Attualità
Cooperative sociali in rivolta: «Lavoratori del settore senza stipendio da mesi»
La situazione sarebbe pesante, il rischio è di ricadute negative per servizi che riguardano oltre mille famiglie fra Bisceglie e Trani
Bisceglie - mercoledì 12 aprile 2017
18.25
Un comunicato congiunto sembrerebbe aprire uno squarcio inquietante in merito alla situazione in cui versa il settore dei servizi sociali, educativi e sociosanitari del Piano Sociale di Zona 5 per i comuni di Bisceglie e Trani.
Secondo quanto sottoscritto dalle associazioni «si rischierebbero pesanti ricadute sulla stabilità e sopravvivenza di servizi essenziali per le fasce più deboli della popolazione dei due comuni: bambini, anziani e disabili. Si tratta di numeri importanti, circa mille persone appartenenti a queste categorie corrono il rischio di vedere interrotti servizi basilari come asili nido, assistenza domiciliare, centri diurni e servizi residenziali con conseguenti gravissimi disagi per le loro famiglie».
Una crisi pesante, che comporterebbe «pesanti ricadute anche per gli oltre 200 lavoratori del settore che da mesi non percepiscono retribuzioni pur mantenendo attivi ed efficienti servizi e attività nel settore importante e delicato della cura delle persone più fragili. In seguito a ripetute sollecitazioni all'ufficio di piano dell'ambito Trani-Bisceglie e ai suoi sindaci per avere soluzioni alle gravi problematiche di tipo finanziario ed organizzativo, si è ottenuto un incontro durante il quale si sono acquisite ampie raccomandazioni dai rappresentanti istituzionali che hanno riconosciuto la pesante situazione debitoria accumulata con gli Enti ed hanno dichiarato di poter saldare almeno i debiti relativi al 2016 entro dieci giorni dall'incontro oltre ad affrontare e risolvere le diverse criticità legate al mal funzionamento dell'ufficio di piano.
A due settimane dall'incontro non è stato dato alcun seguito alle dichiarazioni espresse. In assenza di urgente emanazione di atti conseguenti e coerenti con quanto dichiarato, data la estrema gravità della situazione ci vedremo costretti ad avviare azioni dimostrative a tutela dei beneficiari dei servizi in primis, dei lavoratori e degli Enti coinvolti, oltre ad altre forme di tutela legale nelle sedi competenti» è riportato nella nota firmata da Agape Onlus, Comunità Oasi2 San Francesco, Oasi Vincenziana, Prometeo Onlus, Promozione Sociale e Solidarietà Onlus, Uno Tra Noi Onlus, Xiao Yan rondine che ride Onlus e Nuovi Orizzonti.
Secondo quanto sottoscritto dalle associazioni «si rischierebbero pesanti ricadute sulla stabilità e sopravvivenza di servizi essenziali per le fasce più deboli della popolazione dei due comuni: bambini, anziani e disabili. Si tratta di numeri importanti, circa mille persone appartenenti a queste categorie corrono il rischio di vedere interrotti servizi basilari come asili nido, assistenza domiciliare, centri diurni e servizi residenziali con conseguenti gravissimi disagi per le loro famiglie».
Una crisi pesante, che comporterebbe «pesanti ricadute anche per gli oltre 200 lavoratori del settore che da mesi non percepiscono retribuzioni pur mantenendo attivi ed efficienti servizi e attività nel settore importante e delicato della cura delle persone più fragili. In seguito a ripetute sollecitazioni all'ufficio di piano dell'ambito Trani-Bisceglie e ai suoi sindaci per avere soluzioni alle gravi problematiche di tipo finanziario ed organizzativo, si è ottenuto un incontro durante il quale si sono acquisite ampie raccomandazioni dai rappresentanti istituzionali che hanno riconosciuto la pesante situazione debitoria accumulata con gli Enti ed hanno dichiarato di poter saldare almeno i debiti relativi al 2016 entro dieci giorni dall'incontro oltre ad affrontare e risolvere le diverse criticità legate al mal funzionamento dell'ufficio di piano.
A due settimane dall'incontro non è stato dato alcun seguito alle dichiarazioni espresse. In assenza di urgente emanazione di atti conseguenti e coerenti con quanto dichiarato, data la estrema gravità della situazione ci vedremo costretti ad avviare azioni dimostrative a tutela dei beneficiari dei servizi in primis, dei lavoratori e degli Enti coinvolti, oltre ad altre forme di tutela legale nelle sedi competenti» è riportato nella nota firmata da Agape Onlus, Comunità Oasi2 San Francesco, Oasi Vincenziana, Prometeo Onlus, Promozione Sociale e Solidarietà Onlus, Uno Tra Noi Onlus, Xiao Yan rondine che ride Onlus e Nuovi Orizzonti.