Politica
Vittorio Fata eletto presidente del consiglio comunale durante la prima riunione
Botta e risposta tra maggioranza e opposizione sulla convalida dell'elezione di Spina. L'opposizione abbandona l'aula per protesta
Bisceglie - martedì 4 luglio 2023
18.22
Comincia con qualche schermaglia tra maggioranza e opposizione, che ha abbandonato l'aula nel corso del dibattito, il percorso del nuovo consiglio comunale di Bisceglie. Nel corso della prima riunione della massima assise cittadina, i consiglieri hanno a lungo dibattuto sul primo punto inserito nell'ordine del giorno: la convalida dell'elezione del sindaco e dei consiglieri comunali.
Fino all'elezione del presidente del consiglio, a guidare i lavori dell'assemblea è stata la consigliera Elisabetta Mastrototaro che ha chiesto a tutti gli eletti di lavorare in sinergia per il bene della città: «Quando ci siamo candidati abbiamo assunto una responsabilità nei confronti dei cittadini, ora che siamo stati eletti questa responsabilità si moltiplica. Vi invito a un'opposizione dialogica e vi invito ad abbattere i pregiudizi per lavorare in modo costruttivo. È finito il tempo della politica del dominio e del muro contro muro. Le criticità ci sono, ma dobbiamo lavorare per generare bellezza. Io sono al servizio dei cittadini. Auguro buon lavoro a tutti» ha detto in apertura di riunione.
Sin da subito, però, il clima è apparso teso: il consigliere Luigi Di Tullio ha richiesto alla segretaria di verificare eventuali condizioni di incompatibilità per quanto riguarda l'elezione di Francesco Spina, che risulta avere un procedimento pendente col comune. Pronta la replica di Spina: «Mi dispiace che il Consiglio Comunale inizi così, e mi dispiace che questa osservazione mi arrivi dal consigliere Di Tullio. Mi aspettavo anzi una attestazione di solidarietà per la lettera di minaccia che ho ricevuto in campagna elettorale. Evidentemente è cambiato tutto, ma non è cambiato nulla. Vorrà dire che procederemo a verificare le condizioni di incompatibilità di tutti i consiglieri» ha concluso Spina.
Dai banchi dell'opposizione, Francesco Spina e Gianni Casella hanno chiesto di superare la questione di incompatibilità e iniziare lavorare per il bene della città e, alla risposta negativa dei consiglieri di maggioranza, hanno abbandonato l'aula in polemica, insieme a tutti i componenti dell'opposizione. «Si chiede il dialogo e ci si tende la mano, e poi qui stiamo a insistere su una presunta causa di incompatibilità? - ha chiesto Casella - Vogliamo iniziare col piede sbagliato, vogliamo continuare a fare campagna elettorale. Io penso che sia il caso di mettere da parte quanto successo in campagna elettorale e iniziare a dare delle risposte vere e concrete alla comunità. Chiedo che sia nominata una commissione d'inchiesta che valuti le cause di incompatibilità del 2018 per verificare se siano stati commessi reati in quell'occasione. Mi spiace che il primo consiglio comunale vada così. Eleggerete il presidente senza l'opposizione e discuterete dei punti programmatici del sindaco senza di noi» ha chiarito prima di abbandonare l'aula.
I diciassette consiglieri rimasti in aula hanno proceduto all'approvazione degli eletti uno per volta, votando compatti contro la convalida dell'elezione di Spina, per cui si aprirà un procedimento di valutazione dell'incompatibilità. Spina ha dieci giorni per produrre ulteriori osservazioni o rinunciare alla pendenza nei confronti del Comune, ma resterà in carica fino alla fine della procedura di accertamento.
