Attualità
Congresso SIMG a Bisceglie: il futuro della medicina generale tra carenze e nuove sfide
Medici di famiglia in calo, una sfida urgente per Puglia e Basilicata
Bisceglie - sabato 5 ottobre 2024
Comunicato Stampa
Bisceglie sta ospitando il Congresso interregionale della Società Italiana di Medicina Generale e delle Cure Primarie (SIMG) per Puglia e Basilicata. All'evento partecipano di circa 300 medici di famiglia, che si stanno confrontando sulle principali sfide sanitarie attuali, in particolare sulla preoccupante diminuzione dei Medici di Medicina Generale (MMG) e la necessità di una riorganizzazione delle cure primarie sul territorio.
«Abbiamo sempre meno Medici di Medicina Generale ma sempre più esigenze da cogliere e di cui farsi carico», ha dichiarato Maria Giovanna Amoroso, Segretario SIMG Puglia. «Questo congresso ci ha permesso di analizzare le necessità delle nostre comunità, con particolare attenzione alla gestione delle cronicità e alla prevenzione, ambiti che richiedono interventi mirati in un contesto di risorse ridotte.»
In Basilicata, la situazione è altrettanto critica. Molti comuni, anche quelli con oltre 10.000 abitanti, hanno perso i loro medici di famiglia, peggiorando una situazione già resa difficile dal progressivo declino demografico. Antonio Pompeo Coviello, Segretario SIMG Basilicata, ha sottolineato: «La Basilicata sta assistendo a un esodo intellettuale che aggrava ulteriormente la carenza di medici di base. È essenziale ripensare l'intero sistema, puntando su soluzioni innovative come la telemedicina e i servizi sanitari mobili.»
A Bisceglie, quindi, si discute di soluzioni per garantire una sanità diffusa e accessibile, sperando che le riflessioni emerse possano contribuire a un miglioramento concreto del sistema di assistenza nelle aree più periferiche di Puglia e Basilicata.
Puglia e Basilicata: due regioni in difficoltà
Le problematiche legate alla sanità in Puglia e Basilicata sono state al centro delle discussioni. La Puglia ha registrato una significativa diminuzione dei medici di famiglia: dal 2019 al 2022 il numero di MMG è calato del 17,6%, secondo i dati della fondazione Gimbe, rendendo la regione la seconda più colpita d'Italia. Le zone interne del brindisino, leccese e tarantino hanno risentito maggiormente di questa carenza, lasciando ampie aree senza copertura adeguata per la continuità assistenziale.«Abbiamo sempre meno Medici di Medicina Generale ma sempre più esigenze da cogliere e di cui farsi carico», ha dichiarato Maria Giovanna Amoroso, Segretario SIMG Puglia. «Questo congresso ci ha permesso di analizzare le necessità delle nostre comunità, con particolare attenzione alla gestione delle cronicità e alla prevenzione, ambiti che richiedono interventi mirati in un contesto di risorse ridotte.»
In Basilicata, la situazione è altrettanto critica. Molti comuni, anche quelli con oltre 10.000 abitanti, hanno perso i loro medici di famiglia, peggiorando una situazione già resa difficile dal progressivo declino demografico. Antonio Pompeo Coviello, Segretario SIMG Basilicata, ha sottolineato: «La Basilicata sta assistendo a un esodo intellettuale che aggrava ulteriormente la carenza di medici di base. È essenziale ripensare l'intero sistema, puntando su soluzioni innovative come la telemedicina e i servizi sanitari mobili.»
Bisceglie: un punto di riferimento per la sanità territoriale
La città di Bisceglie, grazie alla sua posizione strategica, è diventata un punto focale per discutere delle sfide della sanità territoriale. Il congresso ha offerto l'opportunità di approfondire non solo i temi legati alla carenza di medici, ma anche altre questioni emergenti come l'assistenza sanitaria per le comunità migranti e la gestione di problematiche legate alla violenza e all'identità di genere.Un congresso proiettato al futuro
Oltre alle sessioni di confronto teorico, il congresso ha offerto laboratori pratici per i giovani medici, con simulazioni per migliorare le loro competenze. «L'obiettivo è rendere i Medici di Medicina Generale sempre più il primo punto di accesso al Servizio Sanitario Nazionale, capaci di prendersi cura del paziente in modo olistico», ha concluso Amoroso.A Bisceglie, quindi, si discute di soluzioni per garantire una sanità diffusa e accessibile, sperando che le riflessioni emerse possano contribuire a un miglioramento concreto del sistema di assistenza nelle aree più periferiche di Puglia e Basilicata.