Cronaca
Concessione del "Gustavo Ventura": chiuse le indagini su Spina, Canonico, Sinisi e Carbotti
La Procura di Trani potrebbe chiedere il rinvio a giudizio delle persone coinvolte nell'inchiesta
Bisceglie - mercoledì 2 ottobre 2019
8.42
La Procura di Trani ha fatto partire in questi giorni gli avvisi di notifica di conclusione delle indagini nei confronti di quattro persone, coinvolte nell'inchiesta sull'affidamento della gestione dello stadio "Gustavo Ventura" di Bisceglie.
La magistratura tranese ha concentrato le sue attenzioni su quanto accaduto a partire dalla stagione agonistica 2013-2014: risulterebbero perciò indagati l'imprenditore barese Nicola Canonico, 46 anni, proprietario del Bisceglie calcio; Francesco Spina, 52 anni, all'epoca dei fatti contestati sindaco di Bisceglie in carica; Silvestro Carbotti, commercialista 57enne originario di Martina Franca, attuale amministratore delegato del Bisceglie calcio e in passato presidente del Don Uva; Gennaro Sinisi, 58 anni, andriese, già dirigente del comune di Bisceglie.
Secondo quanto trapelato, il fascicolo riguarderebbe la concessione complessiva di 420 mila euro di contributi pubblici in favore della società calcistica, a titolo di gestione dell'impianto sportivo, senza l'espletamento di una gara pubblica di affidamento della struttura. Un esposto anonimo, presentato nel 2016, ha fatto partire l'acquisizione degli atti - comprese le delibere di giunta del tempo - col supporto delle Fiamme Gialle. Il comune ha erogato, in base ai rilievi effettuati, 120 mila euro di contributo al club (allora dilettantistico) per il 2013-2014, 90 mila per le due stagioni successive (2014-2015 e 2015-2016) e ancora 120 mila per l'annata 2016-2017, nella quale la squadra ha conquistato la promozione in Serie C.
Toccherà al pubblico ministro Silvana Merra stabilire se chiedere o meno il rinvio a giudizio dei quattro soggetti indagati, che avrebbero comunque la possibilità di presentare memorie difensive. Sarebbe a quel punto un tribunale a decidere se procedere o al contrario archiviare.
La magistratura tranese ha concentrato le sue attenzioni su quanto accaduto a partire dalla stagione agonistica 2013-2014: risulterebbero perciò indagati l'imprenditore barese Nicola Canonico, 46 anni, proprietario del Bisceglie calcio; Francesco Spina, 52 anni, all'epoca dei fatti contestati sindaco di Bisceglie in carica; Silvestro Carbotti, commercialista 57enne originario di Martina Franca, attuale amministratore delegato del Bisceglie calcio e in passato presidente del Don Uva; Gennaro Sinisi, 58 anni, andriese, già dirigente del comune di Bisceglie.
Secondo quanto trapelato, il fascicolo riguarderebbe la concessione complessiva di 420 mila euro di contributi pubblici in favore della società calcistica, a titolo di gestione dell'impianto sportivo, senza l'espletamento di una gara pubblica di affidamento della struttura. Un esposto anonimo, presentato nel 2016, ha fatto partire l'acquisizione degli atti - comprese le delibere di giunta del tempo - col supporto delle Fiamme Gialle. Il comune ha erogato, in base ai rilievi effettuati, 120 mila euro di contributo al club (allora dilettantistico) per il 2013-2014, 90 mila per le due stagioni successive (2014-2015 e 2015-2016) e ancora 120 mila per l'annata 2016-2017, nella quale la squadra ha conquistato la promozione in Serie C.
Toccherà al pubblico ministro Silvana Merra stabilire se chiedere o meno il rinvio a giudizio dei quattro soggetti indagati, che avrebbero comunque la possibilità di presentare memorie difensive. Sarebbe a quel punto un tribunale a decidere se procedere o al contrario archiviare.