A seguito del giuramento del sindaco Angelantonio Angarano e la comunicazione dei componenti della giunta, l'assemblea ha provveduto ad eleggere il presidente e i due vicepresidenti. Come previsto, Vittorio Fata è stato candidato e votato dai consiglieri di maggioranza ed è stato eletto - in seconda votazione - con 16 pareri favorevoli (escluso il suo, che si è astenuto). Sono stati eletti vicepresidenti i consiglieri Luigi Di Tullio (16 voti favorevoli e un astenuto) e Giuseppe Torchetti (con l'unanimità dei presenti).
Fata ha precisato di non condividere la presa di posizione dell'opposizione, chiarendo l'intenzione di velocizzare i lavori del consiglio: «Mi dispiace che l'opposizione abbia abbandonato l'aula per l'elezione del presidente del consiglio e le commissioni consiliari. Noi ci possiamo scontrare, possiamo dibattere, ma la città deve andare avanti. Dobbiamo rendere più snello e veloce il lavoro del consiglio perché è questo che ci chiedono i cittadini. Cercheremo il confronto, anche con le forze di opposizione. Non strozzerò il dibattito, però questi battibecchi tra i consiglieri devono finire. Chiedo scusa in anticipo, perché sarò antipatico nella richiesta di rispettare i tempi, ma è quello che dobbiamo a noi stessi e ai nostri concittadini che ci guardano e si aspettano grandi cose. Spero che siano cinque anni rigogliosi per la nostra città» ha detto sedendosi sulla sedia a lui riservata.
Il primo cittadino ha poi richiesto di ritirare i successivi cinque punti all'ordine del giorno (da 5 a 9) che riguardano la nomina dei componenti delle commissioni permanenti e richiedono la presenza dei membri delle opposizioni - che verranno discussi nel corso del prossimo consiglio comunale - ed è passato alla presentazione delle linee programmatiche relative alle azione e ai progetti da realizzare nel corso del mandato: «È un programma che impegna la maggioranza e l'opposizione. È un lavoro che definire impegnativo è poco. Ma tutti noi dobbiamo lavorare con la consapevolezza di poter dire ai nostri figli di aver fatto qualcosa di concreto per la nostra città. Tante di queste sono opere storiche, servizi che verranno realizzate per la prima volta» ha chiarito il primo cittadino.
Nelle fasi finali dell'assemblea, i consiglieri hanno approvato anche gli indirizzi per le nomine e le designazioni presso enti, aziende e istituzioni e le modifiche al regolamento per la definizione agevolata delle controversie, illustrate dal dirigente comunale Angelo Pedone.
Fino all'elezione del presidente del consiglio, a guidare i lavori dell'assemblea è stata la consigliera Elisabetta Mastrototaro che ha chiesto a tutti gli eletti di lavorare in sinergia per il bene della città: «Quando ci siamo candidati abbiamo assunto una responsabilità nei confronti dei cittadini, ora che siamo stati eletti questa responsabilità si moltiplica. Vi invito a un'opposizione dialogica e vi invito ad abbattere i pregiudizi per lavorare in modo costruttivo. È finito il tempo della politica del dominio e del muro contro muro. Le criticità ci sono, ma dobbiamo lavorare per generare bellezza. Io sono al servizio dei cittadini. Auguro buon lavoro a tutti» ha detto in apertura di riunione.
Sin da subito, però, il clima è apparso teso: il consigliere Luigi Di Tullio ha richiesto alla segretaria di verificare eventuali condizioni di incompatibilità per quanto riguarda l'elezione di Francesco Spina, che risulta avere un procedimento pendente col comune. Pronta la replica di Spina: «Mi dispiace che il Consiglio Comunale inizi così, e mi dispiace che questa osservazione mi arrivi dal consigliere Di Tullio. Mi aspettavo anzi una attestazione di solidarietà per la lettera di minaccia che ho ricevuto in campagna elettorale. Evidentemente è cambiato tutto, ma non è cambiato nulla. Vorrà dire che procederemo a verificare le condizioni di incompatibilità di tutti i consiglieri» ha concluso Spina.
