Territorio
Coldiretti: «Epifania da profondo rosso per ristoranti e agriturismi»
L'associazione allarma: «Nelle festività crack fino a 1.5 miliardi di euro»
Puglia - giovedì 6 gennaio 2022
12.00
«Prenotazioni in caduta libera anche per l'Epifania per la brusca impennata dei contagi, che ha tagliato le vacanze e le uscite fuori casa per l'intero periodo delle festività di Natale e fine anno». A confermarlo, in una nota, è stata la Coldiretti Puglia, che ha sottolineato come «anche il 6 gennaio segna un bilancio fortemente negativo per le imprese».
L'analisi e le stime rese note dall'associazione e Terranostra Puglia del presidente Filippo De Miccolis Angelini hanno lanciato un forte allarme: «La spesa dei pugliesi in bar, ristoranti, pizzerie e agriturismi risulta pari a circa 4.5 miliardi di euro, in calo di oltre 1.5 miliardi rispetto al pre-pandemia nel 2019, nonostante l'aumento rispetto allo scorso anno. Mancano le prenotazioni negli agriturismi per il pranzo della Befana, con un ponte che sarebbe stato molto favorevole per gite fuori porta e pernottamenti anche brevi. Le strutture stanno decidendo di non aprire per evitare pesanti costi di gestione come personale, energia e riscaldamento».
«La situazione di difficoltà non coinvolge solo le 20 mila realtà della ristorazione della Puglia: si fa sentire a cascata sull'intera filiera agroalimentare con disdette di ordini soprattutto nelle località turistiche per le forniture di molti prodotti agroalimentari, dal vino all'olio, dalla carne al pesce, dalla frutta alla verdura ma anche su salumi e formaggi di alta qualità che trovano nel consumo fuori casa un importante mercato di sbocco. In alcuni settori come quello ittico e vitivinicolo la ristorazione rappresenta addirittura il principale canale di commercializzazione per fatturato» ha concluso la Coldiretti.
L'analisi e le stime rese note dall'associazione e Terranostra Puglia del presidente Filippo De Miccolis Angelini hanno lanciato un forte allarme: «La spesa dei pugliesi in bar, ristoranti, pizzerie e agriturismi risulta pari a circa 4.5 miliardi di euro, in calo di oltre 1.5 miliardi rispetto al pre-pandemia nel 2019, nonostante l'aumento rispetto allo scorso anno. Mancano le prenotazioni negli agriturismi per il pranzo della Befana, con un ponte che sarebbe stato molto favorevole per gite fuori porta e pernottamenti anche brevi. Le strutture stanno decidendo di non aprire per evitare pesanti costi di gestione come personale, energia e riscaldamento».
«La situazione di difficoltà non coinvolge solo le 20 mila realtà della ristorazione della Puglia: si fa sentire a cascata sull'intera filiera agroalimentare con disdette di ordini soprattutto nelle località turistiche per le forniture di molti prodotti agroalimentari, dal vino all'olio, dalla carne al pesce, dalla frutta alla verdura ma anche su salumi e formaggi di alta qualità che trovano nel consumo fuori casa un importante mercato di sbocco. In alcuni settori come quello ittico e vitivinicolo la ristorazione rappresenta addirittura il principale canale di commercializzazione per fatturato» ha concluso la Coldiretti.