussa in consiglio comunale, a metà gennaio, l'interrogazione che avevo presentato a fine agosto scorso, con ben 3 mesi di ritardo rispetto a quanto previsto dal Regolamento. Il quesito riguardava la realizzazione di una sala laica del commiato, l'accoglimento delle mie proposte migliorative e le tempistiche previste». Lo ha sostenuto, in una nota, Peppo Ruggieri.
«La risposta ricevuta dall'amministrazione è stata piuttosto deludente: se da una parte ho avuto rassicurazioni sul recepimento politico della mia proposta, ovvero ricavare una vera e funzionale sala del commiato dove poter celebrare riti con un pubblico, attraverso l'accorpamento di ambienti minori non adatti allo scopo, nessuna previsione è stata indicata sui tempi di realizzazione, demandando alla prossima amministrazione tempi e modi di realizzo» ha osservato il consigliere.
«La vaghezza della risposta e il ritardo nei lavori di ampliamento del cimitero (tra cui la sala laica del commiato) sono, purtroppo, l'ennesima conferma della pessima gestione generale del cimitero e dell'assenza della politica in questo ambito, uno dei fallimenti più evidenti del quinquennio che volge al termine su un argomento che mi è stato da sempre a cuore sin dalla campagna elettorale del 2018» ha aggiunto.
«Su questo fronte, come ho già espresso durante i consigli comunali di settembre, novembre e dicembre scorsi, ogni mio tentativo di indirizzare attenzioni e soluzioni alternative alle estumulazioni delle sepolture storiche e alla tutela del cinta muraria ottocentesca, così come quello di recupero delle tre lapidi del ventennio abbandonate da musealizzare in chiave antifascista, è stato ignorato, come sempre. Proposte fatte negli anni verbalmente ma che, di fronte all'indifferenza del sindaco e all'assenza dell'assessore competente, sono state ribadite via email, fino ad arrivare ad una pec di minaccia di abbandono della maggioranza ad aprile 2021. Anche quest'ultima senza riscontro di alcun tipo, non una risposta o una telefonata, come a dire: vattene se vuoi, non c'è bisogno di te, delle tue istanze, del tuo sostegno» ha spiegato Ruggieri.
«L'annuncio trionfale del 19 gennaio su un ipotetico "progetto di musealizzazione attraverso il recupero, la digitalizzazione e il posizionamento di lapidi con valenza storica e artistica per creare un viale commemorativo" è quanto di più irritante e beffardo si possa leggere. La distruzione del patrimonio e della memoria storica collettiva, la mancanza di controlli e ispezioni durante i lavori di estumulazione, le violazioni delle prescrizioni della Soprintendenza, l'assenza di accortezza nel posizionamento e conservazione del materiale lapideo, il disinteresse verso le indicazioni dei partner politici, fino alle dichiarazioni del sindaco nel consiglio comunale del 23 dicembre scorso in cui ha incredibilmente affermato, gettando la maschera, che "tante di quelle lapidi non sono affatto storiche, sono vecchie, non sono antiche, non hanno un valore se non per i parenti", dovrebbero essere sanate da questo maldestro tentativo di riparazione, parte della propaganda di fine mandato?
Spero che la prossima amministrazione potrà porre rimedio, al netto di ciò che è irrimediabilmente perduto, ai danni e all'indifferenza di questi anni. Ma quello che resterà per per sempre è la responsabilità politica e morale di chi non ha mai aperto un tavolo di ascolto e si è reso artefice con tanta superficialità di questo scempio, politici o tecnici che siano» ha concluso.
«La risposta ricevuta dall'amministrazione è stata piuttosto deludente: se da una parte ho avuto rassicurazioni sul recepimento politico della mia proposta, ovvero ricavare una vera e funzionale sala del commiato dove poter celebrare riti con un pubblico, attraverso l'accorpamento di ambienti minori non adatti allo scopo, nessuna previsione è stata indicata sui tempi di realizzazione, demandando alla prossima amministrazione tempi e modi di realizzo» ha osservato il consigliere.
«La vaghezza della risposta e il ritardo nei lavori di ampliamento del cimitero (tra cui la sala laica del commiato) sono, purtroppo, l'ennesima conferma della pessima gestione generale del cimitero e dell'assenza della politica in questo ambito, uno dei fallimenti più evidenti del quinquennio che volge al termine su un argomento che mi è stato da sempre a cuore sin dalla campagna elettorale del 2018» ha aggiunto.
«Su questo fronte, come ho già espresso durante i consigli comunali di settembre, novembre e dicembre scorsi, ogni mio tentativo di indirizzare attenzioni e soluzioni alternative alle estumulazioni delle sepolture storiche e alla tutela del cinta muraria ottocentesca, così come quello di recupero delle tre lapidi del ventennio abbandonate da musealizzare in chiave antifascista, è stato ignorato, come sempre. Proposte fatte negli anni verbalmente ma che, di fronte all'indifferenza del sindaco e all'assenza dell'assessore competente, sono state ribadite via email, fino ad arrivare ad una pec di minaccia di abbandono della maggioranza ad aprile 2021. Anche quest'ultima senza riscontro di alcun tipo, non una risposta o una telefonata, come a dire: vattene se vuoi, non c'è bisogno di te, delle tue istanze, del tuo sostegno» ha spiegato Ruggieri.
«L'annuncio trionfale del 19 gennaio su un ipotetico "progetto di musealizzazione attraverso il recupero, la digitalizzazione e il posizionamento di lapidi con valenza storica e artistica per creare un viale commemorativo" è quanto di più irritante e beffardo si possa leggere. La distruzione del patrimonio e della memoria storica collettiva, la mancanza di controlli e ispezioni durante i lavori di estumulazione, le violazioni delle prescrizioni della Soprintendenza, l'assenza di accortezza nel posizionamento e conservazione del materiale lapideo, il disinteresse verso le indicazioni dei partner politici, fino alle dichiarazioni del sindaco nel consiglio comunale del 23 dicembre scorso in cui ha incredibilmente affermato, gettando la maschera, che "tante di quelle lapidi non sono affatto storiche, sono vecchie, non sono antiche, non hanno un valore se non per i parenti", dovrebbero essere sanate da questo maldestro tentativo di riparazione, parte della propaganda di fine mandato?
Spero che la prossima amministrazione potrà porre rimedio, al netto di ciò che è irrimediabilmente perduto, ai danni e all'indifferenza di questi anni. Ma quello che resterà per per sempre è la responsabilità politica e morale di chi non ha mai aperto un tavolo di ascolto e si è reso artefice con tanta superficialità di questo scempio, politici o tecnici che siano» ha concluso.