Attualità
«Donne poco rappresentate nella toponomastica». L'Adgi scrive ai Sindaci della Bat
Le donne giuriste chiedono l'inserimento di una socia nelle commissioni consultive delle singole città
BAT - mercoledì 24 giugno 2020
17.22
Un notevole divario di genere nella denominazione delle strade e delle piazze oltre che nella raffigurazione sulle statue di Bisceglie e degli altri nove Comuni della Bat. È la constatazione della sezione di Trani dell'Adgi, associazione donne giuriste d'Italia, presieduta dall'avvocato Anna Chiumeo, in una lettera aperta rivolta ai sindaci della Provincia.
«Questo non per mancanza di figure femminili che nel corso degli anni hanno dato lustro ai nostri territori in ogni settore (arte, politica, sindacato, attività lavorative…) ma per un'atavica dimenticanza di una parte della popolazione frutto di una vecchia cultura che non riesce a morire» ha aggiunto.
«Si preferisce in molte circostanze dare nomi strani o di alberi che magari non ci sono neanche, che fare una ricerca storica e prendere in considerazione anche le donne. Forse perché nelle commissioni siamo poco rappresentate» ha rimarcato.
«È un gap di genere che va colmato, per trasmettere una memoria della nostra storia completa e non parziale.
A mero titolo di esempio potrei citare l'onorevole Vittoria Tito Manlio, nata a Barletta il 22 aprile 1899, che è stata una delle donne che hanno scritto la nostra Costituzione; Maria Festa, nata a Trani nel 1703, che esercitò la professione legale e tante altre ancora» ha puntualizzato.
L'Adgi ha perciò invitato i Sindaci a rispettare la parità di genere anche nella toponomastica della propria città e chiesto di poter indicare una propria socia nelle Commissioni consultive di pertinenza.
«Questo non per mancanza di figure femminili che nel corso degli anni hanno dato lustro ai nostri territori in ogni settore (arte, politica, sindacato, attività lavorative…) ma per un'atavica dimenticanza di una parte della popolazione frutto di una vecchia cultura che non riesce a morire» ha aggiunto.
«Si preferisce in molte circostanze dare nomi strani o di alberi che magari non ci sono neanche, che fare una ricerca storica e prendere in considerazione anche le donne. Forse perché nelle commissioni siamo poco rappresentate» ha rimarcato.
«È un gap di genere che va colmato, per trasmettere una memoria della nostra storia completa e non parziale.
A mero titolo di esempio potrei citare l'onorevole Vittoria Tito Manlio, nata a Barletta il 22 aprile 1899, che è stata una delle donne che hanno scritto la nostra Costituzione; Maria Festa, nata a Trani nel 1703, che esercitò la professione legale e tante altre ancora» ha puntualizzato.
L'Adgi ha perciò invitato i Sindaci a rispettare la parità di genere anche nella toponomastica della propria città e chiesto di poter indicare una propria socia nelle Commissioni consultive di pertinenza.