Religioni
Coronavirus, le disposizioni dell'Arcidiocesi
Monsignor D'Ascenzo: «Confermate le celebrazioni eucaristiche, sospese le attività di catechesi»
Bisceglie - giovedì 5 marzo 2020
12.56
Sua Eccellenza Monsignor Leonardo D'Ascenzo, Arcivescovo di Trani-Barletta-Bisceglie, ha comunicato disposizioni per la prevenzione dal contagio dal coronavirus Covid-19.
«Desiderando salvaguardare la salute pubblica dei fedeli, in uno spirito di piena collaborazione con le competenti autorità dello Stato, della regione e dei comuni, impegnate nel comune sforzo di contenere il rischio epidemico e in sintonia con le indicazioni della Conferenza Episcopale Italiana, della Conferenza Episcopale Pugliese e del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (DPCM del 4.3.2020) in misura precauzionale, chiedo di attenervi alle seguenti disposizioni:
Condivido appieno quanto esprime l'odierna nota della Conferenza Episcopale Italiana che così si esprime: «Le misure adottate mettono in crisi le abituali dinamiche relazionali e sociali. La Chiesa che è in Italia condivide questa situazione di disagio e sofferenza del Paese e assume in maniera corresponsabile iniziative con cui contenere il diffondersi del virus. Attraverso i suoi sacerdoti e laici impegnati continua a tessere con fede, passione e pazienza il tessuto delle comunità. Assicura la vicinanza della preghiera a quanti sono colpiti e ai loro familiari; agli anziani, esposti più di altri alla solitudine; ai medici, agli infermieri e agli operatori sanitari, al loro prezioso ed edificante servizio; a quanti sono preoccupati per le pesanti conseguenze di questa crisi sul piano lavorativo ed economico; a chi ha responsabilità scientifiche e politiche di tutela della salute pubblica».
Invitando tutti a non cedere a un allarmismo esasperato ma a vivere questo tempo in un clima di fiduciosa speranza e di comune responsabilità, rimaniamo perseveranti nella preghiera in questo itinerario quaresimale affidandoci all'intercessione della Beata Vergine Maria e dei nostri Santi Patroni.
«Desiderando salvaguardare la salute pubblica dei fedeli, in uno spirito di piena collaborazione con le competenti autorità dello Stato, della regione e dei comuni, impegnate nel comune sforzo di contenere il rischio epidemico e in sintonia con le indicazioni della Conferenza Episcopale Italiana, della Conferenza Episcopale Pugliese e del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (DPCM del 4.3.2020) in misura precauzionale, chiedo di attenervi alle seguenti disposizioni:
- le celebrazioni eucaristiche, festive e feriali, sono confermate regolarmente, così come gli altri appuntamenti di preghiera che caratterizzano il tempo della Quaresima (Via Crucis, lectio, ecc…) invitando le persone a porsi a una distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro; ad omettere lo scambio del segno della pace; a ricevere la Comunione Eucaristica sul palmo della mano;
- in tutte le chiese siano svuotate le acquasantiere;
- nelle parrocchie e nelle altre realtà diocesane siano sospese tutte le attività ordinarie di catechesi di iniziazione cristiana (fino al 15 marzo p.v.) e le manifestazioni a carattere culturale e pastorale che comportano un affollamento di persone (fino al 3 aprile);
- siano sospesi pellegrinaggi, ritiri spirituali, visite guidate;
- si chiudano i centri Caritas, mentre gli operatori si attivino per raggiungere personalmente le famiglie nel bisogno;
- i funerali, trigesimi e anniversari di morte, siano celebrati raccomandando ai fedeli l'esonero dalle condoglianze;
- si provveda a un incremento dell'igienizzazione degli ambienti;
- si espongano presso gli ambienti aperti al pubblico, di maggiore affollamento e transito, le informazioni sulle misure di prevenzione igienico sanitarie indicate dal Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (all.1).
Condivido appieno quanto esprime l'odierna nota della Conferenza Episcopale Italiana che così si esprime: «Le misure adottate mettono in crisi le abituali dinamiche relazionali e sociali. La Chiesa che è in Italia condivide questa situazione di disagio e sofferenza del Paese e assume in maniera corresponsabile iniziative con cui contenere il diffondersi del virus. Attraverso i suoi sacerdoti e laici impegnati continua a tessere con fede, passione e pazienza il tessuto delle comunità. Assicura la vicinanza della preghiera a quanti sono colpiti e ai loro familiari; agli anziani, esposti più di altri alla solitudine; ai medici, agli infermieri e agli operatori sanitari, al loro prezioso ed edificante servizio; a quanti sono preoccupati per le pesanti conseguenze di questa crisi sul piano lavorativo ed economico; a chi ha responsabilità scientifiche e politiche di tutela della salute pubblica».
Invitando tutti a non cedere a un allarmismo esasperato ma a vivere questo tempo in un clima di fiduciosa speranza e di comune responsabilità, rimaniamo perseveranti nella preghiera in questo itinerario quaresimale affidandoci all'intercessione della Beata Vergine Maria e dei nostri Santi Patroni.