Attualità
Conflitto a Gaza, Napoletano: «Il diritto all'esistenza deve valere anche per la Palestina»
La riflessione dell'ex primo cittadino di Bisceglie sulla questione del conflitto Israelo-Palestinese
Bisceglie - mercoledì 18 ottobre 2023
7.58
«Dalla guerra dei sei giorni del 1967, Israele occupa illegalmente i territori palestinesi della Striscia di Gaza e della Cisgiordania, compresa Gerusalemme Est». Inizia così una riflessione di Franco Napoletano, ex primo cittadino di Bisceglie sul tema che sta tenendo tutto il mondo con gli occhi puntati su Gaza.
«Con la crudele occupazione israeliana, i palestinesi subiscono da decenni una crisi umanitaria ed una negazione dei diritti umani che non hanno precedenti. Il blocco israeliano della Striscia di Gaza e la politica di insediamento dei coloni ebraici in Cisgiordania hanno fatto sì che circa 3 milioni di palestinesi, la metà dei quali sono bambini e bambine, vivessero in un contesto di costante conflitto e violenza. La striscia di Gaza è stata definita come la più grande prigione a cielo aperto.
Il blocco imposto dai sionisti ha paralizzato l'economia ed i servizi essenziali, come la sanità e l'istruzione, rendendo molto difficili le forniture di medicinali, derrate alimentari e sussidi per l'istruzione.
Il popolo palestinese ha vissuto per troppo tempo, quotidianamente, l'oppressione dei sionisti: muri di separazione, checkpoints, blocchi stradali, limitazioni alla libertà di movimento, aumento della dipendenza dagli aiuti umanitari stranieri, negazione dei permessi di costruzione (per non ostacolare gli insediamenti dei coloni israeliani), con la demolizione di case e scuole.
Israele, nel mentre rivendica la propria esistenza ed il proprio diritto a difendersi, nega il pari diritto dei palestinesi ad avere uno Stato indipendente. La politica dello Stato Ebraico è sempre stata quella di costringere i palestinesi, dopo la Nabka, la Catasrofe del 1948, ad abbandonare le loro terre e rifugiarsi in Giordania, in Libano, in Siria o altrove, a vivere in miseria ed in precarie condizioni igienico-sanitarie nei campi profughi, in modo da cercare di impossessarsi di tutta la Palestina e creare la Grande Israele. Per far questo, si sono resi protagonisti delle peggiori efferatezze e crudeltà verso i palestinesi, con la complicità degli Stati Uniti e dei Paesi Occidentali suoi satelliti: i discendenti delle vittime della Shoah si sono trasformati nei peggiori carnefici!
Provate ad essere derubati della vostra terra, ad essere privati della libertà, a nascere e vivere in una prigione a cielo aperto, a non avere prospettive per voi e per i vostri figli, a vivere nell'indigenza, a vedere uccidere i vostri affetti più cari che osano opporsi a questo atroce stato di cose e capirete perché Israele ha generato odio e reazioni disumane. Israele, che ha il controllo non solo dello spazio aereo, marittimo e terrestre, ma anche delle acque dei territori palestinesi occupati, decide, perfino, se e quando fornire l'acqua potabile ai palestinesi!
Nessuna giustificazione per le violenze ed i delitti verso i civili (tutti i civili, ebrei e palestinesi!), ma Israele dovrà valutare, prima o poi, che chi semina vento non può che raccogliere tempesta! Condanniamo con forza le uccisioni dei civili israeliani compiute da Hamas, che danneggia la causa del Popolo Palestinese, ma Hamas, che non rappresenta di certo l'intero popolo palestinese, è l'effetto, mentre Israele è la causa!
Vendicarsi sulla popolazione civile di Gaza, togliendo loro acqua, cibo, elettricità (anche agli ospedali!), carburanti, medicinali; bombardare e radere al suolo una delle città più antiche del mondo, costringere i residenti ad abbandonarla (per non farli più ritornare) per andare chissà dove, con i malati che non potranno muoversi; invadere la città e provocare un sicuro genocidio, facendosi beffe del diritto internazionale ed andando molto al di là del diritto di difesa, si appalesa come un vero e proprio crimine non solo di guerra, ma contro l'umanità.
Ciò che vale per Putin, non vale per Netanyahu!
