Politica
Coronavirus, Italia Viva: «Riconvertire tessile, abbigliamento e calzaturiero alla produzione dei dispositivi medici»
Baldini e Crudele: «I vertici territoriali di Confindustria guidino questo percorso virtuoso»
BAT - giovedì 26 marzo 2020
10.42
Riconvertire le aziende del settore tessile, abbigliamento e calzaturiero alla produzione di dispositivi medici. È la proposta dei vertici territoriali di Italia Viva, rappresentati a livello provinciale dalla biscegliese Gabriella Baldini e dal barlettano Ruggiero Crudele.
«Il settore Tac del nostro territorio, da Barletta ad Andria e Bisceglie, sta vivendo da molti anni momenti non proprio felici. Ora, la tragica emergenza Coronavirus potrebbe fornire lo stimolo a risollevarsi, svolgendo tra l'altro una importantissima funzione sociale» hanno sostenuto i due coordinatori per la Bat del partito fondato dall'ex premier Matteo Renzi.
«Sarebbe il caso di individuare (e incentivare) una rete di aziende del settore interessate a implementare - anche variando le loro abituali modalità di lavoro - la produzione di dispositivi medici di protezione individuale: mascherine del tipo Ffp2 e Ffp3, tute e calzari in Tnt, mascherine filtranti "a norma", tanto necessari e vitali per tutto il Paese in questo momento storico, e che certo si renderanno indispensabili anche per il futuro» hanno osservato i referenti renziani della provincia.
«Per la produzione di questi ultimi dispositivi, le mascherine filtranti, i tempi di realizzazione sarebbero alquanto brevi, avvalendosi al riguardo della collaborazione col Politecnico di Bari (come hanno cominciato a fare alcune aziende biscegliesi del settore), che ha già dato la piena disponibilità ad accompagnare le imprese in questo "trapasso produttivo", per l'ottenimento delle certificazioni necessarie, ora meno difficoltose da ottenere grazie al decreto "Cura Italia", alla produzione di qualità e conforme alla normativa.
Inoltre, finanziamenti per la riconversione, anche per l'acquisizione di strumentazione idonea, sono disponibili con il recentissimo Bando di Invitalia» hanno aggiunto Baldini e Crudele.
«Oggi si stima un fabbisogno mensile di circa 90 milioni di mascherine per la nostra nazione. Questa provincia ha senz'altro capacità e intelligenze per essere attrice di un'eccezionale sfida sì produttiva ed economica, ma soprattutto vitale per gli Italiani.
Rivolgiamo quindi un appello ai vertici provinciali e regionali di Confindustria affinché possano guidare questo percorso in maniera virtuosa ed efficace. Da parte nostra, ci sentiamo a disposizione, con la necessaria modestia, per collaborare con gli enti territoriali nelle forme che si riveleranno opportune» hanno concluso gli esponenti di ItaliaViva.
«Il settore Tac del nostro territorio, da Barletta ad Andria e Bisceglie, sta vivendo da molti anni momenti non proprio felici. Ora, la tragica emergenza Coronavirus potrebbe fornire lo stimolo a risollevarsi, svolgendo tra l'altro una importantissima funzione sociale» hanno sostenuto i due coordinatori per la Bat del partito fondato dall'ex premier Matteo Renzi.
«Sarebbe il caso di individuare (e incentivare) una rete di aziende del settore interessate a implementare - anche variando le loro abituali modalità di lavoro - la produzione di dispositivi medici di protezione individuale: mascherine del tipo Ffp2 e Ffp3, tute e calzari in Tnt, mascherine filtranti "a norma", tanto necessari e vitali per tutto il Paese in questo momento storico, e che certo si renderanno indispensabili anche per il futuro» hanno osservato i referenti renziani della provincia.
«Per la produzione di questi ultimi dispositivi, le mascherine filtranti, i tempi di realizzazione sarebbero alquanto brevi, avvalendosi al riguardo della collaborazione col Politecnico di Bari (come hanno cominciato a fare alcune aziende biscegliesi del settore), che ha già dato la piena disponibilità ad accompagnare le imprese in questo "trapasso produttivo", per l'ottenimento delle certificazioni necessarie, ora meno difficoltose da ottenere grazie al decreto "Cura Italia", alla produzione di qualità e conforme alla normativa.
Inoltre, finanziamenti per la riconversione, anche per l'acquisizione di strumentazione idonea, sono disponibili con il recentissimo Bando di Invitalia» hanno aggiunto Baldini e Crudele.
«Oggi si stima un fabbisogno mensile di circa 90 milioni di mascherine per la nostra nazione. Questa provincia ha senz'altro capacità e intelligenze per essere attrice di un'eccezionale sfida sì produttiva ed economica, ma soprattutto vitale per gli Italiani.
Rivolgiamo quindi un appello ai vertici provinciali e regionali di Confindustria affinché possano guidare questo percorso in maniera virtuosa ed efficace. Da parte nostra, ci sentiamo a disposizione, con la necessaria modestia, per collaborare con gli enti territoriali nelle forme che si riveleranno opportune» hanno concluso gli esponenti di ItaliaViva.