Attualità
Cimitero riaperto alle visite, sopralluogo del sindaco Angarano
Preoccupazioni su quanto accade in città: «Troppa gente in giro, una cosa da brividi»
Bisceglie - sabato 2 maggio 2020
14.51
Il sindaco di Bisceglie Angelantonio Angarano ha effettuato un sopralluogo al cimitero nella mattinata di sabato 2 maggio, giorno stabilito per la riapertura alle visite.
«Tutto è andato per il meglio: ingressi contingentati e niente assembramenti. Oltre ai varchi, i volontari di Protezione Civile hanno presidiato l'interno muovendosi in bici per supervisionare l'intera area e dissuadere rischi di assembramenti» ha affermato.
«Il buon esito della riapertura è stato dovuto anche alla collaborazione e al buon senso di tutti: di chi si è recato e ha rispettato le regole e anche di chi ha scelto saggiamente di attendere qualche giorno per evitare congestionamenti» ha aggiunto.
«Auspico che la stessa cautela e prudenza ci siano in tutta la fase due. Ma devo ammettere che quello che sta accadendo in città è da brividi: troppa gente in giro come se niente fosse. Dobbiamo avere il buon senso di utilizzare la mascherina anche nei casi in cui non è necessariamente prescritto» ha rimarcato il primo cittadino.
«Siamo stati attenti sin dalla primissima fase del contagio, nonostante la responsabilità di ospitare l'ospedale Covid-19 e strutture socio sanitarie rilevanti, limitando per quanto possibile la diffusione del virus. Abbiamo tempestivamente attivato misure e strumenti (tra i primi, ad esempio, a chiudere parchi e giardini, strutture sportive e palestre, a sperimentare la chiusura delle attività commerciali nel fine settimana, a sospendere le strisce blu). Con dolore abbiamo chiesto sacrificio ai cittadini ed alle attività commerciali. Adesso non possiamo permetterci di mollare, rischiando di bruciare i sacrifici di quasi due mesi. I controlli continuano ma, dopo le "riaperture" della fase due, dobbiamo essere innanzitutto noi a collaborare con maturità per il bene di tutti» ha spiegato Angarano.
«Chiudo con l'appello che ha pronunciato Papa Francesco sabato 2 maggio nella preghiera per i governanti che hanno la responsabilità di prendersi cura dei loro popoli in questi momenti di crisi: "perché il Signore li aiuti e dia loro forza, perché il loro lavoro non è facile. E che quando ci siano differenze tra loro capiscano che nei momenti di crisi devono essere molto uniti per il bene del popolo".
Grazie a tutti coloro che collaborano con senso di responsabilità».
«Tutto è andato per il meglio: ingressi contingentati e niente assembramenti. Oltre ai varchi, i volontari di Protezione Civile hanno presidiato l'interno muovendosi in bici per supervisionare l'intera area e dissuadere rischi di assembramenti» ha affermato.
«Il buon esito della riapertura è stato dovuto anche alla collaborazione e al buon senso di tutti: di chi si è recato e ha rispettato le regole e anche di chi ha scelto saggiamente di attendere qualche giorno per evitare congestionamenti» ha aggiunto.
«Auspico che la stessa cautela e prudenza ci siano in tutta la fase due. Ma devo ammettere che quello che sta accadendo in città è da brividi: troppa gente in giro come se niente fosse. Dobbiamo avere il buon senso di utilizzare la mascherina anche nei casi in cui non è necessariamente prescritto» ha rimarcato il primo cittadino.
«Siamo stati attenti sin dalla primissima fase del contagio, nonostante la responsabilità di ospitare l'ospedale Covid-19 e strutture socio sanitarie rilevanti, limitando per quanto possibile la diffusione del virus. Abbiamo tempestivamente attivato misure e strumenti (tra i primi, ad esempio, a chiudere parchi e giardini, strutture sportive e palestre, a sperimentare la chiusura delle attività commerciali nel fine settimana, a sospendere le strisce blu). Con dolore abbiamo chiesto sacrificio ai cittadini ed alle attività commerciali. Adesso non possiamo permetterci di mollare, rischiando di bruciare i sacrifici di quasi due mesi. I controlli continuano ma, dopo le "riaperture" della fase due, dobbiamo essere innanzitutto noi a collaborare con maturità per il bene di tutti» ha spiegato Angarano.
«Chiudo con l'appello che ha pronunciato Papa Francesco sabato 2 maggio nella preghiera per i governanti che hanno la responsabilità di prendersi cura dei loro popoli in questi momenti di crisi: "perché il Signore li aiuti e dia loro forza, perché il loro lavoro non è facile. E che quando ci siano differenze tra loro capiscano che nei momenti di crisi devono essere molto uniti per il bene del popolo".
Grazie a tutti coloro che collaborano con senso di responsabilità».