Politica
Critiche all'idea degli assistenti civici. Depalma scrive a Boccia: «Sono atterrito»
Il sindaco di Giovinazzo: «Persone buttate in pasto al caos di questi giorni ma a noi servono le forze dell'ordine»
Italia - lunedì 25 maggio 2020
8.16
La proposta illustrata dal ministro per gli affari regionali e le autonomie Francesco Boccia e dal presidente dell'Anci - nonché sindaco di Bari - Antonio Decaro, riguardo il reclutamento di 60 mila assistenti civici che supporterebbero i Comuni nello svolgimento di varie attività sociali compresa la collaborazione al rispetto del distanziamento, ha suscitato reazioni contrastanti.
Emerge, tra le voci critiche, l'opinione del sindaco di Giovinazzo Tommaso Depalma, che si è rivolto all'esponente biscegliese del Governo per rimarcare le sue perplessità.
«Caro ministro, caro Francesco, ti ho sempre considerato una delle menti più illuminate in un Governo dove esiste il deserto del pensiero e della visione. Ma questa cosa qui, è veramente inaccettabile. È un dialogo fra sordi.
Non esiste Comune in Italia che non stia chiedendo l'esercito per gestire al meglio il controllo della gente per strada e voi pensate a tutt'altro tipo di esercito. Quello di persone prese dalla strada e buttate in pasto al caos di questi giorni.
Francamente sono atterrito» ha affermato il primo cittadino giovinazzese.
«Dopo di che, caro ministro, se a questo punto si è deciso di mettere in campo un altro "esercito disarmato", meglio farlo con chi percepisce il Reddito di cittadinanza. Quello è un esercito di milioni di cittadini in attesa delle famigerate e pentastellari proposte di lavoro (a proposito del deserto dei cervelli) che mai sono arrivate e che mai arriveranno.
Ogni Comune da qualche settimana ha finalmente potuto conoscere i fruitori del Reddito di cittadinanza sul proprio territorio e quindi potrebbe al limite utilizzarli per "piazzarli" per strada e nei posti di aggregazione. Ma nulla di più.
E già mi immagino le liti che ne verranno fuori, per via dell'inciviltà di tanti e del fatto che gli assistenti civici non potranno far altro che essere coperti di insulti e non poter elargire neanche un verbale.
Perché senza i verbali e le sanzioni, purtroppo in tanti non capiscono quello che avrebbero il dovere di fare» ha rimarcato.
«Mi spiace che il presidente Anci Decaro abbia condiviso questa iniziativa, che tra l'altro in tanti Comuni (compreso il nostro) stavamo già ipotizzando senza bisogno di tanto spolvero mediatico.
Ma a noi servono le forze dell'ordine, quelle con le stellette per capirsi, quelle con le divise, con i mezzi e soprattutto con il potere di fare qualcosa di concreto. Ma in Italia, come sempre, si preferisce la fuffa alla sostanza.
Scusami tanto ministro, scusami tanto Francesco.
Con la stima di sempre» ha concluso Depalma.
Emerge, tra le voci critiche, l'opinione del sindaco di Giovinazzo Tommaso Depalma, che si è rivolto all'esponente biscegliese del Governo per rimarcare le sue perplessità.
«Caro ministro, caro Francesco, ti ho sempre considerato una delle menti più illuminate in un Governo dove esiste il deserto del pensiero e della visione. Ma questa cosa qui, è veramente inaccettabile. È un dialogo fra sordi.
Non esiste Comune in Italia che non stia chiedendo l'esercito per gestire al meglio il controllo della gente per strada e voi pensate a tutt'altro tipo di esercito. Quello di persone prese dalla strada e buttate in pasto al caos di questi giorni.
Francamente sono atterrito» ha affermato il primo cittadino giovinazzese.
«Dopo di che, caro ministro, se a questo punto si è deciso di mettere in campo un altro "esercito disarmato", meglio farlo con chi percepisce il Reddito di cittadinanza. Quello è un esercito di milioni di cittadini in attesa delle famigerate e pentastellari proposte di lavoro (a proposito del deserto dei cervelli) che mai sono arrivate e che mai arriveranno.
Ogni Comune da qualche settimana ha finalmente potuto conoscere i fruitori del Reddito di cittadinanza sul proprio territorio e quindi potrebbe al limite utilizzarli per "piazzarli" per strada e nei posti di aggregazione. Ma nulla di più.
E già mi immagino le liti che ne verranno fuori, per via dell'inciviltà di tanti e del fatto che gli assistenti civici non potranno far altro che essere coperti di insulti e non poter elargire neanche un verbale.
Perché senza i verbali e le sanzioni, purtroppo in tanti non capiscono quello che avrebbero il dovere di fare» ha rimarcato.
«Mi spiace che il presidente Anci Decaro abbia condiviso questa iniziativa, che tra l'altro in tanti Comuni (compreso il nostro) stavamo già ipotizzando senza bisogno di tanto spolvero mediatico.
Ma a noi servono le forze dell'ordine, quelle con le stellette per capirsi, quelle con le divise, con i mezzi e soprattutto con il potere di fare qualcosa di concreto. Ma in Italia, come sempre, si preferisce la fuffa alla sostanza.
Scusami tanto ministro, scusami tanto Francesco.
Con la stima di sempre» ha concluso Depalma.