Attualità
Coronavirus, Angarano ai biscegliesi: «Soffro insieme a voi, come sindaco e papà»
«Non è facile, ma è l'unico modo per tutelare la nostra salute e quella delle persone cui vogliamo bene»
Bisceglie - domenica 22 marzo 2020
13.38
Parole sentite e commosse, quelle con cui Angelantonio Angarano si è rivolto ai biscegliesi nella tarda mattinata di domenica 22 marzo.
«Vedere la nostra città pressoché deserta stamattina (qualche irresponsabile non manca mai ma è più agevole sanzionarlo) ci rattrista... Ma in questo momento è l'unico modo per tutelare la nostra salute e quella delle persone cui vogliamo bene» ha affermato.
«In una situazione normale, di domenica mattina, strade e piazze sarebbero state affollate. Oggi, invece, solo un silenzio assordante. E non possiamo abbracciare neanche i nostri cari, i nostri amici. Non è facile, lo so» ha aggiunto.
«Come sindaco, cittadino e papà sto soffrendo insieme a tutti voi, soprattutto perché devo sopportare il peso del doveroso controllo del rispetto di misure severe e gravose che impongono cambiamenti nelle nostre abitudini.
Ma il nostro sacrificio collettivo, oltre che essere strettamente indispensabile per impedire la diffusione di questo virus aggressivo e subdolo, è anche una forma di rispetto per chi lavora incessantemente da giorni per tutti noi: medici, infermieri e operatori sanitari, forze dell'ordine, volontari che si mettono a disposizione con straordinaria generosità» ha detto.
«Coraggio Bisceglie, insieme vinceremo questa battaglia durissima e torneremo a riabbracciarci» ha concluso.
«Vedere la nostra città pressoché deserta stamattina (qualche irresponsabile non manca mai ma è più agevole sanzionarlo) ci rattrista... Ma in questo momento è l'unico modo per tutelare la nostra salute e quella delle persone cui vogliamo bene» ha affermato.
«In una situazione normale, di domenica mattina, strade e piazze sarebbero state affollate. Oggi, invece, solo un silenzio assordante. E non possiamo abbracciare neanche i nostri cari, i nostri amici. Non è facile, lo so» ha aggiunto.
«Come sindaco, cittadino e papà sto soffrendo insieme a tutti voi, soprattutto perché devo sopportare il peso del doveroso controllo del rispetto di misure severe e gravose che impongono cambiamenti nelle nostre abitudini.
Ma il nostro sacrificio collettivo, oltre che essere strettamente indispensabile per impedire la diffusione di questo virus aggressivo e subdolo, è anche una forma di rispetto per chi lavora incessantemente da giorni per tutti noi: medici, infermieri e operatori sanitari, forze dell'ordine, volontari che si mettono a disposizione con straordinaria generosità» ha detto.
«Coraggio Bisceglie, insieme vinceremo questa battaglia durissima e torneremo a riabbracciarci» ha concluso.