Cronaca
Coronavirus, dipendente di Poste Italiane positivo al test
Lo ha confermato il sindaco Angelantonio Angarano. Chiuso l'ufficio di via Antonio Gramsci
Bisceglie - giovedì 26 marzo 2020
13.15
Un dipendente biscegliese di Poste Italiane, in servizio nell'ufficio centrale di via Antonio Gramsci, è risultato positivo al test del Coronavirus. Lo ha confermato il sindaco Angelantonio Angarano con una nota ufficiale nella tarda mattinata di giovedì 26 marzo.
«Un operatore è risultato positivo al Coronavirus ma è bene precisare alcune informazioni che sono importanti per tranquillizzare tutti: l'impiegato non si recava al lavoro ed era in quarantena già da alcuni giorni. Per i colleghi che hanno avuto contatti è scattata la misura della quarantena e lìAsl Bt valuterà i tamponi» ha spiegato il primo cittadino.
«Nell'ufficio postale, ad ogni buon conto, gli operatori erano dotati di tutti i dispositivi di protezione individuale necessari e si faceva attenzione al rispetto della distanza interpersonale di un metro. In queste ore si sta ricostruendo la rete dei contatti anche esterni del dipendente per le opportune indagini epidemiologiche e adottare tutte le ulteriori forme precauzionali» ha aggiunto.
«Anche in questo caso, come stiamo facendo per l'Opera Don Uva, stiamo lavorando con la massima attenzione, in contatto con le Autorità sanitarie e il Prefetto della Bat, per preservare la salute pubblica e contenere la diffusione del contagio. Abbiamo messo in conto che la pandemia, l'emergenza più grave che ha investito l'Italia dal secondo dopoguerra, poteva riguardare anche la nostra Città. L'obiettivo deve essere limitarla quanto più possibile. E in questo tutti dobbiamo fare la nostra parte, senza farsi prendere dal panico ma con estremo scrupolo» ha concluso Angelantonio Angarano.
L'ufficio resterà chiuso fino a nuova comunicazione per consentire, oltre che lo svolgimento degli interventi di sanificazione, il trascorrere del tempo necessario secondo gli esperti a eliminare qualsiasi rischio. Sospeso, inevitabilmente, il versamento delle pensioni e ogni altro servizio al pubblico.
«Un operatore è risultato positivo al Coronavirus ma è bene precisare alcune informazioni che sono importanti per tranquillizzare tutti: l'impiegato non si recava al lavoro ed era in quarantena già da alcuni giorni. Per i colleghi che hanno avuto contatti è scattata la misura della quarantena e lìAsl Bt valuterà i tamponi» ha spiegato il primo cittadino.
«Nell'ufficio postale, ad ogni buon conto, gli operatori erano dotati di tutti i dispositivi di protezione individuale necessari e si faceva attenzione al rispetto della distanza interpersonale di un metro. In queste ore si sta ricostruendo la rete dei contatti anche esterni del dipendente per le opportune indagini epidemiologiche e adottare tutte le ulteriori forme precauzionali» ha aggiunto.
«Anche in questo caso, come stiamo facendo per l'Opera Don Uva, stiamo lavorando con la massima attenzione, in contatto con le Autorità sanitarie e il Prefetto della Bat, per preservare la salute pubblica e contenere la diffusione del contagio. Abbiamo messo in conto che la pandemia, l'emergenza più grave che ha investito l'Italia dal secondo dopoguerra, poteva riguardare anche la nostra Città. L'obiettivo deve essere limitarla quanto più possibile. E in questo tutti dobbiamo fare la nostra parte, senza farsi prendere dal panico ma con estremo scrupolo» ha concluso Angelantonio Angarano.
L'ufficio resterà chiuso fino a nuova comunicazione per consentire, oltre che lo svolgimento degli interventi di sanificazione, il trascorrere del tempo necessario secondo gli esperti a eliminare qualsiasi rischio. Sospeso, inevitabilmente, il versamento delle pensioni e ogni altro servizio al pubblico.