Attualità
Da Bisceglie al Ciad per salvare le ragazze dei villaggi
Suor Marilda Sportelli è sostenuta da Rotary e Fondazione DCL
Bisceglie - mercoledì 4 ottobre 2017
Suor Marilda è partita da Bisceglie da pochi giorni. Destinazione Doba, in Ciad, dove le Alcantarine dal 2011 hanno aperto un collegio per le ragazze provenienti dai villaggi e dal 2013 il primo laboratorio di informatica dell'intera nazione africana.
È qui che suor Marilda, da anni tra le anime principali della comunità di alcantarine di Villa Giulia, sta portando la sua esperienza umana e di fede.
Con lei, idealmente, sono partiti anche i soci del Rotary club di Bisceglie presieduto da Pierpaolo Sinigaglia e la Fondazione DCL presieduta da Lucia Di Ceglie, che hanno deciso di sposare la sua causa in Ciad.
Nel corso dell'annuale Festa della Suola, il 25 settembre, la Fondazione DCL ha voluto farsi promotrice di una borsa di studio speciale destinata non agli studenti meritevoli di Bisceglie come da tradizione rotariana, ma alle allieve del progetto sala Informatica "Mons. Michele Russo" della missione africana di Doba. La consegna, avvenuta direttamente nelle mani di suor Marilda Sportelli è preludio ad una seconda attività che vedrà protagonisti Rotary e DCL.
Si tratta di esportare in Africa il progetto Valige di Salvataggio, che da anni è promosso dalla DCL sul territorio locale.
Il progetto dell'associazione romana Salvamamme aiuta le donne vittime di violenza domestica in Italia a fuggire in sicurezza. Nella valigia consegnata a chi ne fa richiesta c'è tutto il necessario per la fuga: un kit con i beni di prima necessità - vestiti, biancheria, igiene personale - e un prontuario di numeri utili a cui rivolgersi, compresi quelli del servizio di assistenza psicologica e legale istituito dall'associazione.
A Bisceglie il servizio è attivo dal 2015. In Africa, il Rotary Bisceglie vuole attivarlo a breve, coinvolgendo tutto il distretto. L'intenzione è quella di istituire a Doba un punto di ascolto psicologico che aiuti le donne dei villaggi ad uscire dal vortice di silenzio a cui anche la stampa è condannata. Dopo anni di guerra civile, governi dittatoriali, stupri di guerra, terrorismo e tabù, il tema dei diritti femminili violati sta diventando centrale anche in Ciad, una delle nazioni più povere del mondo.
È qui che suor Marilda, da anni tra le anime principali della comunità di alcantarine di Villa Giulia, sta portando la sua esperienza umana e di fede.
Con lei, idealmente, sono partiti anche i soci del Rotary club di Bisceglie presieduto da Pierpaolo Sinigaglia e la Fondazione DCL presieduta da Lucia Di Ceglie, che hanno deciso di sposare la sua causa in Ciad.
Nel corso dell'annuale Festa della Suola, il 25 settembre, la Fondazione DCL ha voluto farsi promotrice di una borsa di studio speciale destinata non agli studenti meritevoli di Bisceglie come da tradizione rotariana, ma alle allieve del progetto sala Informatica "Mons. Michele Russo" della missione africana di Doba. La consegna, avvenuta direttamente nelle mani di suor Marilda Sportelli è preludio ad una seconda attività che vedrà protagonisti Rotary e DCL.
Si tratta di esportare in Africa il progetto Valige di Salvataggio, che da anni è promosso dalla DCL sul territorio locale.
Il progetto dell'associazione romana Salvamamme aiuta le donne vittime di violenza domestica in Italia a fuggire in sicurezza. Nella valigia consegnata a chi ne fa richiesta c'è tutto il necessario per la fuga: un kit con i beni di prima necessità - vestiti, biancheria, igiene personale - e un prontuario di numeri utili a cui rivolgersi, compresi quelli del servizio di assistenza psicologica e legale istituito dall'associazione.
A Bisceglie il servizio è attivo dal 2015. In Africa, il Rotary Bisceglie vuole attivarlo a breve, coinvolgendo tutto il distretto. L'intenzione è quella di istituire a Doba un punto di ascolto psicologico che aiuti le donne dei villaggi ad uscire dal vortice di silenzio a cui anche la stampa è condannata. Dopo anni di guerra civile, governi dittatoriali, stupri di guerra, terrorismo e tabù, il tema dei diritti femminili violati sta diventando centrale anche in Ciad, una delle nazioni più povere del mondo.