Cronaca
Coronavirus, il triste record di decessi in Puglia nelle ultime ore
Tasso di letalità del 5.5% sul totale dei casi positivi. Quattro contagi accertati a Bisceglie ma il dato è destinato a salire
Bisceglie - venerdì 27 marzo 2020
10.28
Il bilancio giornaliero più pesante dall'inizio dell'emergenza: 17 morti. Un computo complessivo di 65 vittime e quasi milleduecento contagiati. Quello di giovedì 26 marzo, più che un bollettino, ai pugliesi è sembrato un pugno nello stomaco. È evidente che di Coronavirus si muoia anche qui e non soltanto al nord.
L'auspicio è che questa regione paghi il meno possibile la leggerezza e la scelleratezza con la quale troppi suoi cittadini hanno interpretato le prime disposizioni del governo, quando la portata della crisi non era ancora così chiara e qualche buontempone definiva esagerate le preoccupazioni di coloro che, al contrario, avevano appreso informazioni eloquenti rispetto a ciò che stava succedendo nelle altre zone del Paese. Le statistiche, per ora, sono allarmanti: il tasso di letalità pugliese è del 5.5% sul totale dei casi positivi. Altissimo, inaccettabile a prescindere dall'età media dei deceduti.
Il dato ufficiale di 85 persone risultate positive a Covid-19 nella Bat è purtroppo destinato a salire, e di riflesso quello relativo ai biscegliesi. I casi accertati sono quattro, pur se le mappe diffuse dalle autorità regionali e le indiscrezioni indicano un intervallo tra i sei e i dieci. Circolano nomi, cognomi e riferimenti nella pur comprensibile (poco) quanto squallida (tanto) caccia al contagiato, frutto di un mix tra giustificato timore e becero pettegolezzo.
È ragionevole ritenere che emergeranno ancora altre conferme di casi positivi in città. Un bel salto di qualità in termini di coscienza civile si avrebbe se queste notizie non fossero accompagnate dalla consueta ricerca ossessiva del dettaglio da parte degli utenti, anche e soprattutto perché, una volta accertata la positività, scattano le procedure di individuazione delle persone entrate eventualmente in contatto col paziente.
L'auspicio è che questa regione paghi il meno possibile la leggerezza e la scelleratezza con la quale troppi suoi cittadini hanno interpretato le prime disposizioni del governo, quando la portata della crisi non era ancora così chiara e qualche buontempone definiva esagerate le preoccupazioni di coloro che, al contrario, avevano appreso informazioni eloquenti rispetto a ciò che stava succedendo nelle altre zone del Paese. Le statistiche, per ora, sono allarmanti: il tasso di letalità pugliese è del 5.5% sul totale dei casi positivi. Altissimo, inaccettabile a prescindere dall'età media dei deceduti.
Il dato ufficiale di 85 persone risultate positive a Covid-19 nella Bat è purtroppo destinato a salire, e di riflesso quello relativo ai biscegliesi. I casi accertati sono quattro, pur se le mappe diffuse dalle autorità regionali e le indiscrezioni indicano un intervallo tra i sei e i dieci. Circolano nomi, cognomi e riferimenti nella pur comprensibile (poco) quanto squallida (tanto) caccia al contagiato, frutto di un mix tra giustificato timore e becero pettegolezzo.
È ragionevole ritenere che emergeranno ancora altre conferme di casi positivi in città. Un bel salto di qualità in termini di coscienza civile si avrebbe se queste notizie non fossero accompagnate dalla consueta ricerca ossessiva del dettaglio da parte degli utenti, anche e soprattutto perché, una volta accertata la positività, scattano le procedure di individuazione delle persone entrate eventualmente in contatto col paziente.