Politica
Conte rassegna le dimissioni, cade il Governo
Si chiude l'esperienza del primo esecutivo della storia repubblicana con un ministro biscegliese
Italia - martedì 26 gennaio 2021
11.00
Giuseppe Conte ha annunciato, nel corso del consiglio dei ministri tenutosi nella mattinata di martedì 26 gennaio, la decisione di rassegnare le sue dimissioni dall'incarico di premier. L'avvocato dauno salirà in seguito al Quirinale per un colloquio col presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
L'atto formale chiuderà perciò l'esperienza del primo esecutivo della storia repubblicana di cui ha fatto parte un biscegliese, Francesco Boccia, nel ruolo di ministro per gli affari regionali e le autonomie. Il ruolo dell'economista e parlamentare del Partito Democratico decadrà perciò con tutto l'esecutivo, che resterà comunque in carica per il disbrigo degl affari correnti fino all'insediamento del successivo Governo. Tra le ipotesi sul tavolo anche un reincarico allo stesso Conte o un mandato esplorativo a un'altra personalità individuata nel perimetro dell'attuale maggioranza (si fanno i nomi del ministro dello sviluppo economico Patuanelli e del ministro dei beni culturali Franceschini). Non è escluso che Boccia possa far parte di una prossima compagine governativa, sia con la delega che ha finora ricoperto che in un altro ministero.
L'atto formale chiuderà perciò l'esperienza del primo esecutivo della storia repubblicana di cui ha fatto parte un biscegliese, Francesco Boccia, nel ruolo di ministro per gli affari regionali e le autonomie. Il ruolo dell'economista e parlamentare del Partito Democratico decadrà perciò con tutto l'esecutivo, che resterà comunque in carica per il disbrigo degl affari correnti fino all'insediamento del successivo Governo. Tra le ipotesi sul tavolo anche un reincarico allo stesso Conte o un mandato esplorativo a un'altra personalità individuata nel perimetro dell'attuale maggioranza (si fanno i nomi del ministro dello sviluppo economico Patuanelli e del ministro dei beni culturali Franceschini). Non è escluso che Boccia possa far parte di una prossima compagine governativa, sia con la delega che ha finora ricoperto che in un altro ministero.