Politica
Consiglio comunale, passa la raffica di debiti fuori bilancio
Il fondo di riserva scende a 232 mila euro. Spina solleva la questione Green Card
Bisceglie - sabato 29 giugno 2019
19.52
Il consiglio comunale di Bisceglie ha approvato tutti i punti all'ordine del giorno oggetto di dibattito, riguardanti per la gran parte debiti fuori bilancio contratti dall'ente. Ben quattro di essi riguardano l'ex sindaco Francesco Spina.
Fra gli interventi comunicati all'assemblea - sui quali non sono previsti né dibattito né voto - il prelievo dal fondo di riserva per un importo totale di 93260. Fra le misure adottate, un incremento di 50 mila euro del capitolo relativo ai servizi legali contenuto nel Peg (piano economico generale).
Lo stato del residuo è quindi modificato: il comune ha ora a disposizione, nel fondo di riserva, la somma di 232 mila euro.
La maggioranza ha votato l'adesione alla definizione agevolata di alcune ingiunzioni di pagamento entro la scadenza di legge fissata al 1 luglio. Il provvedimento non riguarderà ingiunzioni relative ai tributi comunali come la Tari e l'introito previsto per le casse comunali è di poche migliaia di euro. Sul punto hanno votato conto solo Franco Napoletano ed Enrico Capurso (Pci-Il faro) mentre gli altri esponenti delle minoranze e il presidente Casella si sono astenuti.
La questione dei debiti fuori bilancio sulle liquidazioni di somme dovute a Francesco Spina - che non ha partecipato ai lavori in quella fase del consiglio - ha scatenato i nuovi, durissimi attacchi delle opposizioni verso una maggioranza ancora in silenzio. L'accusa è chiara: pagamento ritardato per fare l'ennesimo dispetto a Spina, nel tentativo (a quanto pare vano) di vincere almeno uno dei giudizi, con conseguenti aggravi di spesa per i contribuenti.
In precedenza, l'ex sindaco ha evocato possibili incongruenze inerenti la Green Card: «Com'è possibile che nelle prime cartelle Tari inviate ad alcuni cittadini ci sia stata una compensazione parziale (qualcuno ritiene del 25%), con le premialità in denaro previste dal regolamento Green Card trasformate in non meglio precisati punti?» ha affermato Spina. La vicenda non è stata approfondita ulteriormente.
Fra gli interventi comunicati all'assemblea - sui quali non sono previsti né dibattito né voto - il prelievo dal fondo di riserva per un importo totale di 93260. Fra le misure adottate, un incremento di 50 mila euro del capitolo relativo ai servizi legali contenuto nel Peg (piano economico generale).
Lo stato del residuo è quindi modificato: il comune ha ora a disposizione, nel fondo di riserva, la somma di 232 mila euro.
La maggioranza ha votato l'adesione alla definizione agevolata di alcune ingiunzioni di pagamento entro la scadenza di legge fissata al 1 luglio. Il provvedimento non riguarderà ingiunzioni relative ai tributi comunali come la Tari e l'introito previsto per le casse comunali è di poche migliaia di euro. Sul punto hanno votato conto solo Franco Napoletano ed Enrico Capurso (Pci-Il faro) mentre gli altri esponenti delle minoranze e il presidente Casella si sono astenuti.
La questione dei debiti fuori bilancio sulle liquidazioni di somme dovute a Francesco Spina - che non ha partecipato ai lavori in quella fase del consiglio - ha scatenato i nuovi, durissimi attacchi delle opposizioni verso una maggioranza ancora in silenzio. L'accusa è chiara: pagamento ritardato per fare l'ennesimo dispetto a Spina, nel tentativo (a quanto pare vano) di vincere almeno uno dei giudizi, con conseguenti aggravi di spesa per i contribuenti.
In precedenza, l'ex sindaco ha evocato possibili incongruenze inerenti la Green Card: «Com'è possibile che nelle prime cartelle Tari inviate ad alcuni cittadini ci sia stata una compensazione parziale (qualcuno ritiene del 25%), con le premialità in denaro previste dal regolamento Green Card trasformate in non meglio precisati punti?» ha affermato Spina. La vicenda non è stata approfondita ulteriormente.