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Consiglio comunale, la maggioranza tiene ma continua a sbandare vistosamente

Dal caso Baywatch alla short list per gli avvocati, dall'esilarante mozione sul personale al ritiro del punto riguardo i suoli cimiteriali, la confusione regna sovrana

Sei lunghe ore nel corso delle quali sono emerse le evidenti e imbarazzanti difficoltà politico-amministrative di una maggioranza che, per l'ennesima volta, ha compiuto una serie di errori di impostazione da mettersi le mani nei capelli. Roba che molto probabilmente non accade neppure nei consigli dei comuni di poche centinaia di abitanti, figurarsi nella massima assise della quattordicesima città più popolosa della Puglia...

Sette punti all'ordine del giorno, uno dei quali (aridaje) ritirato dall'amministrazione, mentre un altro - privo di qualsiasi senso logico - è stato istruito (e approvato) nel tentativo peraltro malriuscito di fare un dispetto da terza elementare a Francesco Spina. Finale assurdo con l'approvazione della tanto decantata short list per l'individuazione degli avvocati esterni cui il comune dovrebbe affidare incarichi legali del tutto priva del sorteggio, l'unico vero e concreto elemento di novità rispetto a quanto già accade oggi. Un disastro su tutta la linea, specchio dell'evanescenza di una "squadra" nella quale è evidente che ognuno, da tempo, se ne va per i fatti suoi. A cominciare dal sindaco. Peccato, perché basterebbe un minimo di coordinamento politico-organizzativo per impedire certe figuracce e le persone giuste per ricoprire questi compiti certo non mancano sulla piazza.

IL CASO BAYWATCH E IL RITIRO DEL PUNTO SULLA MAGLIA 165
Il tiro al bersaglio è cominciato intorno alle cinque del pomeriggio, con le dichiarazioni preliminari in cui Spina ha rivendicato di aver avuto ragione nel chiedere approfondimenti «sulla funzione sociale, assolutamente encomiabile, dell'associazione Baywatch», sottolineando che «secondo quanto contenuto nella "Scia", presentata fra l'altro tardi, cioè il 28 luglio, sono indicati gli estremi di un'attività imprenditoriale». Il consigliere di minoranza ha chiesto al sindaco di intervenire subito per chiarire, svelando di aver appreso di una sanzione nei confronti dell'associazione (di oltre 400 euro a quanto pare) per irregolarità relative all'esposizione di cartelli pubblicitari.

«Magari l'anno prossimo sarebbe il caso di scrivere un avviso pubblico» ha aggiunto Spina, rincarando la dose. «Oggi avrei chiesto le dimissioni dell'assessore Naglieri, se solo fosse stato presente in consiglio: conoscendo il suo attaccamento alla legalità...» ha sibilato ironico l'ex primo cittadino.

Mauro Sasso ha fatto sapere, dopo aver segnalato anche al protocollo la necessità di interventi urgenti in via Isonzo, che sarebbe il caso di dargli risposte in merito alla questione del piano spiagge e dell'assegnazione lidi. «Un'altra estate è trascorsa senza alcuna novità su questo aspetto» ha commentato, anticipando che Nelmodogiusto chiederà l'accesso agli atti rispetto ad altri contributi concessi negli ultimi giorni dall'amministrazione comunale.

Franco Napoletano ha sollevato, con astuzia, un tema delicato: «Mi aspettavo che l'ordine del giorno di questo consiglio fosse più ampio. È già da qualche riunione che punti relativi all'urbanistica non sono più riproposti all'attenzione, al vaglio e all'eventuale deliberazione del consiglio comunale, benché istruiti. Se l'amministrazione non intende portarli in discussione, lo comunichi». Pronta la risposta del presidente Gianni Casella: «L'assessore Storelli ha chiesto il ritiro dei punti per ottenere ulteriori approfondimenti». La delibera sulla maglia 165 è, di fatto, congelata.

Vittorio Fata è intervenuto sulle vicende che tengono banco a Bisceglie in questi giorni: «È evidente la scollatura tra la città e un'amministrazione che si chiude al dialogo come sulle questioni della rotatoria di via Giovanni Bovio e della collocazione delle giostre per la festa patronale» ha affermato, chiedendo al vicesindaco Angelo Consiglio «di effettuare una ricognizione di tutte le rotatorie dato che alcuni gestori non sembrano occuparsene granché e non pare che le tengano in ordine».

