Territorio
Coldiretti: «Consumo di vino pugliese all'estero in netto calo»
«Il settore è tra i più colpiti dagli effetti delle misure restrittive anti-Covid»
Mondo - lunedì 26 aprile 2021
08.30
«Sensibile diminuzione del consumo di vino pugliese all'estero, che raggiunge il minimo storico da oltre 30 anni per effetto del calo dell'8% nelle esportazioni. È quanto emerge da un'analisi di Coldiretti sui dati Istat-Coeweb 2020: quasi 4 cantine su 10 (39) hanno registrato difficoltà a causa dell'emergenza Covid, che ha stravolto i mercati mondiali tra le limitazioni imposte agli scambi commerciali e le chiusure generalizzate dei ristoranti, che hanno interessato un po' tutti i principali mercati di sbocco.
«Il trend preoccupante è determinato dagli Stati Uniti, che sono il primo mercato di riferimento per il vino italiano, dove gli acquisti si sono ridotti del 22% in quantità. Ma la pandemia si è fatta sentire anche in Germania, secondo acquirente a livello mondiale per le bottiglie tricolori, dove si registra una diminuzione del 24%, mentre in Gran Bretagna, terza piazza per importanza, si conta una diminuzione del 33%, qui determinata anche dagli effetti della Brexit. Calo a doppia cifra anche in Francia dove le vendite si sono ridotte di oltre un terzo (-35%)» ha rilevato l'associazione.
«Il settore è tra i più colpiti dagli effetti delle misure restrittive anti-Covid con la chiusura della ristorazione, nel quale è commercializzato più della metà in valore delle bottiglie stappate.
Grazie alla azione di Coldiretti sono state adottate varie misure finalizzate a dare liquidità ai produttori, ma servono anche sgravi contributivi, incentivi all'acquisto di vino e prodotti italiani e vanno finanziate e promosse altre misure incentivanti per sostenere il settore. Occorre intervenire rapidamente per sostenere le esportazioni, alleggerire le scorte, ridurre i costi e tagliare la burocrazia con il preciso dovere di pensare a strumenti per il settore che semplifichino, siano agili e flessibili ed immediatamente fruibili, rafforzando la promozione del vino Made in Italy sui mercati internazionali» ha concluso Gianni Cantele, responsabile della Consulta Vitivinicola di Coldiretti Puglia.
«Il trend preoccupante è determinato dagli Stati Uniti, che sono il primo mercato di riferimento per il vino italiano, dove gli acquisti si sono ridotti del 22% in quantità. Ma la pandemia si è fatta sentire anche in Germania, secondo acquirente a livello mondiale per le bottiglie tricolori, dove si registra una diminuzione del 24%, mentre in Gran Bretagna, terza piazza per importanza, si conta una diminuzione del 33%, qui determinata anche dagli effetti della Brexit. Calo a doppia cifra anche in Francia dove le vendite si sono ridotte di oltre un terzo (-35%)» ha rilevato l'associazione.
«Il settore è tra i più colpiti dagli effetti delle misure restrittive anti-Covid con la chiusura della ristorazione, nel quale è commercializzato più della metà in valore delle bottiglie stappate.
Grazie alla azione di Coldiretti sono state adottate varie misure finalizzate a dare liquidità ai produttori, ma servono anche sgravi contributivi, incentivi all'acquisto di vino e prodotti italiani e vanno finanziate e promosse altre misure incentivanti per sostenere il settore. Occorre intervenire rapidamente per sostenere le esportazioni, alleggerire le scorte, ridurre i costi e tagliare la burocrazia con il preciso dovere di pensare a strumenti per il settore che semplifichino, siano agili e flessibili ed immediatamente fruibili, rafforzando la promozione del vino Made in Italy sui mercati internazionali» ha concluso Gianni Cantele, responsabile della Consulta Vitivinicola di Coldiretti Puglia.