Politica
Intervista esclusiva: Davide Galantino lascia il Movimento 5 Stelle e passa nel gruppo misto
Il parlamentare biscegliese spiega a BisceglieViva le ragioni della sua scelta
Italia - mercoledì 10 luglio 2019
18.37
Davide Galantino è passato al gruppo misto. Il parlamentare biscegliese, eletto nelle fila del Movimento 5 Stelle, ha presentato formale richiesta attraverso una lettera indirizzata al presidente della Camera Roberto Fico, che ha accettato. La notizia è stata data in aula nel corso del dibattito pomeridiano di mercoledì 10 luglio.
«Ho maturato la decisione nelle ultime settimane: le motivazioni sono personali» ha spiegato Galantino a BisceglieViva, lasciando intendere una sopraggiunta incompatibilità con le dinamiche interne al gruppo pentastellato. «Mettere alla gogna il parlamentare dissidente, chiedendone le dimissioni, è una consuetudine forse utile allo scopo di provare a reprimere il pensiero libero» ha commentato il deputato, militare di professione.
«Chi controlla il Movimento in realtà è fuori dal parlamento. Il sistema Casaleggio è molto ben collaudato e devo ammettere, con dispiacere, che non dà alcun spazio a tentativi di modifica delle decisioni preimpostate» ha sottolineato Galantino.
«Io non avevo mai fatto politica prima di aderire al Movimento 5 Stelle. Ho avuto l'unico "torto" di credere nel cambiamento. Quando sei dentro certi meccanismi ti rendi conto della situazione, resisti, provi ad andare avanti, ma tutto diventa più difficile quando diversi tuoi colleghi sono messi all'angolo, emarginati. Ti chiedo: qual è il progetto finale? Cosa c'è dietro queste espulsioni?».
Il nuovo componente del gruppo misto - pur non escludendo la possibilità di aderire, più avanti nel tempo, a un'altra formazione - ha annunciato l'intenzione di proseguire il suo mandato: «Lascio il Movimento 5 Stelle ma non ho nessuna intenzione di dimettermi perché al posto mio subentrerebbe un altro "yes man". Sono qui per rappresentare i cittadini e la Costituzione tutela il ruolo del parlamentare».
Quanto ha inciso sul corso degli eventi l'intricata vicenda della paventata chiusura del punto nascita dell'ospedale "Vittorio Emanuele II" di Bisceglie?
«È stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Ho subito contattato il ministero della salute per contribuire a risolvere la situazione. Quello che ho scoperto, mio malgrado, è l'incredibile ordine arrivato dall'alto di attaccare Emiliano. A quel punto ho detto: "Ma io voglio salvare il reparto di ostetricia, è questo l'obiettivo da raggiungere per i cittadini biscegliesi!".
Siamo giunti a una soluzione, ho parlato col sindaco Angarano e con tutte le altre forze politiche: siamo riusciti, insieme, a trovare un accordo politico per convincere Emiliano a fare la richiesta di deroga alla chiusura del punto nascita... e alla fine di tutto ciò i 5 Stelle attaccano il presidente della regione? Che senso ha?».
E ora? Qual è l'orizzonte di Davide Galantino?
«Porterò avanti le battaglie dei cittadini biscegliesi con tutti i mezzi possibili. Purtroppo, nella mia città, il Movimento è nato male e purtroppo temo continuerà ad andare male. Non verrò meno ai miei principi, combatterò le battaglie per Bisceglie e per il territorio che mi onoro di rappresentare, al quale mostrerò la mia utilità».
© riproduzione riservata
«Ho maturato la decisione nelle ultime settimane: le motivazioni sono personali» ha spiegato Galantino a BisceglieViva, lasciando intendere una sopraggiunta incompatibilità con le dinamiche interne al gruppo pentastellato. «Mettere alla gogna il parlamentare dissidente, chiedendone le dimissioni, è una consuetudine forse utile allo scopo di provare a reprimere il pensiero libero» ha commentato il deputato, militare di professione.
«Chi controlla il Movimento in realtà è fuori dal parlamento. Il sistema Casaleggio è molto ben collaudato e devo ammettere, con dispiacere, che non dà alcun spazio a tentativi di modifica delle decisioni preimpostate» ha sottolineato Galantino.
«Io non avevo mai fatto politica prima di aderire al Movimento 5 Stelle. Ho avuto l'unico "torto" di credere nel cambiamento. Quando sei dentro certi meccanismi ti rendi conto della situazione, resisti, provi ad andare avanti, ma tutto diventa più difficile quando diversi tuoi colleghi sono messi all'angolo, emarginati. Ti chiedo: qual è il progetto finale? Cosa c'è dietro queste espulsioni?».
Il nuovo componente del gruppo misto - pur non escludendo la possibilità di aderire, più avanti nel tempo, a un'altra formazione - ha annunciato l'intenzione di proseguire il suo mandato: «Lascio il Movimento 5 Stelle ma non ho nessuna intenzione di dimettermi perché al posto mio subentrerebbe un altro "yes man". Sono qui per rappresentare i cittadini e la Costituzione tutela il ruolo del parlamentare».
Quanto ha inciso sul corso degli eventi l'intricata vicenda della paventata chiusura del punto nascita dell'ospedale "Vittorio Emanuele II" di Bisceglie?
«È stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Ho subito contattato il ministero della salute per contribuire a risolvere la situazione. Quello che ho scoperto, mio malgrado, è l'incredibile ordine arrivato dall'alto di attaccare Emiliano. A quel punto ho detto: "Ma io voglio salvare il reparto di ostetricia, è questo l'obiettivo da raggiungere per i cittadini biscegliesi!".
Siamo giunti a una soluzione, ho parlato col sindaco Angarano e con tutte le altre forze politiche: siamo riusciti, insieme, a trovare un accordo politico per convincere Emiliano a fare la richiesta di deroga alla chiusura del punto nascita... e alla fine di tutto ciò i 5 Stelle attaccano il presidente della regione? Che senso ha?».
E ora? Qual è l'orizzonte di Davide Galantino?
«Porterò avanti le battaglie dei cittadini biscegliesi con tutti i mezzi possibili. Purtroppo, nella mia città, il Movimento è nato male e purtroppo temo continuerà ad andare male. Non verrò meno ai miei principi, combatterò le battaglie per Bisceglie e per il territorio che mi onoro di rappresentare, al quale mostrerò la mia utilità».
© riproduzione riservata