Attualità
Coronavirus, Delle Donne: «Rispettare le indicazioni del decreto»
L'appello del direttore generale dell'Asl Bt: «Abbiamo bisogno della collaborazione e dell'impegno di tutti»
BAT - sabato 7 marzo 2020
In merito all'emergenza Coronavirus, il direttore generale dell'Azienda sanitaria locale della provincia Barletta-Andria-Trani (Asl Bt) Alessandro Delle Donne ha richiamato le ultime disposizioni del governo per invitare la popolazione alla massima collaborazione e al rispetto di quanto disposto dal consiglio dei ministri.
«Abbiamo bisogno dell'impegno di tutti: stiamo organizzando procedure molto restrittive di accesso alle strutture sanitarie che vanno nella direzione della massima tutela e del minimo contagio. Facciamo appello ai giovani e alla loro intelligenza e capacità di fare gruppo per chiedere loro di non frequentare luoghi troppo affollati, ma anzi di preferire situazioni di maggiore tutela per sé stessi e per gli altri. Le stesse indicazioni le rivolgiamo agli anziani, soprattutto a quelli con patologie croniche o multimorbilità. Chiediamo loro di uscire meno possibile e di cautelarsi» ha aggiunto.
«Il decreto del 4 marzo prevede espressamente il divieto agli accompagnatori dei pazienti di permanere nelle sale di attesa dei dipartimenti di emergenza e accettazione di pronto soccorso. Il senso sta nella necessità di limitare quanto più possibile situazioni che possono facilitare il contagio e per questo sono state da subito adottate procedure di accesso per i parenti dei pazienti ricoverati nelle strutture ospedaliere».
Ai giovani: «La pausa dalla attività scolastiche deve essere occasione per fermarsi e per vivere un momento che non va avvertito come di solitudine, ma di attenzione e di tutela. I giovani possono sostenere processi importanti di cambiamento culturale e questo può essere un momento ideale per dare il buon esempio e fare la differenza» ha concluso Delle Donne.
«Abbiamo bisogno dell'impegno di tutti: stiamo organizzando procedure molto restrittive di accesso alle strutture sanitarie che vanno nella direzione della massima tutela e del minimo contagio. Facciamo appello ai giovani e alla loro intelligenza e capacità di fare gruppo per chiedere loro di non frequentare luoghi troppo affollati, ma anzi di preferire situazioni di maggiore tutela per sé stessi e per gli altri. Le stesse indicazioni le rivolgiamo agli anziani, soprattutto a quelli con patologie croniche o multimorbilità. Chiediamo loro di uscire meno possibile e di cautelarsi» ha aggiunto.
«Il decreto del 4 marzo prevede espressamente il divieto agli accompagnatori dei pazienti di permanere nelle sale di attesa dei dipartimenti di emergenza e accettazione di pronto soccorso. Il senso sta nella necessità di limitare quanto più possibile situazioni che possono facilitare il contagio e per questo sono state da subito adottate procedure di accesso per i parenti dei pazienti ricoverati nelle strutture ospedaliere».
Ai giovani: «La pausa dalla attività scolastiche deve essere occasione per fermarsi e per vivere un momento che non va avvertito come di solitudine, ma di attenzione e di tutela. I giovani possono sostenere processi importanti di cambiamento culturale e questo può essere un momento ideale per dare il buon esempio e fare la differenza» ha concluso Delle Donne.
INVARIATE LE 10 RACCOMANDAZIONI MINISTERIALI
- Lavarsi spesso le mani
- Evitare il contatto ravvicinato con persone che soffrono di infezioni respiratorie
- Evitare abbracci e strette di mano
- Mantenere nei contatti sociali una distanza di almeno un metro
- Avere una corretta igiene respiratoria (starnutire e/o tossire in un fazzoletto)
- Evitare l'uso promiscuo di bottiglie e bicchieri
- Non toccarsi occhi, naso e bocca con le mani
- Non prendere farmaci antivirali e antibiotici, se non prescritti dal medico
- Pulire le superfici con disinfettanti a base di cloro e alcool
- Usare la mascherina solo se si sospetta di essere malati e se si presta assistenza a persone malate