Ad Israele ha fatto sempre oggettivamente comodo il fanatismo radicale di Hamas (fondato solo nel 1987) per avallare la propria politica espansionistica e di oppressione, nel mentre ha delegittimato Al-Fatah (il movimento politico-militare del rimpianto Presidente Yasser Arafat, morto nel 2004), l'Organizzazione per la Liberazione della Palestina, e l'Autorità Nazionale Palestinese (oggi guidata dal debole ed anziano Abu Mazen), che, pure, hanno riconosciuto da tempo il diritto di Israele all'esistenza.
Israele in quasi 60 anni di occupazione illegale, in spregio di numerose risoluzioni dell'ONU (dal dal 1947 ad oggi), ha trucidato o lasciato trucidare molte migliaia di Palestinesi (vi ricordate di Sabra e Chatila?), nel silenzio della Comunità Internazionale, pronta a commuoversi solo quando a morire sono i bambini israeliani ed a porre sanzioni a chiunque, ma non ad Israele! Israele si è arrogato il diritto di opprimere il Popolo Palestinese, ma anche di bombardare e violare la sovranità di altri Stati, come il Libano e la Siria, senza che la commossa Comunità Internazionale abbia qualcosa da ridire.
Vi siete mai chiesti se è giusto ed umano che non solo gli adulti palestinesi, ma anche i bambini palestinesi non possano quasi tutti accedere a cure mediche e farmaci necessari, ad interventi chirurgici e debbano chiedere un permesso agli occupanti israeliani?
Vi siete mai chiesti se è giusto che ai bambini palestinesi venga sottratta l'infanzia ed il diritto allo studio, se perfino a 12 anni si viene arrestati e detenuti nelle carceri israeliane?
Lo Stato Ebraico e la Comunità Internazionale dovranno capire che la soluzione di tutto è politica e non militare e sta nella realizzazione del principio "2 Popoli, 2 Stati". Il diritto all'esistenza come deve valere per Israele, così deve valere per la Palestina.
Fino a quando non verrà creato ufficialmente e formalmente uno Stato palestinese, con Gerusalemme Est come capitale; fino a quando, nell'attuale situazione, rimarrà un solo palestinese vivo, Israele non potrà mai avere pace e sicurezza! Ogni Popolo ha il diritto di avere una Patria, di vivere in pace nella terra dei propri padri, di far crescere sani ed istruiti i propri figli, di affermare i propri diritti essenziali, di avere pacifiche relazioni con gli altri Popoli.
Saremo sempre accanto ai Popoli oppressi. Saremo sempre e comunque dalla parte del Popolo Palestinese».
«Con la crudele occupazione israeliana, i palestinesi subiscono da decenni una crisi umanitaria ed una negazione dei diritti umani che non hanno precedenti. Il blocco israeliano della Striscia di Gaza e la politica di insediamento dei coloni ebraici in Cisgiordania hanno fatto sì che circa 3 milioni di palestinesi, la metà dei quali sono bambini e bambine, vivessero in un contesto di costante conflitto e violenza. La striscia di Gaza è stata definita come la più grande prigione a cielo aperto.
Il blocco imposto dai sionisti ha paralizzato l'economia ed i servizi essenziali, come la sanità e l'istruzione, rendendo molto difficili le forniture di medicinali, derrate alimentari e sussidi per l'istruzione.
Il popolo palestinese ha vissuto per troppo tempo, quotidianamente, l'oppressione dei sionisti: muri di separazione, checkpoints, blocchi stradali, limitazioni alla libertà di movimento, aumento della dipendenza dagli aiuti umanitari stranieri, negazione dei permessi di costruzione (per non ostacolare gli insediamenti dei coloni israeliani), con la demolizione di case e scuole.
Israele, nel mentre rivendica la propria esistenza ed il proprio diritto a difendersi, nega il pari diritto dei palestinesi ad avere uno Stato indipendente. La politica dello Stato Ebraico è sempre stata quella di costringere i palestinesi, dopo la Nabka, la Catasrofe del 1948, ad abbandonare le loro terre e rifugiarsi in Giordania, in Libano, in Siria o altrove, a vivere in miseria ed in precarie condizioni igienico-sanitarie nei campi profughi, in modo da cercare di impossessarsi di tutta la Palestina e creare la Grande Israele. Per far questo, si sono resi protagonisti delle peggiori efferatezze e crudeltà verso i palestinesi, con la complicità degli Stati Uniti e dei Paesi Occidentali suoi satelliti: i discendenti delle vittime della Shoah si sono trasformati nei peggiori carnefici!