Dai banchi dell'opposizione, Francesco Spina e Gianni Casella hanno chiesto di superare la questione di incompatibilità e iniziare lavorare per il bene della città e, alla risposta negativa dei consiglieri di maggioranza, hanno abbandonato l'aula in polemica, insieme a tutti i componenti dell'opposizione. «Si chiede il dialogo e ci si tende la mano, e poi qui stiamo a insistere su una presunta causa di incompatibilità? - ha chiesto Casella - Vogliamo iniziare col piede sbagliato, vogliamo continuare a fare campagna elettorale. Io penso che sia il caso di mettere da parte quanto successo in campagna elettorale e iniziare a dare delle risposte vere e concrete alla comunità. Chiedo che sia nominata una commissione d'inchiesta che valuti le cause di incompatibilità del 2018 per verificare se siano stati commessi reati in quell'occasione. Mi spiace che il primo consiglio comunale vada così. Eleggerete il presidente senza l'opposizione e discuterete dei punti programmatici del sindaco senza di noi» ha chiarito prima di abbandonare l'aula.
I diciassette consiglieri rimasti in aula hanno proceduto all'approvazione degli eletti uno per volta, votando compatti contro la convalida dell'elezione di Spina, per cui si aprirà un procedimento di valutazione dell'incompatibilità. Spina ha dieci giorni per produrre ulteriori osservazioni o rinunciare alla pendenza nei confronti del Comune, ma resterà in carica fino alla fine della procedura di accertamento.
A seguito del giuramento del sindaco Angelantonio Angarano e la comunicazione dei componenti della giunta, l'assemblea ha provveduto ad eleggere il presidente e i due vicepresidenti. Come previsto, Vittorio Fata è stato candidato e votato dai consiglieri di maggioranza ed è stato eletto - in seconda votazione - con 16 pareri favorevoli (escluso il suo, che si è astenuto). Sono stati eletti vicepresidenti i consiglieri Luigi Di Tullio (16 voti favorevoli e un astenuto) e Giuseppe Torchetti (con l'unanimità dei presenti).
Fata ha precisato di non condividere la presa di posizione dell'opposizione, chiarendo l'intenzione di velocizzare i lavori del consiglio: «Mi dispiace che l'opposizione abbia abbandonato l'aula per l'elezione del presidente del consiglio e le commissioni consiliari. Noi ci possiamo scontrare, possiamo dibattere, ma la città deve andare avanti. Dobbiamo rendere più snello e veloce il lavoro del consiglio perché è questo che ci chiedono i cittadini. Cercheremo il confronto, anche con le forze di opposizione. Non strozzerò il dibattito, però questi battibecchi tra i consiglieri devono finire. Chiedo scusa in anticipo, perché sarò antipatico nella richiesta di rispettare i tempi, ma è quello che dobbiamo a noi stessi e ai nostri concittadini che ci guardano e si aspettano grandi cose. Spero che siano cinque anni rigogliosi per la nostra città» ha detto sedendosi sulla sedia a lui riservata.
Il primo cittadino ha poi richiesto di ritirare i successivi cinque punti all'ordine del giorno (da 5 a 9) che riguardano la nomina dei componenti delle commissioni permanenti e richiedono la presenza dei membri delle opposizioni - che verranno discussi nel corso del prossimo consiglio comunale - ed è passato alla presentazione delle linee programmatiche relative alle azione e ai progetti da realizzare nel corso del mandato: «È un programma che impegna la maggioranza e l'opposizione. È un lavoro che definire impegnativo è poco. Ma tutti noi dobbiamo lavorare con la consapevolezza di poter dire ai nostri figli di aver fatto qualcosa di concreto per la nostra città. Tante di queste sono opere storiche, servizi che verranno realizzate per la prima volta» ha chiarito il primo cittadino.
Nelle fasi finali dell'assemblea, i consiglieri hanno approvato anche gli indirizzi per le nomine e le designazioni presso enti, aziende e istituzioni e le modifiche al regolamento per la definizione agevolata delle controversie, illustrate dal dirigente comunale Angelo Pedone.