Politica
Commercio, Sasso esorta il Sindaco Angarano a intervenire concretamente
Il consigliere comunale del gruppo Nelmodogiusto: «Le decisioni sbandierate nella manifestazione del 2 novembre si fanno ancora attendere»
Bisceglie - domenica 22 novembre 2020
10.00
«Che fine ha fatto quel senso di responsabilità teso a prendere decisioni importanti tanto decantato ad alta voce in piazza?». È l'interrogativo polemico che Mauro Sasso, consigliere comunale del gruppo Nelmodogiusto, ha rivolto al Sindaco di Bisceglie Angelantonio Angarano.
L'esponente di minoranza ha partecipato, lo scorso 2 novembre, alla manifestazione organizzata da Confcommercio e Assolocali in piazza Vittorio Emanuele II, cui era presente anche il presidente della massima assise cittadina Gianni Casella: «Per l'ennesima volta il nostro gruppo si è reso disponibile a dare voce alle problematiche e alle difficoltà di tutti i commercianti biscegliesi. Nel mio intervento preliminare durante il consiglio comunale del 31 ottobre ho sottolineato e chiesto all'amministrazione, qualora fosse possibile, l'esenzione o lo spostamento del pagamento della rata Tari fissato per il 30 novembre» ha spiegato Sasso. «Inoltre ho sottolineato l'esigenza di rivedere le aliquote dell'addizionale Irpef, eliminare il pagamento della tassa cimiteriale, dell'occupazione del suolo pubblico e del parcheggio per tutti i commercianti, gli ambulanti e tutte le attività che stanno subendo forti perdite di fatturato, compresi i titolari di ristoranti, bar, pizzerie, studi di otografia, palestre, fiorai, gioiellerie...» ha aggiunto.
«Le decisioni importanti tanto sbandierate a gran voce dal Sindaco Angelantonio Angarano durante quella manifestazione del 2 novembre ad oggi si fanno ancora attendere. La realtà parla chiaro: la diminuzione del 50% della Tari sulla quota variabile e l'esenzione della Tosap per tutto il 2020 rappresentano un'attenzione del valore di pochi euro, pari a un'elemosina» ha attaccato Mauro Sasso.
«Lungimirante è stato invece il presidente del consiglio Casella quando, intervenendo durante la manifestazione, ha affermato di temere, sulla scorta degli avvenimenti e degli atteggiamenti di questa amministrazione, che gli incontri svolti in quel contesto non portano a nessun risultato positivo» ha sottolineato.
«Sindaco, le chiedo di porre in essere qualsiasi condizione tesa a far sì che non venga in nessun modo decretato il fallimento e la chiusura delle partite Iva presenti sul territorio dopo quel timido spiraglio di luce estiva. Cominci abbattendo il carico tributario di competenza comunale sulle aziende. Crei un protocollo comunale per i proprietari delle seconde case, oggi sfitte, spesso facenti parte di un commercio sommerso, concedendo loro delle agevolazioni qualora le mettessero sul mercato turistico reale. Preveda l'adozione di incentivi per le assunzioni e per le imprese 2020/2021.
Le aziende, gli imprenditori e le famiglie biscegliesi sono in ginocchio: hanno riaperto, si sono adeguate e ora hanno dovuto richiudere! C'è bisogno di interventi tempestivi e straordinari, non si può continuare a temporeggiare, non c'è tempo, occorre fare presto e intervenire in modo corale e sinergico pubblico e privato, perché ora che il torpore dell'estate è terminato, i danni dello tzunami diventeranno ancora più evidenti» ha concluso Sasso.
L'esponente di minoranza ha partecipato, lo scorso 2 novembre, alla manifestazione organizzata da Confcommercio e Assolocali in piazza Vittorio Emanuele II, cui era presente anche il presidente della massima assise cittadina Gianni Casella: «Per l'ennesima volta il nostro gruppo si è reso disponibile a dare voce alle problematiche e alle difficoltà di tutti i commercianti biscegliesi. Nel mio intervento preliminare durante il consiglio comunale del 31 ottobre ho sottolineato e chiesto all'amministrazione, qualora fosse possibile, l'esenzione o lo spostamento del pagamento della rata Tari fissato per il 30 novembre» ha spiegato Sasso. «Inoltre ho sottolineato l'esigenza di rivedere le aliquote dell'addizionale Irpef, eliminare il pagamento della tassa cimiteriale, dell'occupazione del suolo pubblico e del parcheggio per tutti i commercianti, gli ambulanti e tutte le attività che stanno subendo forti perdite di fatturato, compresi i titolari di ristoranti, bar, pizzerie, studi di otografia, palestre, fiorai, gioiellerie...» ha aggiunto.
«Le decisioni importanti tanto sbandierate a gran voce dal Sindaco Angelantonio Angarano durante quella manifestazione del 2 novembre ad oggi si fanno ancora attendere. La realtà parla chiaro: la diminuzione del 50% della Tari sulla quota variabile e l'esenzione della Tosap per tutto il 2020 rappresentano un'attenzione del valore di pochi euro, pari a un'elemosina» ha attaccato Mauro Sasso.
«Lungimirante è stato invece il presidente del consiglio Casella quando, intervenendo durante la manifestazione, ha affermato di temere, sulla scorta degli avvenimenti e degli atteggiamenti di questa amministrazione, che gli incontri svolti in quel contesto non portano a nessun risultato positivo» ha sottolineato.
«Sindaco, le chiedo di porre in essere qualsiasi condizione tesa a far sì che non venga in nessun modo decretato il fallimento e la chiusura delle partite Iva presenti sul territorio dopo quel timido spiraglio di luce estiva. Cominci abbattendo il carico tributario di competenza comunale sulle aziende. Crei un protocollo comunale per i proprietari delle seconde case, oggi sfitte, spesso facenti parte di un commercio sommerso, concedendo loro delle agevolazioni qualora le mettessero sul mercato turistico reale. Preveda l'adozione di incentivi per le assunzioni e per le imprese 2020/2021.
Le aziende, gli imprenditori e le famiglie biscegliesi sono in ginocchio: hanno riaperto, si sono adeguate e ora hanno dovuto richiudere! C'è bisogno di interventi tempestivi e straordinari, non si può continuare a temporeggiare, non c'è tempo, occorre fare presto e intervenire in modo corale e sinergico pubblico e privato, perché ora che il torpore dell'estate è terminato, i danni dello tzunami diventeranno ancora più evidenti» ha concluso Sasso.