Attualità
E adesso fatevi sotto! Continua la guerra agli zozzoni fai-da-te
I commercianti di via Panunzio contro gli avventori dei cestini invisibili
Bisceglie - venerdì 23 febbraio 2018
A torto o a ragione, i biscegliesi continuano a percepire la 'caccia agli zozzoni', agli evasori della TARI, agli spacconi del 'sacchetto libero', come qualcosa di fumoso.
Le conseguenze le aveva illustrate già Mario Lamanuzzi, in un blog del 27 gennaio 2018.
L'occasione per parlare del caso lo aveva dato un fantasioso cartello esposto da alcuni esercenti di via Sant'Andrea ad un palo della segnaletica stradale sopra i contenitori della raccolta differenziata che gli erano stati assegnati.
«Questi bidoni sono assegnati ai commercianti. Attenti che ci sono le telecamere! E 500 euro di multa possono farvi molto male».
Al di là del contenuto, il fatto che i commercianti avessero ritenuto opportuno farsi giustizia da sé, con una soluzione di ripiego, stava ad indicare la sfiducia nel lavoro delle istituzioni in fatto di contrasto all'abbandono illegale di rifiuti in città.
A sentire la mancanza di una metodica e lotta all'inciviltà, sono, in tutt'altro quartiere, anche altri commercianti.
Questa volta ad "acchiò la rètte" (ricercare un espediente fuori dal consueto per ottenere lo stesso risultato) sono stati gli esercenti di via Panunzio, angolo via Benedetto Croce, ogni giorno costretti a subire le conseguenze di un cestino portarifiuti diventato invisbile.
Poiché qualcuno, con cadenza quotidiana, insiste nell'abbandonare sacchetti - invero ben impacchettati – contenenti deiezioni canine fresche di giornata, sul palo che prima reggeva il cestino i commercianti, stanchi, hanno risposto agli zozzoni: «Grazie per la spazzatura che ci lasciate. Provvederemo… ringraziandovi di persona».
La minaccia, non troppo velata, va in questo caso oltre le multe. È ormai diventata una questione di principio, o il principio di un'altra questione, per la quale qualcuno è già pronto a scaldare le mani.
Le conseguenze le aveva illustrate già Mario Lamanuzzi, in un blog del 27 gennaio 2018.
L'occasione per parlare del caso lo aveva dato un fantasioso cartello esposto da alcuni esercenti di via Sant'Andrea ad un palo della segnaletica stradale sopra i contenitori della raccolta differenziata che gli erano stati assegnati.
«Questi bidoni sono assegnati ai commercianti. Attenti che ci sono le telecamere! E 500 euro di multa possono farvi molto male».
Al di là del contenuto, il fatto che i commercianti avessero ritenuto opportuno farsi giustizia da sé, con una soluzione di ripiego, stava ad indicare la sfiducia nel lavoro delle istituzioni in fatto di contrasto all'abbandono illegale di rifiuti in città.
A sentire la mancanza di una metodica e lotta all'inciviltà, sono, in tutt'altro quartiere, anche altri commercianti.
Questa volta ad "acchiò la rètte" (ricercare un espediente fuori dal consueto per ottenere lo stesso risultato) sono stati gli esercenti di via Panunzio, angolo via Benedetto Croce, ogni giorno costretti a subire le conseguenze di un cestino portarifiuti diventato invisbile.
Poiché qualcuno, con cadenza quotidiana, insiste nell'abbandonare sacchetti - invero ben impacchettati – contenenti deiezioni canine fresche di giornata, sul palo che prima reggeva il cestino i commercianti, stanchi, hanno risposto agli zozzoni: «Grazie per la spazzatura che ci lasciate. Provvederemo… ringraziandovi di persona».
La minaccia, non troppo velata, va in questo caso oltre le multe. È ormai diventata una questione di principio, o il principio di un'altra questione, per la quale qualcuno è già pronto a scaldare le mani.