Cronaca
Deplorevole furto nella sede dell'associazione Con.te.sto
Sottratte attrezzatture utilizzate per le attività dei ragazzi speciali, alcuni dei quali biscegliesi
BAT - domenica 3 ottobre 2021
13.50
La notizia è stata diffusa sui social e ha suscitato un immediato impatto di generale esecrazione. Ignoti si sono introdotti, nella notte fra sabato 2 domenica 3 ottobre, all'interno della sede estiva dell'associazione Con.te.sto a Trani. La Onlus è attiva da diversi anni anche su Bisceglie al fianco di famiglie con figli autistici, occupandosi di assistenza e sostegno e organizzando eventi, anche sul territorio biscegliese a testimonianza di un legame sempre più forte.
«Purtroppo succede anche questo: abbiamo ricevuto nella nostra sede estiva delle spiacevoli visite» è quanto riportato nel post pubblicato da Con.te.sto.« L'unica cosa che fa rabbia è che sono state sottratte attrezzature utili per le attività dei nostri ragazzi. Ma si va sempre avanti» hanno aggiunto i referenti dell'associazione guidata dalla tenace Raffaella Caifasso.
I Carabinieri della Compagnia di Trani si sono mossi subito con l'intento di ricostruire per filo e per segno le dinamiche dell'accaduto e individuare i ladri che si sono introdotti nei locali di via Duchessa d'Andria. Resta l'indignazione e il forte rammarico per un'azione compiuta indirettamente a danno di persone speciali e di coloro che se ne prendono cura con grande altruismo e determinazione.
«Purtroppo succede anche questo: abbiamo ricevuto nella nostra sede estiva delle spiacevoli visite» è quanto riportato nel post pubblicato da Con.te.sto.« L'unica cosa che fa rabbia è che sono state sottratte attrezzature utili per le attività dei nostri ragazzi. Ma si va sempre avanti» hanno aggiunto i referenti dell'associazione guidata dalla tenace Raffaella Caifasso.
I Carabinieri della Compagnia di Trani si sono mossi subito con l'intento di ricostruire per filo e per segno le dinamiche dell'accaduto e individuare i ladri che si sono introdotti nei locali di via Duchessa d'Andria. Resta l'indignazione e il forte rammarico per un'azione compiuta indirettamente a danno di persone speciali e di coloro che se ne prendono cura con grande altruismo e determinazione.