Cronaca
Coronavirus e controlli, sei marittimi biscegliesi fermati dalla Polizia a Cerignola
Di rientro da Giulianova a bordo di un pulmino, sono stati multati per il mancato rispetto della distanza interpersonale
Italia - mercoledì 1 aprile 2020
10.22
Diretti a Bisceglie per far rientro a casa di ritorno da Giulianova al termine delle attività lavorative, sono stati fermati e sottoposti a controlli dalla Polizia Stradale a Cerignola. Sei marittimi biscegliesi, a bordo di un pulmino, si sono visti così comminare una sanzione amministrativa di 375 euro ciascuno per il mancato rispetto della distanza interpersonale di un metro.
Malgrado il viaggio di ritorno fosse più che giustificato da chiare esigenze di ricongiungersi ai familiari, gli agenti non hanno risparmiato loro la multa, applicando alla lettera le norme e disponendo, oltre che l'effettuazione dei tamponi a titolo precauzionale, l'osservanza dell'isolamento per 14 giorni come previsto dai decreti del presidente del consiglio dei ministri.
L'episodio, al netto della circostanza specifica, rilancia in modo piuttosto perentorio la scarsa attinenza delle linee guida alle necessità di alcune categorie lavorative: come si può rispettare il metro di distanza nello svolgimento delle varie mansioni quando si è a bordo di pescherecci di dimensioni contenute?
Il comparto pesca, già in crisi, pare ancora più abbandonato di altri e non si scorgono misure di alcun tipo a suo sostegno né dal governo né da parte delle istituzioni europee: le imprese e gli addetti del settore non hanno ancora ricevuto i pagamenti per il fermo del 2018.
Malgrado il viaggio di ritorno fosse più che giustificato da chiare esigenze di ricongiungersi ai familiari, gli agenti non hanno risparmiato loro la multa, applicando alla lettera le norme e disponendo, oltre che l'effettuazione dei tamponi a titolo precauzionale, l'osservanza dell'isolamento per 14 giorni come previsto dai decreti del presidente del consiglio dei ministri.
L'episodio, al netto della circostanza specifica, rilancia in modo piuttosto perentorio la scarsa attinenza delle linee guida alle necessità di alcune categorie lavorative: come si può rispettare il metro di distanza nello svolgimento delle varie mansioni quando si è a bordo di pescherecci di dimensioni contenute?
Il comparto pesca, già in crisi, pare ancora più abbandonato di altri e non si scorgono misure di alcun tipo a suo sostegno né dal governo né da parte delle istituzioni europee: le imprese e gli addetti del settore non hanno ancora ricevuto i pagamenti per il fermo del 2018.