Politica
«Città alla deriva, persino il Bisceglie calcio è costretto a emigrare»
Spina: «Quello stadio purtroppo non è un caso isolato»
Bisceglie - domenica 3 ottobre 2021
Lo spostamento di sede del match valido per la quarta giornata d'andata del campionato di calcio di Serie D fra Bisceglie e Casertana, che si terrà al "Città degli ulivi" di Bitonto (clic per saperne di più), ha provocato l'intervento indignato di Francesco Spina.
Il consigliere comunale, già Sindaco di Bisceglie fra il 2006 e il 2017, ha commentato: «È una città senza identità, allo sbando e alla deriva, con la massima squadra calcistica costretta a emigrare a Bitonto perché Angarano & company non riescono neanche a fare la normale e semplice manutenzione del campo sportivo.
Quello dello stadio purtroppo non è un caso isolato, ma lo specchio della città, che langue tra alberi appena piantati già secchi per mancanza di manutenzione, buche nell'asfalto delle strade, carenze nei servizi scolastici (trasporti e mense sono un'utopia a Bisceglie), defunti accatastati al cimitero in strutture di plastica, teatro Garibaldi e cultura chiusi» ha aggiunto. «Addirittura neanche le carte di identità possono più essere rilasciate» è quanto osservato dall'esponente di minoranza. «Ci stanno condannando a diventare una comunità senza identità, senza futuro» ha concluso Spina riferendosi all'amministrazione in carica.
Il consigliere comunale, già Sindaco di Bisceglie fra il 2006 e il 2017, ha commentato: «È una città senza identità, allo sbando e alla deriva, con la massima squadra calcistica costretta a emigrare a Bitonto perché Angarano & company non riescono neanche a fare la normale e semplice manutenzione del campo sportivo.
Quello dello stadio purtroppo non è un caso isolato, ma lo specchio della città, che langue tra alberi appena piantati già secchi per mancanza di manutenzione, buche nell'asfalto delle strade, carenze nei servizi scolastici (trasporti e mense sono un'utopia a Bisceglie), defunti accatastati al cimitero in strutture di plastica, teatro Garibaldi e cultura chiusi» ha aggiunto. «Addirittura neanche le carte di identità possono più essere rilasciate» è quanto osservato dall'esponente di minoranza. «Ci stanno condannando a diventare una comunità senza identità, senza futuro» ha concluso Spina riferendosi all'amministrazione in carica.