La discussione sul primo punto, relativo alla variazione del bilancio 2019-2021, si è trasformata in un vero e proprio derby sulla figura di Piero Innocenti. «A cosa si riferiscono i 10 mila euro stanziati in "sicurezza e balneazione?» ha chiesto Enrico Capurso, aprendo di fatto la strada alla successiva iniziativa di Spina: la richiesta al segretario generale di un chiarimento rispetto al possibile conflitto d'interessi del consigliere sull'approvazione di un provvedimento che contiene - lo si è chiaramente compreso - il contributo all'associazione Baywatch. Nessuna risposta chiara da parte del segretario Fiore, coerente con se stessa nel rifuggire da qualsiasi, minima presa di posizione, anche se si trattasse di chiederle dove si trova l'ufficio del sindaco ("Potrebbe essere sia da questa che da quella parte, però sono sicura che ci sia").

Risultato? L'ennesima vittoria politica di Spina, che ha costretto la maggioranza a ricorrere all'artificio della sospensione «per chiarimenti» nella speranza che Pierpaolo Pedone raggiungesse Palazzo San Domenico una volta conclusi i concomitanti lavori del consiglio provinciale. Il motivo? Assente Peppo Ruggieri, i 15 voti di partenza (compreso quello di Angarano) sarebbero scesi a 12 nel caso in cui Innocenti non avesse partecipato alla votazione: la maggioranza, nel timore che l'opposizione uscisse dall'aula per far mancare il numero legale, non ha avuto neppure il sangue freddo di proseguire con la trattazione del punto. Sarebbe stato sufficiente far uscire Innocenti solo nel momento in cui Casella avesse aperto la procedura di voto, divenendo inevitabilmente, nella qualità di presidente, il tredicesimo presente: il punto sarebbe passato comunque, il problema semmai è conoscere i regolamenti dell'assemblea di cui si fa parte...

L'arrivo di Pierpaolo Pedone ha salvato la situazione. I lavori sono ripresi dopo una ventina di minuti di interruzione, naturalmente senza Innocenti. Angarano ha svelato i costi complessivi del cartellone dell'estate biscegliese: 57 mila euro. Quanto alla querelle relativa al percorso della processione dei busti dei Santi Martiri, il primo cittadino si è finalmente espresso, rompendo un lungo e assordante silenzio: «Non siamo d'accordo con la modifica ma la rispettiamo. Abbiamo comunque eliminato la previsione di bancarelle in alcuni punti sensibili». Stop. In serata, nel corso di un'accesissima riunione, i fedeli contrari al cambio del percorso hanno protestato in modo vivace col vicario episcopale Lorusso, peraltro incolpevole. Nessun attacco pubblico all'Arcivescovo, solo stucchevoli e pavide espressioni private di malcontento nei confronti di Monsignor D'Ascenzo.

Vittorio Fata avrebbe voluto presentare un emendamento alla variazione di bilancio per lo sfangamento e il carotaggio del porto... ma gli è passata la voglia. Il tema trova comunque una certa sensibilità in alcun settori della maggioranza e non è escluso che un provvedimento del genere sia comunque adottato in futuro.

La variazione urgente ha ottenuto l'ok del consiglio con con 13 voti favorevoli, sei contrari e due astensioni, compresa quella di Rossano Sasso che è parso voler lanciare segnali politici, sperando che qualcuno capisca...

IL RITIRO DEL PUNTO SULLA CONCESSIONE DEI SUOLI CIMITERIALI A ROMA INTANGIBILE
La discussione sul secondo punto è stata aperta da una richiesta di ritiro... del quarto, rivolta da Giuseppe Losapio in modo non corretto, perché semmai si sarebbe prima dovuta chiedere l'anticipazione del punto e subito dopo il suo annullamento. La delicatissima vicenda della concessione dei loculi cimiteriali ai soci di Roma Intangibile è stata così rinviata per ulteriori approfondimenti, con buona pace dei componenti del direttivo, presenti fra il pubblico. Il contenuto della comunicazione inviata dalla società di mutuo soccorso poco prima dell'inizio dei lavori, letta dal presidente Casella, non ha certo invogliato l'assemblea a discutere la questione...

