Economia e lavoro
Crisi del wedding, in Puglia un distretto per salvare il settore
Rinviato l'85% dei matrimoni previsti nel 2020
Puglia - mercoledì 24 marzo 2021
14.53
L'85% circa dei 18836 matrimoni previsti in Puglia nel 2020 è stato rinviato o annullato, con un crollo vertiginoso del fatturato del comparto wedding. La crisi del settore è stata discussa martedì 23 marzo in consiglio regionale a seguito della mozione presentata dal consigliere regionale Antonella Laricchia e approvata all'unanimità dall'assemblea.
Secondo quanto contenuto nel testo, il presidente Emiliano e la Giunta si impegneranno a sostenere il settore, d'intesa con altri enti locali al fine di istituire un distretto regionale del wedding.
«È fondamentale unire le imprese del territorio, puntare alla valorizzazione delle nostre identità e strutturare sempre meglio il comparto che comprende moltissime imprese diversificate tra loro» ha spiegato Laricchia, riferendosi all'impossibilità di riconoscersi in un unico codice Ateco per fiorai, fotografi, musicisti, addetti alla ristorazione, venditori di abbigliamento da cerimonia. «Istituire un distretto serve a riunire tutti i professionisti del settore: 82 codici Ateco legati al wedding, tante professionalità e tante imprese di qualità con le quali lavorare per costruire un marchio legato all'organizzazione di matrimoni. Promuovere l'istituzione del Distretto, per cui mi metterò personalmente al lavoro già da domani, permetterà alla Regione Puglia di avere un interlocutore formale istituzionale di cui portare la voce ai tavoli romani, dove le regioni dovranno dire la loro sul riparto del fondo da 200 milioni previsto dal Decreto sostegni per aiutare anche le attività che si occupano di matrimoni e commercio. Questo è un risultato importante di tutti gli operatori del settore» ha sottolineato l'esponente del Movimento 5 Stelle.
«Bene creare dei distretti e favorire la collaborazione e le reti tra operatori, soprattutto in questo momento di grande difficoltà che tutti i comparti vivono, in maniera evidente quello del wedding duramente colpito dalle misure restrittive previste per fronteggiare l'emergenza sanitaria. Va da sé che la Regione può accompagnare tali processi ma non ha potere di iniziativa giacché, come prevede la Legge regionale 23/2007, l'iniziativa deve partire dagli operatori economici» ha commentato Alessandro Delli Noci, assessore regionale allo sviluppo economico.
«In questi mesi ho tenuto alcuni incontri con i rappresentanti del wedding e conosco bene la situazione del settore per averla ascoltata dalla loro stessa voce. Anche a sostegno della loro condizione, proprio ieri abbiamo inviato alla Conferenza Stato-Regioni una comunicazione rivolta ai ministri Franco e Gelmini contenente alcune nostre integrazioni all'attuale stesura del Dl Sostegni» ha aggiunto.
«Ci sono tutte le premesse affinché la Puglia sia la prima Regione d'Italia che avrà un distretto del wedding che unisce tutte le imprese territoriali del comparto» ha rimarcato Michele Boccardi, presidente di Assoeventi, l'associazione di Confindustria dei settori events, luxury e wedding. «Abbiamo avuto con tutte le Istituzioni una interlocuzione sempre rispettosa e collaborativa, che si sta dimostrando proficua, a dimostrazione della nostra serietà e credibilità».
Secondo quanto contenuto nel testo, il presidente Emiliano e la Giunta si impegneranno a sostenere il settore, d'intesa con altri enti locali al fine di istituire un distretto regionale del wedding.
«È fondamentale unire le imprese del territorio, puntare alla valorizzazione delle nostre identità e strutturare sempre meglio il comparto che comprende moltissime imprese diversificate tra loro» ha spiegato Laricchia, riferendosi all'impossibilità di riconoscersi in un unico codice Ateco per fiorai, fotografi, musicisti, addetti alla ristorazione, venditori di abbigliamento da cerimonia. «Istituire un distretto serve a riunire tutti i professionisti del settore: 82 codici Ateco legati al wedding, tante professionalità e tante imprese di qualità con le quali lavorare per costruire un marchio legato all'organizzazione di matrimoni. Promuovere l'istituzione del Distretto, per cui mi metterò personalmente al lavoro già da domani, permetterà alla Regione Puglia di avere un interlocutore formale istituzionale di cui portare la voce ai tavoli romani, dove le regioni dovranno dire la loro sul riparto del fondo da 200 milioni previsto dal Decreto sostegni per aiutare anche le attività che si occupano di matrimoni e commercio. Questo è un risultato importante di tutti gli operatori del settore» ha sottolineato l'esponente del Movimento 5 Stelle.
«Bene creare dei distretti e favorire la collaborazione e le reti tra operatori, soprattutto in questo momento di grande difficoltà che tutti i comparti vivono, in maniera evidente quello del wedding duramente colpito dalle misure restrittive previste per fronteggiare l'emergenza sanitaria. Va da sé che la Regione può accompagnare tali processi ma non ha potere di iniziativa giacché, come prevede la Legge regionale 23/2007, l'iniziativa deve partire dagli operatori economici» ha commentato Alessandro Delli Noci, assessore regionale allo sviluppo economico.
«In questi mesi ho tenuto alcuni incontri con i rappresentanti del wedding e conosco bene la situazione del settore per averla ascoltata dalla loro stessa voce. Anche a sostegno della loro condizione, proprio ieri abbiamo inviato alla Conferenza Stato-Regioni una comunicazione rivolta ai ministri Franco e Gelmini contenente alcune nostre integrazioni all'attuale stesura del Dl Sostegni» ha aggiunto.
«Ci sono tutte le premesse affinché la Puglia sia la prima Regione d'Italia che avrà un distretto del wedding che unisce tutte le imprese territoriali del comparto» ha rimarcato Michele Boccardi, presidente di Assoeventi, l'associazione di Confindustria dei settori events, luxury e wedding. «Abbiamo avuto con tutte le Istituzioni una interlocuzione sempre rispettosa e collaborativa, che si sta dimostrando proficua, a dimostrazione della nostra serietà e credibilità».