Attualità
Coronavirus, Caritas Bisceglie al servizio della comunità
Un grande lavoro col supporto di volontari e Protezione Civile. Sergio Ruggieri: «Il vero problema sono i senza dimora»
Bisceglie - domenica 15 marzo 2020
12.13
La solidarietà e la sussidiarietà nei confronti dei bisogni non conosce e non può permettersi soste, neanche in situazioni di crisi e disagio come quella che stiamo vivendo. Anzi, in questo periodo aumentano sempre più i casi di richieste di aiuto.
A Bisceglie, da sempre e nel silenzio più totale, la Caritas supporta le famiglie bisognose e indigenti con diversi servizi con la collaborazione di volontari e delle parrocchie.
A tal proposito, la redazione di BisceglieViva ha contattato il diacono Sergio Ruggieri, coordinatore e responsabile cittadino del gruppo caritatevole, che ci ha illustrato come, alla luce dei vari decreti della presidenza del consiglio dei ministri, si sia riorganizzata l'assistenza diretta dei bisognosi.
«La Caritas non chiude, anzi, è presente più che mai. L'unico servizio sospeso, perché non essenziale al momento, è quello della distribuzione degli abiti attraverso l'Emporio solidale» ha spiegato.
«Nelle parrocchie, con organizzazioni proprie e rispettando le leggi in vigore, si procede alla distribuzione dei pacchi alimentari. In questi giorni provvederemo al rifornimento delle dispense attraverso diversi carichi di alimenti dal Centro di distribuzione centrale» ha aggiunto.
«Il servizio Recuperiamoci (uno dei primi centri in Italia, grazie a Caritas e Azione Cattolica cittadina, a gestire i residui di vendita dei freschi e alla loro distribuzione ai meno abbienti, ndr) è stato rimodulato attraverso raccolte in due supermercati grazie alla bella collaborazione con la Protezione Civile, poiché molti negozi sono chiusi e quelli aperti producono lo stretto necessario per la vendita. La speranza è quella di aumentare i supermercati cittadini disponibili ad accogliere i volontari, anche perché chi usufruisce di questo servizio è un'utenza diversa rispetto a quella dei pacchi alimentari parrocchiali» ha rimarcato il responsabile biscegliese.
«Il centro d'ascolto cittadino di via professor Mauro Terlizzi, all'interno dell'ex convento dei Cappuccini, è aperto e continua a seguire i casi di povertà e disagio, come quello di un gruppo di giostrai bloccato a Bisceglie per via delle restrizioni sui movimenti e bisognoso di aiuti, data la presenza di famiglie con bambini» ha evidenziato.
«Purtroppo il vero problema sono i senza dimora. I dormitori presenti sul territorio sono saturi e questo costituisce un grosso problema. Non si tratta solo di stranieri ma anche di cittadini biscegliesi alle prese con diversi problemi. Per l'alimentazione garantiamo un aiuto concreto e per garantire la loro salute stiamo studiando diversi possibili soluzioni in collaborazione col comune. Per fortuna, grazie alla Protezione Civile e ai volontari, i cittadini anziani possono ricevere a casa la spesa contattando l'apposito numero verde» ha concluso Sergio Ruggieri.
A Bisceglie, da sempre e nel silenzio più totale, la Caritas supporta le famiglie bisognose e indigenti con diversi servizi con la collaborazione di volontari e delle parrocchie.
A tal proposito, la redazione di BisceglieViva ha contattato il diacono Sergio Ruggieri, coordinatore e responsabile cittadino del gruppo caritatevole, che ci ha illustrato come, alla luce dei vari decreti della presidenza del consiglio dei ministri, si sia riorganizzata l'assistenza diretta dei bisognosi.
«La Caritas non chiude, anzi, è presente più che mai. L'unico servizio sospeso, perché non essenziale al momento, è quello della distribuzione degli abiti attraverso l'Emporio solidale» ha spiegato.
«Nelle parrocchie, con organizzazioni proprie e rispettando le leggi in vigore, si procede alla distribuzione dei pacchi alimentari. In questi giorni provvederemo al rifornimento delle dispense attraverso diversi carichi di alimenti dal Centro di distribuzione centrale» ha aggiunto.
«Il servizio Recuperiamoci (uno dei primi centri in Italia, grazie a Caritas e Azione Cattolica cittadina, a gestire i residui di vendita dei freschi e alla loro distribuzione ai meno abbienti, ndr) è stato rimodulato attraverso raccolte in due supermercati grazie alla bella collaborazione con la Protezione Civile, poiché molti negozi sono chiusi e quelli aperti producono lo stretto necessario per la vendita. La speranza è quella di aumentare i supermercati cittadini disponibili ad accogliere i volontari, anche perché chi usufruisce di questo servizio è un'utenza diversa rispetto a quella dei pacchi alimentari parrocchiali» ha rimarcato il responsabile biscegliese.
«Il centro d'ascolto cittadino di via professor Mauro Terlizzi, all'interno dell'ex convento dei Cappuccini, è aperto e continua a seguire i casi di povertà e disagio, come quello di un gruppo di giostrai bloccato a Bisceglie per via delle restrizioni sui movimenti e bisognoso di aiuti, data la presenza di famiglie con bambini» ha evidenziato.
«Purtroppo il vero problema sono i senza dimora. I dormitori presenti sul territorio sono saturi e questo costituisce un grosso problema. Non si tratta solo di stranieri ma anche di cittadini biscegliesi alle prese con diversi problemi. Per l'alimentazione garantiamo un aiuto concreto e per garantire la loro salute stiamo studiando diversi possibili soluzioni in collaborazione col comune. Per fortuna, grazie alla Protezione Civile e ai volontari, i cittadini anziani possono ricevere a casa la spesa contattando l'apposito numero verde» ha concluso Sergio Ruggieri.