Il sindaco ha preso la parola per giustificare il motivo del ritiro: «È necessario il confronto interno alla maggioranza a seguito di un parere negativo della commissione competente». Incredibile ma vero, la commissione chiamata a esprimersi sul punto poi presentato in consiglio comunale ha bocciato la proposta di delibera col voto contrario... dei componenti di maggioranza!

L'ESILARANTE MOZIONE DI MAGGIORANZA "CONTRO" SINDACO E GIUNTA
Respinta senza indugio la mozione in materia di personale presentata da Francesco Spina (solo cinque voti favorevoli e 14 contrari col rientro di Innocenti in aula), la maggioranza ha dato il peggio di sé col terzo, sconcertante punto portato all'ordine del giorno: una mozione sul personale che merita davvero di essere pubblicata integralmente per far comprendere meglio al lettore fino a che punto è possibile sprofondare oltre la soglia del ridicolo.

«Il consiglio comunale esprime mozione ed indirizzo affinché la giunta comunale:
1) attui il piano triennale delle assunzioni del personale e il piano annuale 2019 così come adottati con delibera di giunta municipale n° 69 del 14.03.2019, nel rispetto di tutti vincoli di materia previsti per legge;
2) avvii e porti a compimento il percorso di applicazione della nuova stagione contrattuale;
3) preveda e realizzi percorsi di formazione in house dei dipendenti comunali, di valorizzazione delle professionalità dei dipendenti comunali nonché di affiancamento dei dipendenti prossimi al pensionamento al fine di garantire, senza soluzione di continuità, il buon andamento della pubblica amministrazione;
4) persegua un corretto e costante confronto con le parti sociali al fine di definire ogni questione pendente relativo il personale comunale».

In pratica, la maggioranza ha chiesto al sindaco e agli assessori... di fare ciò che rientra nelle loro normali prerogative! E ci mancherebbe altro: sono stati scelti dagli elettori biscegliesi proprio per questo! Chi mai sarebbe contrario a un'enunciazione così banale dal risultare del tutto priva di senso?

La portata esilarante del provvedimento non è sfuggita ai consiglieri di opposizione, che se avessero presentato loro, quand'erano in amministrazione, una mozione così scontata e inutile, sarebbero stati (giustamente) massacrati e derisi dal Pd di Angelantonio Angarano. Ma c'è di più: il bizzarro punto all'ordine del giorno non è stato neppure presentato in aula e illustrato da uno qualsiasi dei 14 consiglieri di maggioranza... ma dal sindaco stesso che è destinatario, in quanto capo della giunta, della mozione! Una situazione talmente comica e per certi versi imbarazzante che Vittorio Fata ha voluto suggellare votando ironicamente a favore della mozione, sulla quale peraltro gli altri consiglieri di minoranza si sono astenuti, essendo umanamente impossibile votare contro. Come possa, un punto del genere, essere anche solo stato concepito, è assurdo, specie in una città sulla quale incombe il rischio di una clamorosa agitazione della Polizia Locale proprio nei giorni della festa patronale.

L'INUTILE APPROVAZIONE DELLA SHORT LIST
Come se non bastasse, ci ha pensato Giuseppe Losapio, il fautore degli interessanti accessi agli atti su quello che ha mangiato Spina quando andava in missione da sindaco, a chiudere la serata in gloria con la presentazione dell'attesissima (non si capisce da chi) short list per l'assegnazione degli incarichi legali relativi alle cause in cui è citato il comune ad avvocati esterni.

La montagna ha partorito il classico topolino: escluso il sorteggio, i criteri di selezione del professionista sono affidati comunque, al netto della "foglia di fico" della presentazione di appositi preventivi, all'indirizzo politico-amministrativo. Saranno contenti i tanti giovani del (fu) Circolo dei valori per l'approvazione di una misura talmente innocua da trovare il pieno gradimento da parte di coloro che volevano non cambiasse nulla.

La maggioranza continua a sbandare vistosamente ma terrà botta, rafforzata dallo stallo dovuto all'assenza di alternative valide all'orizzonte. Sullo sfondo, una città che comincia ad abituarsi al fatto di essere amministrata col pilota automatico. Angarano, più volte invitato a prendere sul serio il comando delle operazioni (sarebbe stato votato per farlo...), non ha più tanto tempo per provare a invertire la rotta con un rimpasto in giunta. Basterà? Con le giuste mosse, forse sì...
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