Attualità
Digithon, il ministro Lorenzin a tutto campo su vaccini e sistema sanitario
«Il problema è l'analfabetizzazione scientifica»
Bisceglie - venerdì 23 giugno 2017
18.43
Il passaggio dall'analogico al digitale è avvenuto in brevissimo tempo ma l'impatto della rivoluzione industriale è stato tanto grande quanto sul contadino il passaggio dall'aratro alla trattrice agricola.
«Immaginate due orologi. Uno è quello biologico, scandito da ritmi frenetici ma umani, regolato in base alle necessità, quali mangiare, bere e l'alternanza tra sonno e veglia. L' altro è l'orologio del mondo digitale che macina miliardi di contenuti, contenuti che dalla pedopornografia alle ricerche scientifiche invadono il web in un caotico vortice di informazioni generiche». Così ha risposto il ministro Beatrice Lorenzin alla domanda di Paolo Messa (giornalista, fondatore di "Formiche") su come sia facile affidarsi alla rete senza vagliare le informazioni e dando per scontato che siano tutte veritiere.
Lorenzin mette in guardia; dottor Google e mister Facebook stanno sostituendo il parere dei medici perché sempre più utenti rinunciano al responso professionale preferendo l'autovalutazione, spesso errata e pericolosa.
Improvvisarsi medici ci mette nella condizione di considerare giuste le risposte in rete perché a portata di mano ma le conseguenze possono essere disastrose. Qualche anno fa si diffuse in rete la falsa notizia che i medicinali omeopatici potessero avere la stessa efficacia di chemio e radioterapia e permettessero la guarigione del malato senza i fastidiosi effetti collaterali degli antiblastici. Che i medicinali omeopatici possano alleviare psoriasi e malanni invernali non è un mistero ma alla medicina non convenzionale è sempre preferibile una terapia farmacologica prescritta dal medico.
Sono le fake news, notizie fittizie costruite per far scalpore e creare brusio a essere le più pericolose perché gigante mucchio di balle fuorvianti.
Il problema alla base non sono le notizie ma la mancanza di strumenti critici del singolo utente. Beatrice Lorenzin chiama «analfabetizzazione scientifica» l'incapacità di gestire i contenuti e di analizzare quello che ci viene propinato.
L'unico mezzo per contrastare la post verità nelle sue varie forme, è la verità.
Internet sta cambiando il mondo in maniera profonda, le distanze sono più brevi, la realtà virtuali simula quella effettiva, ed è possibile porre a Siri un qualsiasi quesito e avere una risposta qualche secondo dopo.
Utilizzare (e regolamentare) la rete è dovere delle istituzioni che devono tutelare non solo la libera espressione dell'utente ma contrastare l'abuso della libertà digitale.
«È facile nascondersi dietro un profilo fake sperando che lo schermo possa garantire per noi l'anonimato, più complicato invece esporsi, rischiando di essere impopolari» ha concluso il ministro.
Bisogna fare una scelta: preferire la realtà al virtuale, non dimenticando che internet è solo uno strumento, da utilizzare con cautela, leggendo prima il foglietto illustrativo.
«Immaginate due orologi. Uno è quello biologico, scandito da ritmi frenetici ma umani, regolato in base alle necessità, quali mangiare, bere e l'alternanza tra sonno e veglia. L' altro è l'orologio del mondo digitale che macina miliardi di contenuti, contenuti che dalla pedopornografia alle ricerche scientifiche invadono il web in un caotico vortice di informazioni generiche». Così ha risposto il ministro Beatrice Lorenzin alla domanda di Paolo Messa (giornalista, fondatore di "Formiche") su come sia facile affidarsi alla rete senza vagliare le informazioni e dando per scontato che siano tutte veritiere.
Lorenzin mette in guardia; dottor Google e mister Facebook stanno sostituendo il parere dei medici perché sempre più utenti rinunciano al responso professionale preferendo l'autovalutazione, spesso errata e pericolosa.
Improvvisarsi medici ci mette nella condizione di considerare giuste le risposte in rete perché a portata di mano ma le conseguenze possono essere disastrose. Qualche anno fa si diffuse in rete la falsa notizia che i medicinali omeopatici potessero avere la stessa efficacia di chemio e radioterapia e permettessero la guarigione del malato senza i fastidiosi effetti collaterali degli antiblastici. Che i medicinali omeopatici possano alleviare psoriasi e malanni invernali non è un mistero ma alla medicina non convenzionale è sempre preferibile una terapia farmacologica prescritta dal medico.
Sono le fake news, notizie fittizie costruite per far scalpore e creare brusio a essere le più pericolose perché gigante mucchio di balle fuorvianti.
Il problema alla base non sono le notizie ma la mancanza di strumenti critici del singolo utente. Beatrice Lorenzin chiama «analfabetizzazione scientifica» l'incapacità di gestire i contenuti e di analizzare quello che ci viene propinato.
L'unico mezzo per contrastare la post verità nelle sue varie forme, è la verità.
Internet sta cambiando il mondo in maniera profonda, le distanze sono più brevi, la realtà virtuali simula quella effettiva, ed è possibile porre a Siri un qualsiasi quesito e avere una risposta qualche secondo dopo.
Utilizzare (e regolamentare) la rete è dovere delle istituzioni che devono tutelare non solo la libera espressione dell'utente ma contrastare l'abuso della libertà digitale.
«È facile nascondersi dietro un profilo fake sperando che lo schermo possa garantire per noi l'anonimato, più complicato invece esporsi, rischiando di essere impopolari» ha concluso il ministro.
Bisogna fare una scelta: preferire la realtà al virtuale, non dimenticando che internet è solo uno strumento, da utilizzare con cautela, leggendo prima il foglietto illustrativo.