Politica
Decreto sicurezza bis, la preoccupazione di alcune associazioni biscegliesi
«Quando si tradisce la Costituzione, è il momento della resistenza»
Bisceglie - sabato 10 agosto 2019
La sezione Anpi di Bisceglie, Azione Cattolica, Caritas diocesana, Commissione diocesana per i problemi sociali e il lavoro, giustizia, pace e custodia del creato, Meic, Pax Christi Bisceglie, Etnie, Terre solidali e Libera Bisceglie esprimono forte preoccupazione per l'approvazione del decreto sicurezza bis, del 5 agosto scorso: «Un patto di potere stipulato sulla pelle dei più deboli e contro i fondamentali diritti democratici, come quello di manifestare e protestare» lo ha definito la presidente nazionale Anpi Carla Nespolo.
«Uniamo la nostra voce a quella dei tanti cittadini e cittadine, associazioni e istituzioni, che dissentono sulla disumanità fatta legge, primo tra tutti don Luigi Ciotti che ben afferma che la politica ha tradito la Costituzione, i sogni e gli ideali di chi l'ha pensata e scritta e delle convenzioni internazionali. Siamo davanti a una scelta politica indegna per un paese che vuole essere democratico non solo di nome ma di fatto» hanno aggiunto le associazioni biscegliesi.
«È giunto il momento della resistenza, dal basso e nonviolenta, da parte di coloro che si riconoscono nei valori irrinunciabili della Costituzione italiana, nei diritti umani essenziali e nella dignità delle persone» hanno concluso.
«Uniamo la nostra voce a quella dei tanti cittadini e cittadine, associazioni e istituzioni, che dissentono sulla disumanità fatta legge, primo tra tutti don Luigi Ciotti che ben afferma che la politica ha tradito la Costituzione, i sogni e gli ideali di chi l'ha pensata e scritta e delle convenzioni internazionali. Siamo davanti a una scelta politica indegna per un paese che vuole essere democratico non solo di nome ma di fatto» hanno aggiunto le associazioni biscegliesi.
«È giunto il momento della resistenza, dal basso e nonviolenta, da parte di coloro che si riconoscono nei valori irrinunciabili della Costituzione italiana, nei diritti umani essenziali e nella dignità delle persone» hanno concluso.