Cronaca
Da Amnesty solidarietà ad Erika Galassi
«Terribile aggressione transfobica»
Bisceglie - sabato 30 luglio 2022
14.58
La circoscrizione Puglia-Matera di Amnesty International, che comprende anche il gruppo biscegliese, ha rivolto un messaggio di solidarietà ad Erika Galassi «per la terribile aggressione transfobica subita giovedì mattina a Bisceglie. Come da lei stessa raccontato sul suo account Tik Tok, si trovava all'interno di un bar quando un uomo l'ha prima insultata e poi l'ha colpita in viso. Nonostante la donna abbia provato a ripararsi dietro il bancone del bar, l'individuo ha continuato ad aggredirla verbalmente e fisicamente scaraventandole contro prima una sedia e poi un tavolino» hanno evidenziato.
«Le scene sono state riprese dalle telecamere di videosorveglianza del locale, ma la violenza si sarebbe perpetuata anche all'esterno nei confronti dell'auto di Erika Galassi e della madre che si trovava all'interno. "Abbiamo bisogno di essere tutelate. Sono persino fortunata a poter raccontare quello che è successo" ha concluso la vittima nello sfogo sui social» hanno aggiunto da Amnesty.
«In Italia i crimini d'odio e gli episodi di discriminazione sono purtroppo ancora all'ordine del giorno, e il nostro Paese - a differenza di altri Stati europei - manca di una legislazione efficace a contrasto delle discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere. Serve con urgenza una legge contro l'omobitransfobia e i crimini ad essa collegati, che riconosca il reato di discriminazione e istigazione all'odio. Nessunə dovrebbe avere paura di camminare per strada ed essere aggreditə per la propria identità. A tal proposito Amnesty International promuove una campagna per dare finalmente risposta a un bisogno che "non passa", quello di strumenti legislativi efficaci per la prevenzione e il contrasto della discriminazione, includendo in modo esplicito tra le forme di discriminazione anche quella contro la comunità Lgbtqia+, la misoginia e l'abilismo. Un motivo in più per firmare il nostro appello (link)» hanno concluso.
«Le scene sono state riprese dalle telecamere di videosorveglianza del locale, ma la violenza si sarebbe perpetuata anche all'esterno nei confronti dell'auto di Erika Galassi e della madre che si trovava all'interno. "Abbiamo bisogno di essere tutelate. Sono persino fortunata a poter raccontare quello che è successo" ha concluso la vittima nello sfogo sui social» hanno aggiunto da Amnesty.
«In Italia i crimini d'odio e gli episodi di discriminazione sono purtroppo ancora all'ordine del giorno, e il nostro Paese - a differenza di altri Stati europei - manca di una legislazione efficace a contrasto delle discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere. Serve con urgenza una legge contro l'omobitransfobia e i crimini ad essa collegati, che riconosca il reato di discriminazione e istigazione all'odio. Nessunə dovrebbe avere paura di camminare per strada ed essere aggreditə per la propria identità. A tal proposito Amnesty International promuove una campagna per dare finalmente risposta a un bisogno che "non passa", quello di strumenti legislativi efficaci per la prevenzione e il contrasto della discriminazione, includendo in modo esplicito tra le forme di discriminazione anche quella contro la comunità Lgbtqia+, la misoginia e l'abilismo. Un motivo in più per firmare il nostro appello (link)» hanno concluso.