Economia e lavoro
De Puyfontaine incontra Conte a Bisceglie: «Crediamo in questo paese e vogliamo dimostrarlo al governo e agli italiani»
Il CEO di Vivendi, nel corso di DigithON, ha espresso la volontà del gruppo Vivendi di recuperare l’appoggio del governo italiano
Bisceglie - lunedì 10 settembre 2018
21.33
Vivendi crede nell'Italia e vuole dimostrarlo al governo e agli italiani: questo il messaggio trasmesso dal CEO Arnaud De Puyfontaine a Giuseppe Conte durante la visita del premier alle Vecchie Segherie Mastrotaro, in occasione dell'edizione 2018 di DigithON.
Il manager francese avrebbe approfittato della manifestazione organizzata dal deputato Pd Francesco Boccia per esprimere la volontà del gruppo Vivendi di recuperare l'appoggio del governo italiano, dopo le ultime vicende che hanno portato al dimezzamento dell'investimento di Vivendi in Tim, in borsa.
Lo stesso De Puyfontaine, nel corso dell'intervista pubblica tenutasi in Largo Castello, aveva riaperto la possibilità di investimenti da parte del proprio gruppo sul territorio italiano: «Crediamo nell'Italia che per noi resta un investimento di lungo termine» ha dichiarato l'ex presidente esecutivo di Telecom Italia, prima di ricevere dal vicepremier Luigi di Maio, anche lui ospite di DigithON, risposta negativa sull'argomento («Il peccato originale di Telecom è stato quello di essere messa sul mercato in maniera ideologica, seguendo l'ideologia delle privatizzazioni»).
La scelta di De Puyfontaine permetterebbe di «costruire un campione europeo» che permetta di «fare massa critica in Europa», partendo proprio dall'Italia, motivo per cui il manager è vicino all'opinione del governo italiano riguardo la cessione della società di cavi sottomarini Sparkle: «Sono d'accordo con le dichiarazioni del vicepresidente del consiglio Di Maio: Sparkle non si deve vendere, perché strategica per l'Italia», ha dichiarato durante il suo intervento a Bisceglie lo stesso De Puyfontaine.
Il manager francese avrebbe approfittato della manifestazione organizzata dal deputato Pd Francesco Boccia per esprimere la volontà del gruppo Vivendi di recuperare l'appoggio del governo italiano, dopo le ultime vicende che hanno portato al dimezzamento dell'investimento di Vivendi in Tim, in borsa.
Lo stesso De Puyfontaine, nel corso dell'intervista pubblica tenutasi in Largo Castello, aveva riaperto la possibilità di investimenti da parte del proprio gruppo sul territorio italiano: «Crediamo nell'Italia che per noi resta un investimento di lungo termine» ha dichiarato l'ex presidente esecutivo di Telecom Italia, prima di ricevere dal vicepremier Luigi di Maio, anche lui ospite di DigithON, risposta negativa sull'argomento («Il peccato originale di Telecom è stato quello di essere messa sul mercato in maniera ideologica, seguendo l'ideologia delle privatizzazioni»).
La scelta di De Puyfontaine permetterebbe di «costruire un campione europeo» che permetta di «fare massa critica in Europa», partendo proprio dall'Italia, motivo per cui il manager è vicino all'opinione del governo italiano riguardo la cessione della società di cavi sottomarini Sparkle: «Sono d'accordo con le dichiarazioni del vicepresidente del consiglio Di Maio: Sparkle non si deve vendere, perché strategica per l'Italia», ha dichiarato durante il suo intervento a Bisceglie lo stesso De Puyfontaine.