Provate ad essere derubati della vostra terra, ad essere privati della libertà, a nascere e vivere in una prigione a cielo aperto, a non avere prospettive per voi e per i vostri figli, a vivere nell'indigenza, a vedere uccidere i vostri affetti più cari che osano opporsi a questo atroce stato di cose e capirete perché Israele ha generato odio e reazioni disumane. Israele, che ha il controllo non solo dello spazio aereo, marittimo e terrestre, ma anche delle acque dei territori palestinesi occupati, decide, perfino, se e quando fornire l'acqua potabile ai palestinesi!
Nessuna giustificazione per le violenze ed i delitti verso i civili (tutti i civili, ebrei e palestinesi!), ma Israele dovrà valutare, prima o poi, che chi semina vento non può che raccogliere tempesta! Condanniamo con forza le uccisioni dei civili israeliani compiute da Hamas, che danneggia la causa del Popolo Palestinese, ma Hamas, che non rappresenta di certo l'intero popolo palestinese, è l'effetto, mentre Israele è la causa!
Vendicarsi sulla popolazione civile di Gaza, togliendo loro acqua, cibo, elettricità (anche agli ospedali!), carburanti, medicinali; bombardare e radere al suolo una delle città più antiche del mondo, costringere i residenti ad abbandonarla (per non farli più ritornare) per andare chissà dove, con i malati che non potranno muoversi; invadere la città e provocare un sicuro genocidio, facendosi beffe del diritto internazionale ed andando molto al di là del diritto di difesa, si appalesa come un vero e proprio crimine non solo di guerra, ma contro l'umanità.
Ciò che vale per Putin, non vale per Netanyahu!
Ad Israele ha fatto sempre oggettivamente comodo il fanatismo radicale di Hamas (fondato solo nel 1987) per avallare la propria politica espansionistica e di oppressione, nel mentre ha delegittimato Al-Fatah (il movimento politico-militare del rimpianto Presidente Yasser Arafat, morto nel 2004), l'Organizzazione per la Liberazione della Palestina, e l'Autorità Nazionale Palestinese (oggi guidata dal debole ed anziano Abu Mazen), che, pure, hanno riconosciuto da tempo il diritto di Israele all'esistenza.
Israele in quasi 60 anni di occupazione illegale, in spregio di numerose risoluzioni dell'ONU (dal dal 1947 ad oggi), ha trucidato o lasciato trucidare molte migliaia di Palestinesi (vi ricordate di Sabra e Chatila?), nel silenzio della Comunità Internazionale, pronta a commuoversi solo quando a morire sono i bambini israeliani ed a porre sanzioni a chiunque, ma non ad Israele! Israele si è arrogato il diritto di opprimere il Popolo Palestinese, ma anche di bombardare e violare la sovranità di altri Stati, come il Libano e la Siria, senza che la commossa Comunità Internazionale abbia qualcosa da ridire.
Vi siete mai chiesti se è giusto ed umano che non solo gli adulti palestinesi, ma anche i bambini palestinesi non possano quasi tutti accedere a cure mediche e farmaci necessari, ad interventi chirurgici e debbano chiedere un permesso agli occupanti israeliani?
Vi siete mai chiesti se è giusto che ai bambini palestinesi venga sottratta l'infanzia ed il diritto allo studio, se perfino a 12 anni si viene arrestati e detenuti nelle carceri israeliane?
Lo Stato Ebraico e la Comunità Internazionale dovranno capire che la soluzione di tutto è politica e non militare e sta nella realizzazione del principio "2 Popoli, 2 Stati". Il diritto all'esistenza come deve valere per Israele, così deve valere per la Palestina.
Fino a quando non verrà creato ufficialmente e formalmente uno Stato palestinese, con Gerusalemme Est come capitale; fino a quando, nell'attuale situazione, rimarrà un solo palestinese vivo, Israele non potrà mai avere pace e sicurezza! Ogni Popolo ha il diritto di avere una Patria, di vivere in pace nella terra dei propri padri, di far crescere sani ed istruiti i propri figli, di affermare i propri diritti essenziali, di avere pacifiche relazioni con gli altri Popoli.
Saremo sempre accanto ai Popoli oppressi. Saremo sempre e comunque dalla parte del Popolo Palestinese».