Politica
Di Leo: «Installare cestini per la raccolta di mascherine e guanti»
L'esponente di Bisceglie d'amare: «L'amministrazione ha il dovere di mettere i cittadini nelle condizioni di smaltire correttamente quei rifiuti»
Bisceglie - venerdì 12 giugno 2020
8.51
«Sta entrando nel vivo la campagna elettorale per le prossime elezioni regionali e fa capolino il timore che si possano ascoltare nuove promesse, questa volta autunnali». Lo ha dichiarato l'ex consigliere comunale di Bisceglie Marco Di Leo.
«Ricordate i 5000 posti di lavoro, la riduzione degli stipendi e le biciclette regalate ai quattordicenni? Proposte bellissime, alcune realizzabili come evidenziato dal sottoscritto nei giorni scorsi ma utilizzate unicamente per far colpo sulla cittadinanza biscegliese» ha aggiunto.
«Le lotte interne alla coalizione della Svolta per la divisione di incarichi e poltrone dovrebbero lasciare spazio ai problemi quotidiani. Una quotidianità difficile da vivere a causa dell'emergenza Covid-19. Quest'ultima, tra l'altro, gestita malissimo dall'attuale amministrazione, senza nessuna programmazione né per la ripresa, nonostante i continui suggerimenti giunti dal nostro movimento politico, Bisceglie d'amare, né per la gestione di piccole situazioni su cui anche l'Istituto superiore di sanità ha voluto esprimere un parere. Mi riferisco alle enormi quantità di mascherine e guanti gettate, erroneamente, per strada» ha spiegato.
«A tal proposito, vorrei suggerire al Sindaco Angarano di invitare la società che cura il servizio di raccolta dei rifiuti a installare ulteriori cestini dedicati solo ed esclusivamente per il conferimento di mascherine e guanti, preferibilmente nelle aree a maggior densità abitativa. Il rapporto dall'Istituto superiore di sanità n° 26 del 18 maggio scorso classifica come "rifiuti speciali" mascherine e guanti monouso prodotti da utenze non domestiche o da attività simili ad esse» ha puntualizzato. «Nel rapporto è anche indicata la corretta modalità di smaltimento, al fine di evitare la diffusione del contagio e, di conseguenza, una vera e propria emergenza sanitaria. Questo primo passo potrebbe essere un buon modo per rendere la città un po' più pulita, mettendola in sicurezza. È bene ricordare come i cittadini, primi responsabili dell'igiene urbana, debbano essere più educati e civili; tuttavia, è altrettanto importante ricordare che l'amministrazione ha il dovere di mettere la stessa cittadinanza nelle condizioni di poter salvaguardare la salute di tutti noi fornendo gli strumenti più utili e adeguati e ciò, ad oggi, non è minimamente riscontrabile» ha concluso Di Leo.
«Ricordate i 5000 posti di lavoro, la riduzione degli stipendi e le biciclette regalate ai quattordicenni? Proposte bellissime, alcune realizzabili come evidenziato dal sottoscritto nei giorni scorsi ma utilizzate unicamente per far colpo sulla cittadinanza biscegliese» ha aggiunto.
«Le lotte interne alla coalizione della Svolta per la divisione di incarichi e poltrone dovrebbero lasciare spazio ai problemi quotidiani. Una quotidianità difficile da vivere a causa dell'emergenza Covid-19. Quest'ultima, tra l'altro, gestita malissimo dall'attuale amministrazione, senza nessuna programmazione né per la ripresa, nonostante i continui suggerimenti giunti dal nostro movimento politico, Bisceglie d'amare, né per la gestione di piccole situazioni su cui anche l'Istituto superiore di sanità ha voluto esprimere un parere. Mi riferisco alle enormi quantità di mascherine e guanti gettate, erroneamente, per strada» ha spiegato.
«A tal proposito, vorrei suggerire al Sindaco Angarano di invitare la società che cura il servizio di raccolta dei rifiuti a installare ulteriori cestini dedicati solo ed esclusivamente per il conferimento di mascherine e guanti, preferibilmente nelle aree a maggior densità abitativa. Il rapporto dall'Istituto superiore di sanità n° 26 del 18 maggio scorso classifica come "rifiuti speciali" mascherine e guanti monouso prodotti da utenze non domestiche o da attività simili ad esse» ha puntualizzato. «Nel rapporto è anche indicata la corretta modalità di smaltimento, al fine di evitare la diffusione del contagio e, di conseguenza, una vera e propria emergenza sanitaria. Questo primo passo potrebbe essere un buon modo per rendere la città un po' più pulita, mettendola in sicurezza. È bene ricordare come i cittadini, primi responsabili dell'igiene urbana, debbano essere più educati e civili; tuttavia, è altrettanto importante ricordare che l'amministrazione ha il dovere di mettere la stessa cittadinanza nelle condizioni di poter salvaguardare la salute di tutti noi fornendo gli strumenti più utili e adeguati e ciò, ad oggi, non è minimamente riscontrabile» ha concluso Di Leo.