Politica
Codice rosso approvato alla Camera, Galantino: «Scritta una nuova pagina di civiltà in difesa delle donne»
Il deputato biscegliese 5 Stelle: «Oggi in Puglia il 9.2% di tutti i femminicidi in Italia, numeri che non possiamo più tollerare»
Italia - giovedì 4 aprile 2019
«Mercoledì abbiamo scritto un'importante pagina in difesa delle donne vittime di violenza e maltrattamenti». Questo il commento di Davide Galantino, parlamentare biscegliese del Movimento 5 Stelle, all'approvazione della legge Codice Rosso alla Camera dei deputato.
«Il provvedimento prevede l'obbligo per la polizia giudiziaria di comunicare tempestivamente al pubblico ministero i casi di reato per maltrattamenti, violenza e atti persecutori, in modo da garantire alla vittima di essere ascoltata entro tre giorni dall'iscrizione della notizia di reato» ha spiegato l'esponente pentastellato. «È una legge nata con il contributo di tutti i gruppi politici. Sono state previste pene più severe per i reati di violenza sessuale, maltrattamenti in famiglia e stalking ed introdotti i nuovi reati di revenge porn, cioè la diffusione di materiale foto-video privato lesivo per l'immagine delle donne, e di sfregio al volto, con condanne fino a 14 anni di carcere.
Oggi in Puglia si concentra il 9.2% degli omicidi nazionali per femminicidio, numeri che non possiamo più tollerare. Questa legge rappresenta un nuovo passo avanti; bisogna tuttavia continuare a lavorare affinché il femminicidio diventi solo un brutto ricordo» ha concluso Galantino.
«Il provvedimento prevede l'obbligo per la polizia giudiziaria di comunicare tempestivamente al pubblico ministero i casi di reato per maltrattamenti, violenza e atti persecutori, in modo da garantire alla vittima di essere ascoltata entro tre giorni dall'iscrizione della notizia di reato» ha spiegato l'esponente pentastellato. «È una legge nata con il contributo di tutti i gruppi politici. Sono state previste pene più severe per i reati di violenza sessuale, maltrattamenti in famiglia e stalking ed introdotti i nuovi reati di revenge porn, cioè la diffusione di materiale foto-video privato lesivo per l'immagine delle donne, e di sfregio al volto, con condanne fino a 14 anni di carcere.
Oggi in Puglia si concentra il 9.2% degli omicidi nazionali per femminicidio, numeri che non possiamo più tollerare. Questa legge rappresenta un nuovo passo avanti; bisogna tuttavia continuare a lavorare affinché il femminicidio diventi solo un brutto ricordo» ha concluso Galantino.